giovedì 16 marzo 2017

Ritorna "John Wick" - Keanu Reeves, neo supereroe in un secondo capitolo, esplosivo mix di azione, fumetti e game tra New York a Roma

Finalmente è tornato il leggendario killer che ha rilanciato la star Keanu Reeves. “John Wick Capitolo 2” è un action movie all’insegna della vendetta e della violenza estrema in un surplus di azione, sparatorie e
orti ammazzati (se ne contano ben 141 sugli 84 del precedemte), sempre diretto da Chad Stahelski alla sua seconda regia, dopo essere stato – non a caso – stuntman e controfigura di Reeves nella trilogia di “Matrix”, ma anche in “Constantine”, per diventare infine aiuto regista per “Captain America: Civil War” e la saga di “Hunger Games”.
Se nel primo capitolo John Wick aveva si era ritirato a vita privata ma era violentemente costretto a ritornare in campo per vendicare la moglie e la sua più adorata macchina rubatagli dal figlio del boss, ora è costretto a rimettersi in gioco perché vincolato da un giuramento di sangue da un capo della camorra, Santino D’Antonio (un Riccardo Scamarcio azzeccato nel ruolo dello spietato bel tenebroso), che già gli ha raso a suolo la casa.
Deciso (ma non convinto) ad aiutarlo, John vola a Roma, insieme al suo cane, dove scopre che per saldare il suo debito deve uccidere la sorella del boss, Gianna D’Antonio (una Claudia Gerini in versione imperatrice del crimine), perché è stata nominata erede al comando della Camorra in Italia e quindi ad occupare un posto nel grande Tavolo della criminalità internazionale. Ma, ovviamente, ogni azione ha delle conseguenze e, compiuta la missione, Wick dovrà affrontare alcuni tra i più spietati killer del mondo sguinzagliati contro di lui dallo stesso D’Antonio.
Intrattenimento puro destinato soprattutto agli appassionati del genere, più virtuale che realistico, con un protagonista neo supereroe (del male) che però combatte i ‘cattivi più cattivi del mondo’ e si avvia verso l’immortalità perché, ovviamente, ne uscirà immune (tranne qualche ammaccatura) in un finale aperto – di ritorno a New York - in cui gli viene ricordato che dal ‘giro’ non se ne esce mai vivo… realmente. Probabilmente il terzo capitolo ci sarà – dato che Wick dovrà lottare ancora per la sua sopravvivenza -
visto l’inaspettato successo internazionale del primo (in Italia ha incassato 1.645.274 euro) e le aspettative createsi intorno a questo. Questo nuovo capitolo è una sorta di mix tra il classico film d’azione, i fumetti e i video games di ultima generazione, e l’esile trama (sceneggiata da Derek Kolstad, creatore del personaggio) poggia tutta o quasi su azione e violenza, sulle ottime coreografie degli scontri a mani nude o armate (anche da micidiali matite) e i maestosi scenari della Roma antica: dalle Terme di Caracalla a Piazza San Pietro, dalla Galleria
Nazionale d’Arte Moderna a Piazza Navona, dal Museo Centrale del Risorgimento all’Antica Libreria Cascianelli, dal Rione Monti al Campitelli. A New York, invece, le riprese si sono svolte dal tetto del Rockefeller Center ad uno storico negozio di sartoria (per il laboratorio sarto italiano di John, elegantemente mortale) a Bushwick; da Les Halles di Park Avenue French al locale Tao nel Meatpacking District. Quindi tanta azione, tra ‘gun-fu’ e ‘car-fu’ (più dell’ultimo 007), migliaia di spari che rischierebbero di
scalfire i millenari monumenti della Capitale, non fosse che il digitale permette di ‘ritoccare’ questi particolari, schizzi di sangue inclusi. E Roma, in cui si svolge tre quarti di film, da cornice diventa protagonista, grazie anche alla fotografia di Dan Laustsen, già collaboratore di Guillermo del Toro, mentre le scenografie di Kevin Kavanaugh e i costumi di Luca Mosca ricreano ambienti e atmosfere barocche al limite del kitsch che ben si addicono all’impero (decadente) del crimine organizzato. Quindi lo spettacolo non manca per due ore senza noia.
Nel cast Lance Reddick (Charon), John Leguizamo (il meccanico Aurelio, amico di John), Ian McShane (Winston), Bridget Moynahan (Helen Wick) e le new entry Ruby Rose (Ares, inedita e spietata killer), reduce del successo del serial “Orange is the New Black”, il rapper Common (Cassian, capo della sicurezza di Gianna) e Laurence Fishburne (Bowery King, capo di una rete di senzatetto killer insospettabili), che era coprotagonista, accanto a Reeves, in “Matrix”. José de Arcangelo
(2+ stelle su 5) Nelle sale italiane dal 16 marzo distribuito da Eagle Pictures

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