giovedì 6 marzo 2014
Ritorna per l'ennesima volta il leggendario eroe di Edgar Rice Burroughs "Tarzan" in un'innovativa rilettura tridimensionale firmata dal tedesco Reinhard Kloos
Ritorna ancora una volta il leggendario eroe amato da intere generazioni da oltre un secolo, e rivisitato dal cinema, i fumetti, la televisione e l’animazione (anche Disney) in un’innovativa rilettura. "Tarzan delle scimmie" di Edgar Rice Burroughs rinasce sul grande schermo per l’ennesima volta però completamente rivisitato - in chiave contemporanea e in tre dimensioni - per il piacere dei ragazzini di oggi e di sempre.
Un lungometraggio d'animazione, in motion capture, di produzione tedesca - Constantin Film, in Associazione con Ambient Entertainment -, sceneggiato (con Robert Kulzer) e diretto da Reinhard Kloos (da "Impy e il mistero dell'isola magica" ad "Animals United"), e - nella versione originale inglese -, con la fisionomia e le voci di Kellan Lutz (uno dei protagonisti della saga di "Twilight"), Spencer Locke, Anton Zetterholm, Les Bubb, Trevor St. John, Jaime Ray Newman, Mark Deklin e Brian Huskey.
Stavolta seguiamo l'intera odissea del piccolo Greystoke, rimasto solo nella giungla e allevato dalla comunità dei gorilla, che fin dall'inizio dovrà affrontare difficoltà e rivalità, essendo lui il 'diverso' della situazione, una strana creatura, un intruso adottato da un'amorevole madre che ha da poco perso il suo piccolo.
Infatti, il nuovo film sull'atletico e muscoloso 're della giungla' rispetta a grandi linee la vicenda originale: durante una spedizione in una remota giungla africana, John Greystoke e la moglie muoiono in un incidente di elicottero mentre stanno facendo delle ricerche su un misterioso meteorite.
Solo il loro figlio, il piccolo J.J. - soprannominato Tarzan come il suo gorilla di peluche -, sopravvive al disastro, viene soccorso e cresciuto da un gorilla femmina come se fosse uno di loro. Diventato grande, Tarzan impara molto presto la dura legge della giungla e, passati dieci anni, incontra per la prima volta un suo simile, la coraggiosa, bella e bionda, Jane Porter.
Tra i due giovani è amore a prima vista, ma le cose si complicano perché William Clayton, anche lui in Africa con Jane per incontrare il padre della giovane, scoprendo che l'erede dei Greystoke è vivo e vegeto, rivela le sue vere e avide intenzioni.
Però Tarzan, diventato un uomo diverso da tutti gli altri, dovrà allora far appello all'istinto (animale) e a tutto il suo ingegno (umano) per proteggere il suo ambiente, la sua casa e la sua donna.
Un gradevole e gustoso spettacolo anche per gli adulti, visto che questo "Tarzan" recupera il sapore e la sostanza del romanzo originale, cioè lo scontro tra Natura e Civiltà, istinto e ragione, e lo fa attraverso la motion capture che dà sembianze e movimenti realistici ai personaggi, siano essi umani o animali, e anche una magnifica veridicità - in forme e colori - alla lussureggiante giungla africana.
José de Arcangelo
(2 ½ stelle su 5)
Nelle sale dal 6 febbraio distribuito da Medusa
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