domenica 15 dicembre 2013
"Il Natale della mamma imperfetta" di Ivan Cotroneo al Cinema, quando lo tsunami natalizio colpisce Chiara e le sue amiche
Anche "le mamme imperfette" sono 'costrette' ad affrontare il Natale e se sono impegnate durante tutto l'anno tra lavoro, famiglia e figli, la corsa contro il tempo e la stanchezza diventa ancora più frenetica.
Infatti, dopo il successo della webserie evento - creata e diretta da Ivan Cotroneo - che ha divertito e coinvolto milioni di spettatori, prima dal sito del 'Corriere della Sera' e poi dagli schermi televisivi di Rai3, "La mamma (anzi le mamme) imperfetta" approda nei cinema italiani prima di Natale.
"Il Natale della mamma imperfetta" è una vera occasione per tutti coloro che si sono appassionati alle avventure di Chiara Guerrieri (Lucia Mascino) e delle sue amiche, potranno finalmente vedere sul grande schermo una puntata speciale e inedito, anzi un vero film, ritrovando i protagonisti dell'amata e originale sit-com alle prese con il Natale. Quindi, gioie e dolori, equivoci e bugie, sogni e disagi, voglia di libertà e impegno famigliare.
"Dopo un anno in cui abbiamo accopagnato questa grandissima avventura - dice Eleonora Andreatta di RaiFiction -, abbiamo prodotto un film per la televisione, che verrà presentato al cinema il 17 dicembre (e su Rai2 il 27 in prima serata). La serie affronta aspetti importanti della vita di tutte le donne e la Rai ha voluto entrarci, prima sul web, poi su Rai2 e infine su Rai Premium, il cinema e la tv. L'immagine della donna sfata in un attimo tutti gli stereotipi femminili della televisione, il pubblico si è affezionato e rispecchiato perché si è visto rappresentato, e le donne si sono sentite più belle, più giuste e meno sole nella loro imperfezione. Ancora prima che andasse in onda la prima serie (25 episodi da 20') la Rai ha pensato di metterli tutti i 50 insieme e ora sono in edicola, per questo abbiamo pensato per il Natale ad un film della durata di 100', visto che tutta l'umanità è convulsa dal Natale. La serie ha vinto il Cineciak d'oro, hanno comprato il format la Disney, Germania e Francia. Persino il Presidente del servizio pubblico europeo ci ha detto - e questo ti rende più felice - che 'La mamma imperfetta' è qualcosa che stavamo cercando'. Perché si tratta di una serie all'avanguardia, e questa una tappa importantissima, perciò speriamo in futuro declinerà la sua imperfezione, ma ce la farà".
"Concludiamo l'anno con la festa di Natale - dice la produttrice Francesca Cima della IndigoFilm - in questa puntata speciale per festeggiare al cinema per un solo giorno con un'uscita in 95 copie, e sono fiera che due aziende hanno creduto al progetto, Ferrero e Ciccarelli (sponsor dell'iniziativa ndr.). Il progetto è nato per essere portato in varie piattaforme, e abbiamo cercato di assecondare le tante anime del progetto mettendo in campo le nostre risorse produttive in ogni dove. Il progetto cinema nasce invece dalla sorpresa, per cercare vie nuove, avvicinare pubblici diversi. Le reazioni sorprendono molto, perché la serie è riuscita a creare una piccola comunità, che ha mandato i primi messaggi al Corriere, e questo è connaturato al fatto che il pubblico poteva interagire, esprimere anche dissenzo, viste le diverse modalità di visione. Ci raccontano che facevano pranzi insieme per seguirla. Insieme a RaiFiction, ora abbiamo trovato un modo diverso di raccontarle al cinema che offre l'occasione di vederla tutti insieme".
"E' l'esperienza di un anno - esordisce Lucia Mascino/Chiara -, un anno in cui abbiamo vissuto molto tempo insieme in una commedia, tanto che mi verrebbe da piangere, perché è stata una cosa bellissima che è successa, e le cose belle commuovono. Sono felicissima, vorrei ringraziare Francesca che ha fatto un investimento di fiducia. Una popolarità così grande non mi era mai successa. Prendo l'autobus a Napoli, e l'autista mi fissa, penso 'oh Dio pensa che non ho il biglietto', invece mi dice 'signorì mia moglie è tale e quale a lei".
"Ho visto il film ieri e alla fine ero commossa - confessa Vanessa Compagnucci/Claudia -, perché è di grande valore, racchiude tante cose, rispetto alle uscite natalizie questa è veramente bella, per l'omogeneità e la bravura di tutti gli attori, perché siamo cresciuti insieme; ed è stato un crescendo per arrivare al film, finire al cinema è meraviglioso. Vorrei ringraziare la produzione e Ivan, per il coraggio nel darci la guida di questa barca. Emozione e grande speranza nel 2014".
"Sono mamma nella vita - ribatte Anna Ferzetti/Irene -, l'ho visto non su grande schermo (perché ero fuori impegnata a teatro), una grande emozione e una certa malinconia, visto lo stress - non ho fatto ancora l'albero -, voglio ringraziare tutto il gruppo di lavoro per questo lungo e intenso periodo. In particolare Ivan, Francesca e le tre colleghe, perché abbiamo condiviso tanto, un anno pieno di cose. E Buon Natale a tutti".
"Del mio personaggio sono molto felice - dice Alessia Barela/Marta -, nonostante sia cinica e ha degli scamotage per non prendersi le responsabilità, tanto da fingersi single. Sono riuscita a farlo diventare simpatico e non troppo spigoloso. Anche per tutto il progetto, perché Ivan inventa modi nuovi di spettacolo televisivo, poi il sodalizio con l'Indigo Film è qualcosa di forte. Mi sentivo cullata e mi sono affidata perché, mi dissi, un progetto con loro sarà bellissimo. Poi con queste colleghe, un cast magico, ci siamo trovate benissimo".
"Mi fa molto piacere ancora prima di uscire - afferma Cotroneo -, per qualcosa che è successo prima, tutti hanno dato la loro bravura, cast e troupe, con randissimo amore e disponibilità. I film sono opere collettive e questo di più, hanno fatto ancora di più, hanno partecipato attori bravissimi per una sola posa. Mai lamentele, nemmeno quando hanno dovuto indossare cappotti e vestiti da Babbo natale con 40 gradi, e non prevedevano la presenza di tante persone. Persino due amiche chi hanno date le loro case per le riprese. Ed è possibile fare tutto questo in tempi di produzione strani e difficili; poi abbiamo continuato con il montaggio, le musiche, la versione di 'Jingle Bells', e siamo riusciti a fare tutto".
"L'unica che ha il contratto è Alexandra - dichiara scherzando Fausto Maria Sciarappa/Davide, marito di Lucia, indicando la Trunov/baby sitter -, e non è nemmeno un'attrice. Abbiamo cominciato con caldo estremo simulando freddo estremo. Devo ringraziare tutti quelli della troupe perché grazie a loro è stato creato un miracolo produttivo, tra le due serie e il film. E chiarisco 'Mai regalato un elettrodomestico alla mia compagna, anche se ammetto di averle regalato due volte lo stesso libro'".
Dato che nel film le critiche ai mariti riguardano i regali natalizi mai indovinati. Invece sui momenti 'musical' che coinvolgono le 'mamme' del film, Paolo Buonvino, autore delle musiche e degli arrangiamenti, dice: "Ci è voluta tanta pazienza per organizzare le canzoni e farle cantare. Ma sono state brave".
"Un po' di intuizione - riprende il regista sulla sua azzeccata conoscenza del mondo femminile -, un po' perché sono cresciuto tra mamme, nonne e zie, mi piacciono le donne nella letteratura e nel cinema, sento come un'ingiustizia il fatto che non ci siano parte belle per le donne. E' una cosa che avevo già quando facevo solo lo sceneggiatore. Il racconto l'ho cominciato pensando di raccontare le famiglie d'oggi, e sopratutto il debito di tempo. Per una mamma oggi le cose non funzionano bene nemmeno al lavoro. La pubblicità e l'immagine che offrono i media delle donne, danno un carico maggiore a questa 'imperfezione', danno un senso di inadeguatezza".
Un milione duecentomila spettatori per la messa in onda della prima serie sul Corriere della Sera, invece, la seconda ha superato i due milioni.
"Il fatto di aver a disposizione 95 sale è un ottimo risultato - aggiunge la Cima -, sperimentiamo nuovi percorsi, e i bambini sotto i 12 anni entrano gratis, mi aspetto che per la gente sia una festa, che ci vada e sia contenta. Anche il numero di visualizzazione quanto conta?, se poi a vederlo sono in dieci, ed è visionabile anche sul sito Rai. Sono talmente articolati che, forse, i numeri non sono così importanti. La mia impressione è che il titolo si stia imponendo e all'estero ce lo invidiano, i veri numeri sono 500 minuti di televisione di alta qualità realizzati in pochi mesi. Ivan ha scritto tutto da solo, anche un investimento importante ed è soddisfatto. All'inizio non tornavano i conti perché non avevamo tutto...".
"Ribadisco l'importanza della prima volta - riprende Andreatta -, ha creato il suo mondo, declinato in un certo modo, tanto che ha scompigliato le idee di palinsesto di una rete tradizionalista. Le mamme imperfette rappresentano qualcosa sul fatto della ricerca di un pubblico trasversale, curioso, che di solito non guarda la televisione. E' importante, innovativo, in passato questa tendenza era soprattutto su Raiuno, poi l'abbiamo fatto passare su una rete tematica, per ora il tv movie è partito e avrà un suo percorso. La produzione ha avuto coraggio per un progetto che ha richiesto creatività e invenzione, oltre l'investimento".
"E' un'altra maniera di condivisione - ribatte Cotroneo -, scrivendo la serie i personaggi e le situazioni nascono per la tivù, ma credo molto nella sala come condivisione. Ormai sono abituato ad andare in sala per vedere cose che non sono proprio film, dal concerto alla serata d'opera. E' stata una specie di portafortuna, quando quest'estate la serie è stata raccolta in una puntata e proiettata al Festival di Tavolara, c'è stata la rezione immediata dal blog, e le persone ridevano perché lo vedeva per la prima volta su grande schermo. E' l'impredibilità del momento. Il nostro vuol essere una cosa diversa dal film di Natale, è come quando tutti gli amici organizzano una festa meravigliosa e ci vai, anche se si tratta di un piatto e un bicchiere".
"Vorrei ringraziare la produzione e Ivan - dice Monica Nappo/Patrizia da Napoli, la mamma imperfetta 'virtuale' che stavolta è a Roma - che hanno contribuito al film, un'esperienza bellissima a cui ho potuto partecipare. Il Natale mi deprime, mi mette ansia, e questo è un modo di passare il tempo divertendosi. Per il club dei non amanti del Natale, un punto a favore, chi non l'ama in maniera pazzesca si unisca a me".
"Una cosa così al pincio è fuori portata - afferma Sciarappa sulla festa improvvisata sul finale -, non organizzare le cose ogni giorno ma almeno una volta l'anno. Buon natale".
"Grazie per essere qua - ribatte Sergio Albelli/Luigi marito di Irene -, mi riconosco molto nella mamma imperfetta, bisognerebbe riflettere il ribaltamento del ruolo; accade che i padri si debbano reinventare, più facilmente mi riconosco Eugenio".
"Figli non ne ho - dichiara Biagio Forestieri/Giacomo, marito di Marta -, ho tanto tempo a disposizione, e mi sono specializzato nel ruolo di casalinga, e sono molto contento di lavorare ed essere qui con voi".
"Il successo è stata una cosa un po' magica - aggiunge Andreatta -, quando le produzione vengono decise si aspetta un anno per partire con la prima serie; l'effetto della visione diversificata ha fatto un po' bruciare i tempi; mentre ancora non era terminava la prima serie, Ivan era impegnato a scrivere la seconda, poi ha scritto e girato il film di Natale. Ora che abbiamo raccolto questa esperienza, è il tempo di pensare su come vogliamo proseguire. E' stata una novità anche nella produzione come metodo. Allargando lo sguardo si può raccontare di più i personaggi, soprattutto le mamme, rispetto alla serie a puntate di 8' minuti, perché si crea la curiosità sul mondo di ognuna, su questo stiamo riflettendo. Un terreno da non abbandonare è la multimedialità, in prospettiva di un tempo creativo, su quanto dureranno le puntate, l'emissione ecc.".
"L'indice di gradimento, secondo i dati della ricerca, ha portato come fortissimo elemento il pubblico femminile, ma anche i bambini e ha destato curiosità negli uomini. L'imperfezione umana riguarda tutti nel mondo d'oggi, non solo il femminile, abbiamo scelto un progetto al di là di quello che si guarda di solito".
"I ragazzi - ribatte la Cima - hanno persino organizzato su facebook un gruppo di ex bambini di mamme imperfette che dicono che, comunque, ce l'avevano fatta, e invitavano altri ragazzi a fare coming out: vero che anche voi avete delle mamme imperfette? Mamme che guardano le puntate con i figli per commentarle, e dicono ci avete dato modo di affrontare alcuni temi, è nata una forma di orgoglio dell'imperfezione. I bambini parlano con orgoglio delle mamme imperfette, e le dicono sei come quella lì. E lo fa più di una persona, sembra qualcosa di liberatorio".
"Ho dato un contributo minore - dice il produttore Nicola Giuliano, Indigo Film -, visto che due persone come Francesca e Ivan riescono a fare cose incredibili. 500' di tivù in pochi giorni, poi girarli, i tempi di riprese mai visti. Hanno potuto fare tutte queste cose con grazia e con amore, e a trasmettere un senso di benessere; a Ivan va il riconoscimento e la fortuna di aver fatto questo lavoro. Sono fiero, il passo avanti l'hai fatto tu".
"Tutti hanno lavorato subito in modo positivo - dichiara Buonvino -, con l'entusiasmo, la pazienza, la gentilezza che non sempre si trovano. Siamo partiti così, non si potrebbe fare diversamente, come in questo progetto che ho avuto l'impressione di riavere le intenzioni iniziali, di quando ho cominciato questo mestiere. Tutti siamo stati aiutati da Ivan e Francesca, ci hanno fatto lavorare tanto ma... i frutti si vedono".
"Ho pensato che tutto questo andava raccontato ad un pubblico non solo di genitori, racconti degli amici, delle amiche, dei figli. Una racconto più appassionato che poteva essere buffo anche per un bambino. Di solito sono le cose che non vengono raccontate, la fatica, i tempi dei genitori, e ho pensato di mettere battute che avrei voluto dire io".
E i figli di Chiara nella finzione concordano: "Capita, come nella scena in macchina, che dovevamo arrivare in tempo e poi niente. Mi piace lavorare, e pure mia mamma è imperfetta".
José de Arcangelo
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