lunedì 30 settembre 2013

"Love, Marilyn" ovvero i diari segreti di Marilyn Monroe nel documentario di Liz Garbus, letti e recitati dai colleghi di Hollywood

A cinquant'anni dalla sua morte, la regista Liz Garbus, candidata all'Oscar per "Bobby Fischer Against the World" e "The Farm: Angola", ha accettato di portare sul grande schermo i diari segreti di Marilyn Monroe, un ritratto che porta alla luce pensieri, annotazioni di vita quotidiana e riflessioni profonde, ma anche lettere, poesie, memorie rimasti in un archivio privato, proprio per cinquant'anni, in due scatole ritrovate nella casa del suo maestro di recitazione Lee Strasberg.
Distribuito da Feltrinelli Real Cinema, "Love, Marilyn - I diari segreti" verrà presentato in tutte le sale The Space Cinema in Italia dal 30 settembre al 2 ottobre e uscirà in homevideo il 9 ottobre nella nota Collana omonima ovvero in dvd + libro. Certo, i documenti filmati, le fotografie e le interviste sono sempre quelle edite, viste e riviste da chi non è più giovane e/o informato, così l'autrice ha chiamato a interpretare le parole e i pensieri della mitica attrice a colleghe e colleghi di ieri e (più) di oggi: Uma Thurman, Lindsay Lohan, Adrien Brody, Glenn Close, Ben Forster, Evan Rachel Wood, Rupert Allen, Jack Huston, F. Murray Abraham, Elizabeth Banks, Ellen Burstyn, Glenn Close, Hope Davis, Viola Davis, Jennifer Ehle, Paul Giamatti, Stephen Lang, Janet McTeer, Jeremy Piven, Oliver Platt, David Strathairn, Lili Taylor, Uma Thurman e Marisa Tomei (la più appassionata, secondo noi).
Presentato al Toronto International Film Festival 2012, il documentario che ricostruisce una parte della vita, forse poco nota alla maggioranza del pubblico, di una donna che ha inventato il suo personaggio pubblico a scapito della propria vita privata, tenuta nascosta e conosciuta solo dai confidenti più intimi. Una diva sfruttata da tutti che però voleva essere una donna vera, che non credeva che il vero amore fosse possibile, e ciononostante cercò tutta la vita. E forse l'aveva trovato in Joe Di Maggio, unico che non trasse vantaggio del loro rapporto matrimoniale, anzi, ma la voleva tutta per sé, quindi Marilyn avrebbe dovuto lasciare il cinema. Però è stato l'unico che non l'ha mai dimenticata, nemmeno dopo la sua morte, come invece fecero tutti gli altri.
"E' stata detto talmento tanto di Marilyn Monroe - confessa l'autrice che non era mai stata un'appassionata della mitica attrice -, praticamente con qualsiasi mezzo di comunicazione - film, pittura, racconti, fotografia, televisione - che il problema principale per me è stato come accompagnare il pubblico nello stesso mio viaggio di scoperta. Proprio quando sono stata capace di relazionarmi con la persona reale che si celava dietro al mito di Marilyn, ho pensato che le attrici di Hollywood di oggi avrebbero avuto una connessione ancor più forte con i suoi documenti. Oltre a ciò, le loro diverse interpretazioni personali sarebbero state preziose anche in altro modo: mi avrebbero permesso di riportare in vita i molti lati della stessa Marilyn". Un documento sorprendente, infatti, soprattutto per chi non conosce il mito, anzi le origini e la donna che si celavano dietro la luccicante facciata, infatti a Marilyn bastava 'guardarla' per scoprire la sua fragilità, la sua tenerezza ma anche la sua forza di volontà, perché come diceva Truman Capote "E' limpida come l'acqua e non ha peli sulla lingua".
"Questo viaggio di comprensione - afferma la Garbus - ha dato inizio anche per me a un processo di scoperta di me stessa: leggendo i suoi scritti, mi sono resa conto di quanto fossero sbagliati i miei giudizi su questa donna, del sessismo che li permeava e dell'ingenuità che ne era alla base. E ho scoperto anche qualcos'altro: Marilyn non era poi così diversa da tutte noi". José de Arcangelo
(2 1/2 stelle su 5) Per altre informazioni più approfondite su MM vedi: www.associazioneclaramaffei.org Cinema / Storia del cinema del 5 agosto 2012

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