giovedì 25 luglio 2013

La commedia francese colpisce ancora e fa centro (al botteghino): "Se sposti un posto a tavola" di Christelle Raynal

Lo accennavamo già un anno fa (Cinema / Attualità: http://www.associazioneclaramaffei.org/claraCMS/articolo.jsp?id=1_1&sub=1&art=164), la commedia cinematografica va per la maggiore anche e soprattutto in Francia, tanto che ora arrivano quasi regolarmente nelle nostre sale persino i debutti cinematografici in questo 'genere', sulla scia del successo degli esempi più alti della commedia d'oltralpe, come "Quasi amici" e "The Artist".
E così, dopo l'ultima fatica di Agnès Jaoui, "Quando meno te lo aspetti", e di Olivier Dahan, "Dream Team", ecco l'opera prima della debuttante Christelle Raynal, con una lunga gavetta nella pubblicità, "Se sposti un posto a tavola" che conferma questa nuova regola. L'autrice afferma "mi è sempre piaciuto creare immagini e raccontare, a prescindere del tipo di supporto che usavo: cartoni animati, pubblicità, cinema. Ho sempre disegnato personaggi, esclusivamente ragazze, e per ognuna di loro inventavo delle storie".
Infatti, se la sua commedia romantico-brillante prende spunto da situazioni non del tutto originali, vedi "Sliding Doors" o "Ricomincio da capo", ruota intorno a Marie/Louise Monot, attrice feticcio nei suoi corti e spot, e ai suoi 'due' amori: quello che si accinge a sposare e l'affascinante ex che non glielo ha mai chiesto. Quindi il dilemma è cosa sarebbe successo 'se', ma forse i quattro sviluppi (quasi 4 episodi che ricominciano daccapo) della storia sono troppi e, nonostante la pellicola duri soltanto 84 minuti (come il primo Woody Allen insegna) e abbia un ritmo vivacissimo, rischiano di stancare lo spettatore più esigente.
Certo, il classico gioco degli equivoci funziona ed è supportato da un affiatato cast di commedianti, poco noti da noi, però con delle belle esperienze alle spalle e alcuni dotati di particolare carisma e/o fascino. La festa, anzi il pranzo di nozze sta per iniziare. Un ragazzo, Eric (Lannick Gautry, visto da noi in "Bambole russe" di Cédric Klapish), ed una ragazza, Marie (la sposa, la bella e misteriosa Monot), durante il travolgente incontro erotico fuori programma hanno fatto cadere involontariamente i segnaposto e in gran fretta poi lui li ripone a casaccio sul tavolo. Per gli ignari invitati, seduti a quel tavolo, questa nuova disposizione farà la differenza, anzi a qualcuno cambierà addirittura la vitaa ma... come dicevamo, almeno, nella fiction ci sono quattro possibilità. Infatti, come sostiene Eric: "Quando capisci che hai tutte le carte in mano, tutto è possibile".
Una commedia corale dall'inconfondibile tocco femminile, gradevole e in un certo senso irreverente, sui (troppi?) 'casi' della vita, scritta da Francis Nief (anche i dialoghi, ma la sua prima versione era un polar, un poliziesco!) e sceneggiata con la stessa regista che vanta nel cast anche Elsa Zylberstein (Catherine), da "Van Gogh" di Pialat a "Ti amerò sempre" di Claudel e "La folle histoire" di Eskenazy; il comico Franck Dubosc (Pierre), da "Benvenuto a bordo" a "Dream Team"; l'inimitabile Audrey Lamy (Marjorie), vista in "Polisse"; Arié Elmaleh (David), da "Molière" a "Coco"; Mathias Mlekuz (Arnaud), da "Pola X" a "Un americano tranquillo"; la sensuale Shirley Bousquet (Edith), anche lei in "Benvenuto a bordo"; Tom Raynal (Paul), fratello dell'autrice; e il DJ Jérome Daran.
La cornice da commedia sofisticata è firmata dal direttore della fotografia Eric Guichard, dalla scenografa Samantha Gordowski, dalla costumista Sandrine Weill e dal montatore Philippe Bourgueil. Le musiche originali sono state composte da Matthieu Gonet. E per la prossima stagione Medusa sfoggia in catalogo "Un piano perfetto" di Pascal Chaumeil, mentre Hollywood sta preparando il rifacimento di "Quasi amici" e altri remake da Francis Weber, di cui in passato ha rifatto "La capra", "Tre uomini e una culla", come "The Closet" e "A cena col cretino". José de Arcangelo
(2 1/2 stelle su 5) Nelle sale dal 25 luglio distribuito da Notorious

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