mercoledì 25 aprile 2012

Un dramma sentimentale vecchio stampo per Zac Efron in "Ho cercato il tuo nome"

Ancora un mélo hollywoodiano vecchio stampo, un dramma sentimentale – aggiornato e adattato al nostro mondo contemporaneo - che si rifà ai classici melodrammi anni Cinquanta/Sessanta, anche perché tratto dal bestseller omonimo del popolare Nicholas Sparks “Ho cercato il tuo nome” (“The Lucky One” in originale, edito in Italia da Frassinelli), sceneggiato per lo schermo da Will Fetters e diretto dal già illustre regista del premiato “Shine”, Scott Hicks.
L’autore dei libri “Come un uragano”, “I passi dell’amore”, “Le parole che non ti ho detto”, “Le pagine della nostra vita” e “Dear John”, già portati sullo schermo (con altri due) dalla stessa produttrice Denise Di Novi, infatti, racconta la tormentata vicenda di un reduce che finisce per innamorarsi della donna della fotografia trovata nella sabbia al fronte e, una volta ritornato a casa, parte alla sua ricerca. Sessant’anni fa al cinema erano di moda le storie d’amore (e non) sui reduci della Seconda guerra mondiale o della Corea, oggi naturalmente il conflitto da cui prendono spunto i film (e i romanzi) è quello iracheno, ma la romantica storia a sfondo sentimentale non cambia poi molto, così come lo svolgimento, gli stereotipi e i luoghi comuni del genere. Vicende che colpiscono soprattutto al cuore dello spettatore e destinate ad un pubblico femminile – almeno nelle intenzioni dei realizzatori -, ma non solo. Gli ingredienti sono l’elaborazione del lutto, il trauma della guerra, la donna sola con un bambino da crescere, l’ex marito prepotente che fa abuso di potere e via dicendo. Quindi, come si dice in questi casi, ‘preparati i fazzoletti’ in attesa dell’happy end. Anche quando non è il classico “strappalacrime”. La cornice è ottima, gli attori giusti – più giovani dei loro predecessori -, ma in fin dei conti non è nient’altro che una telenovela di lusso che non annoia né coinvolge più dello stretto necessario. Chi ama questo genere di prodotti, senza dubbio doc, non verrà deluso.
Dopo un drammatico prologo al fronte, il giovane sergente dei Marines Logan Thibaul (l’amato Zac Efron di “High School Musical” che presto vedremo in “The Paperboy” accanto a Nicole Kidman) torna a casa dopo tre pericolose missioni in Iraq, con l’unica cosa che crede gli abbia portato fortuna, la foto di una giovane sorridente che non ha mia incontrato. Quando scopre che si tratta di Beth Green (Taylor Schilling, la vedremo in autunno in “Argo” di e con Ben Affleck) e dove vive, si presenta a casa sua e scambiato per uno in cerca di lavoro finisce lavorando nell’allevamento di cani gestito, dalla donna e dalla madre. Nonostante l’iniziale diffidenza di Beth e la sua vita complicata, tra loro nasce pian piano l’amore e Logan spera che la donna possa essere molto di più del suo portafortuna. Però mentre la madre di lei, Ellie (la veterana Blythe Danner, madre di Gwyneth Paltrow), e il figlio Ben (Riley Thomas Stewart) gli sono vicini, l’ex marito, lo sceriffo Keith Clayton (Jay R. Ferguson, da “I ragazzi della 56a. Strada” a “The Killer Inside Me”), fa di tutto per allontanarlo, approfittando del fatto che oltre ad essere un poliziotto e figlio del potente giudice del luogo. La bella fotografia è firmata da Alar Kivilo (da “Soldi sporchi” di Sam Raimi a “Bad Teacher”), le scenografie da Barbara Ling, già collaboratrice di Hicks in “Cuori in Atlantide” e “Sapori e dissapori”; i costumi da Dayna Pink (“Crazy
, Stupid Love”) e le musiche dal prolifico Mark Isham, collaboratore di registi come Robert Redford, Brian De Palma, Robert Altman e Sidney Lumet. L’ambientazione del romanzo di Sparks è nel North Carolina, ma i realizzatori hanno deciso di cambiarla per la Louisiana dove sono stati girato tutti gli esterni, e forse è stata la cosa più giusta perché i paesaggi e le location sono davvero suggestive. José de Arcangelo

Nessun commento: