martedì 14 agosto 2018

Un Ferragosto da paura con "The End? L'inferno fuori" opera prima di Daniele Misischia, prodotta dai premiati Manetti Bros.

E’ il primo film prodotto dalla Mompracem dei premiati Manetti Bros. (“Ammore e malavita”), presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e poi al Fright Fest 2017 di Londra: “The End? L’inferno fuori”, opera prima thriller-horror di Daniele Misischia, sceneggiata dal regista con Cristiano Ciccotti e protagonista Alessandro Roja, il Dandi di “Romanzo Criminale la serie” di Stefano Sollima.
In una Roma contemporanea, frenetica e più congestionata del solito, Claudio Verona (Roja, da “1992” a “Tutto può succedere 2” in tivù), giovane uomo d’affari cinico e narcisista, resta bloccato in ascensore a causa di un guasto. Ma quel fastidioso inconveniente è solo un primo passo verso un incubo. Intrappolato fra due piani in una gabbia di metallo, Claudio dovrà fare i conti con qualcosa di disumano e aberrante di cui la città è stata vittima: un virus letale che sta trasformando le persone in una specie di zombi. E solo l’istinto di sopravvivenza potrà contrastare l’apocalisse ormai inevitabile.
“Solo a livello inconscio avevo in mente altri film – afferma il regista -, è un esperimento, quello di riuscire a raccontare una storia di tensione, paura e suspense rimanendo chiusi tra le quattro pareti metalliche di un ascensore. Un progetto complicato, ma sicuramente divertente e stimolante. I film con un’unica location mi sono sempre piaciuti, darsi un enorme limite per poter creare qualcosa di originale. L’idea era quella di rinchiudere un personaggio in un piccolo ambiente per poi far dimenticare al pubblico che il film è solo lì”.
E se la storia non è del tutto originale (da “Ascensore per il patibolo” di Louis Malle a “L’ascensore” di Dick Maas e pochi altri (c’è persino un vecchio film argentino in chiave di commedia), “The End?” si fa apprezzare per un crescendo di suspense e tensione che, forse, solo verso la fine rallenta. Comunque non bisogna svelarne di più per non rovinare l’effetto sorpresa o sciuppare qualche colpo di scena. E non è mai facile mantenere il ritmo in un thriller claustrofobico dove lo spettatore come il protagonista non sa cosa lo aspetta un minuto dopo.
Nel cast, in ruoli simil cameo, Euridice Axen (Marta), Claudio Camilli (Marcello), visto recentemente in “Peggio per me”; Carolina Crescentini (voce di Lorena al telefono), Benedetta Cimatti (Silvia), Roberto Scotto Pagliare (Riccardo), Massimo Triggiani (Stefano), Giada Caruso (giornalista) e lo stesso Marco Manetti (voce al citofono). La fotografia è di Angelo Sorrentino, il buon montaggio di Federico Maria Maneschi e le musiche di Isac Roitn. (2 1/2 stelle su 5) Nelle sale italiane dal 14 agosto presentato da 01 Distribution

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