giovedì 11 dicembre 2014
Dopo quattro anni, tornano in questo Natale - in forma meno esilarante - i ragazzi irresistibili Aldo, Giovanni & Giacomo ne "Il ricco, il povero e il maggiordomo"
A trent'anni del debutto sui palcoscenici e dopo il clamoroso 'passaggio' in televisione (soprattutto in "Mai dire gol"), e a quattro dall'ottavo film, "La banda dei Babbi Natale", la premiata ditta Aldo, Giovanni & Giacomo si ripresenta in questo Natale un po' meno frenetica ed esilarante del solito con una gradevole commedia, stavolta sceneggiata con Valerio Bariletti, Pasquale Plastino e il co-regista Morgan Bertacca: "Il ricco, il povero e il maggiordomo".
La storia però è, forse, meglio congegnata di altre volte e l'atmosfera rievoca - volente o nolente - sia quelle classiche di Frank Capra sia quelle demenziali di John Landis, quindi a metà strada tra commedia classica e demenziale, e su un tono surreal-favolistico che appartiene al trio. Il tutto gira intorno ad una grande protagonista come Giuliana Lojodice, il cui ruolo diventa motore e cuore della pellicola.
Giacomo è un ricco e spregiudicato broker con la mania del golf, con un fantastico ufficio di rappresentanza nella 'city' di Porta Nuova a Milano e una splendida villa con parco e piscina. Il suo fedele maggiordomo/autista è Giovanni, cultore di arti marziali e della filosofia giapponese, che ha una relazione 'clandestina' con la cameriera venezuelana Dolores (Guadalupe Lancho). Aldo, invece, è un venditore abusivo nel mercato del quartiere, alle prese con una madre (inimitabile Lojodice), burbera e combattiva, che lo tratta come un inetto.
Durante la rocambolesca fuga dai vigili che controllano le licenze, Aldo viene investito dall'automobile di Giovanni e Giacomo, che lo caricono su in tutta fretta per evitare guai e offrirgli un ricco risarcimento. Aldo accetta, sognando di potersi comprare così la tanto agognata licenza da ambulante, però un tracollo finanziario colpisce Giacomo lasciandolo sul lastrico. Da quel momento saranno costretti a convivere tutti e tre nella stessa casa, quella della severa Calcedonia, la madre di Aldo...
Della vicenda sono interpreti anche Sara D'Amario (Camilla), per la terza volta nel ruolo di moglie di Giacomo; Massimo Popolizio (padre Amerigo), Rosalia Porcaro (Samantha) e la partecipazione speciale di Francesca Neri (Assia), potente manager e 'amica' di Giacomo.
I fedeli fan del famoso trio non verranno del tutto delusi ma nemmeno convinti, visto che i nostri sono meno brillanti e corrosivi che in passato, sarà perché - come affermano loro stessi - sono invecchiati oppure perché sono meno 'cattivi' e originali di quando avevano sbancato sul piccolo schermo, però il film offre più sorrisi che risate. Un pregio è la completa rinuncia alla volgarità, vista l'assenza di parolacce, e qualche accenno alla realtà attuale (dalla crisi alla solidarietà, dalla corruzione ai 'ritocchi' estetici), in fondo per farci ridere, ancora una volta, di noi stessi.
José de Arcangelo
(2 1/2 stelle)
Nelle sale dall'11 dicembre distribuito da Medusa
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