giovedì 13 febbraio 2014

Una "Storia d'inverno" tra romantica favola e freddo melodramma dagli spunti fantastico-mitologici, con un cast "all stars"

Una mélo-favola romantica, da tarda 'new age', attraverso oltre un secolo di storia - sullo sfondo di una New York che cambia restando se stessa -, e tratta dall'omonimo bestseller di Mark Helprin, e che segna il debutto nella regia dell'abile e bravo sceneggiatore e produttore Akiva Goldsman, da "A Beautiful Man" ad "Angeli e demoni".
Però, si ispira ad un libro scritto negli anni Ottanta, e quindi allora in anticipo sulla serie/scuola fiorita negli anni Novanta, ora il film diventa un tardo e ormai superato (dimenticato?) New Age, in bilico tra vita e morte, miracolo d'amore e promesse (speranza) di rivedersi nell'aldilà, Paradiso degli amanti o meno. In questo caso specifico, attraverso le stelle, di cui la protagonista - condannata ad una morte precoce dalla tubercolosi - afferma faremmo parte tutti alla fine della nostra fugace esistenza terrena. E, nell'arco di oltre un secolo, la Grande mela cambia esteriormente (architettonica e tecnologicamente) ma non in quanto umanità, visto che "tra amore e destino, tra luce e ombra, i miracoli possono accadere", anche se non saremmo mai sicuri quali, quando e perché, anzi soprattutto per chi. Un racconto che parla di miracoli, appunto, destini incrociati, eterna lotta tra bene e male e, soprattutto, d'amore.
Dal prologo sappiamo che il protagonista, nel 1895, era un bebè di pochi mesi che i genitori inglesi, non ammessi dall'ufficio immigrazione causa proprio sospetta malattia (la stessa della protagonista), sono costretti ad abbandonare nel Nuovo continente per augurargli un futuro migliore. Nel 1916, Peter Lake (Colin Farrell) è un abilissimo ladro che non avrebbe mai immaginato di incontrare una giovane come la bella e ricca Beverly Penn (Jessica Brown Findlay della serie televisiva inglese "Downton Abbey") e di innamorarsi perdutamente di lei.
Ma il loro amore è, ovviamente, sfortunatissimo: lei soffre di una letale forma di tubercolosi e Peter è condannato a morte da colui che un tempo era il suo mentore, il demoniaco (letteralmente) Pearly Soames (Russell Crowe). E, mentre Peter cerca di salvare disperatamente il suo unico vero amore, in lotta contro il tempo e contro le forze del male, Pearly fa di tutto per ucciderlo. Quindi Peter ha bisogno di un miracolo, ma solo il tempo dirà se ne accadrà uno... Anche se ha dalla sua parte una sorta di angelo custode, un bellissimo bianco cavallo (alato come Pegaso).
Riassumere ben 800 pagine in due ore scarse di film non era sicuramente un'impresa facile, ma il fanta-melodramma, non solo è pieno di dejà-vu e riferimenti, tra fiaba, mitologia e cinema; ma purtroppo non riesce nemmeno a trovare il giusto equilibrio fra la storia di un secolo fa e quella contemporanea, ormai nel terzo millennio. In compenso ha un cast multistellare di cui fanno parte anche Jennifer Connelly (Virginia Gamely), William Hurt (Isaac Penn, il padre di lei), le esordienti (direttamente da Broadway, dal musical "Once") Ripley Sobo (Abby) e McKayla Twiggs (Willa bambina), Matt Bomer (il padre), Kevin Corriman (Romeo), Graham Greene (Humpstone John), Will Smith (Lucifero) e la veterana (premio Oscar per "Fronte del porto", 1954!), quasi novantenne, Eva Marie Saint (Willa anziana). Un cameo veramente commovente.
Bella, naturalmente, la cornice firmata dal direttore della fotografia Caleb Deschanel, cinque volte candidato all'Oscar ("La Passione di Cristo", "Fly Away Home", "The Natural", "The Right Stuff" e "Il Patriota"); dalla scenogrfa Naomi Shohan, nomination per "American Beauty" e dal costumista Michael Kaplan, da "Blade Runner" e "Flashdance" a "Mission: Impossible - Protocollo Fantasma". Stranamente ridondanti le musiche di Hans Zimmer (da "Il re leone" a "L'uomo d'acciaio"), anche autore della colonna sonora dell'imminente "12 anni schiavo". Il montaggio, invece, è firmato da Wayne Wahrman ("Io sono leggenda") e il candidato all'Oscar Tim Squyres ("La tigre e il dragone" e "Vita di Pi"). José de Arcangelo
(2 stelle su 5) Nelle sale dal 13 febbraio distribuito da Warner Bros. Pictures Italia

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