giovedì 7 novembre 2013
Trovare l'amore di una vita è solo "Questione di tempo", parola di Richard Curtis
Dal regista di "Love Actually - L'amore davvero", ma soprattutto dallo sceneggiatore di "Quattro matrimoni e un funerale" e "Notting Hill", una nuova e gustosa commedia romantica, naturalmente 'all british' con un tocco di fantastico che non guasta mai, anzi.
Infatti, "Questione di tempo", commedia scritta, prodotta e diretta da Richard Curtis, 'gioca' sulla classica scia delle pellicole sulla 'macchina del tempo', ma più che alla fantascienza si ispira alla tradizionale favola, e va vista come una variazione sul tema del "se..." (ovvero di "Sliding Doors" e simili): poter viaggiare nel tempo 'per rimediare' ad un errore di percorso o 'recuperare' un amore che, forse, è quello per tutta la vita.
All'indomani dell'ennesima (e 'solita') festa di Capodanno, il ventunenne Tim Lake (Domhnall Gleeson, figlio di Brendan) scopre dalla bocca del padre (l'inimitabile Bill Nighy) che i maschi della sua famiglia - superati i vent'anni - hanno sempre avuto la capacità di viaggiare nel tempo. Tim non può cambiare la sua esistenza, ma potrà cambiare qualcosa di quello che è accaduto nella sua vita, poco tempo prima, e perciò decide di rendere migliore (almeno) il suo mondo trovandosi una ragazza.
Trasferitosi dalla costa della Cornovaglia a Londra per fare il tirocinio come avvocato, Tim conosce finalmente una bellissima ma insicura coetanea, Mary (Rachel McAdams). I due si innamorano apparentemente a prima vista, ma qualcosa va storto, e uno sbagliato viaggio nel tempo fa sì che loro non si abbiano mai conosciuti. Da quel momento i due si rincontrano ogni volta come fosse la prima volta ma... Soprattutto perché Tim usa il suo 'potere' per creare la perfetta proposta, per salvare la loro relazione, poi per evitare il discorso del testimone dello sposo, persino per salvare il matrimonio stesso, oppure evitare la catastrofe professionale all'amico e collega.
Un divertente (nell'abbondante prima parte, meno verso la fine) spettacolo per ogni pubblico che, oltre ad offrire battute e trovate, riflette sulle nostre ansie e sofferenze, gioie e desideri per arrivare alla conclusione che per prendere il meglio della vita non c'è nessun bisogno di viaggi nel tempo. L'importante è viverla fino in fondo, almeno per quel che riguarda i sentimenti.
Affiancano i protagonisti, lui già visto negli ultimi due capitoli della saga di "Harry Potter" e in "Anna Karenina; lei da "Sherlock Holmes: Gioco di ombre" a "Midnight in Paris" di Woody Allen e "To the Wonder" di Terrence Malick; Tom Hollander (Harry), da "Orgoglio e pregiudizio" a "Pirati dei Caraibi: Ai confini del mondo"), e Margo Robbie (Charlotte), che vedremo in "The Wolf of Wall Street" di Martin Scorsese accanto a Leonardo Di Caprio; Lindsay Duncam (la madre), Lydia Wilson (Kit Kat, la sorella), Richard Cordery (lo zio D), Will Merry (Jay), Vanessa Kirby (Joanna), Joshua McGuire (Rory) e Tom Hughes (Jimmy Kincade).
José de Arcangelo
(2 1/2 stelle su 5)
Nelle sale dal 7 novembre distribuito da Universal Pictures International Italia
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