venerdì 22 aprile 2011

Un roboante mix di fantascienza e film bellico da play station in "World Invasion"

Si sa che da anni, in tutto il mondo, sono stati raccolti documenti su casi di avvistamenti - veri o presunti - di Ufo, da Buenos Aires nel 1965 a Seoul nel 1993, ma anche in Francia, Germania, Cina...
Da questo spunto parte prendono le mosse la sceneggiatura di Chris Bertolini e il film di Jonathan Liebesman per illustrare il classico scenario di guerra, con uno stile da play station ed effetti speciali digitali di nuova generazione. Una sorta di mini kolossal bellico, quindi, dove personaggi (tagliati con l’accetta) e situazioni (estreme) ricordano i b-movies anni Cinquanta-Sessanta o precisamente quei prodotti ‘alla John Wayne’ di una volta. I “Berretti verdi”, tanto per intenderci, solo che qui al posto dei vietcong ci sono degli alieni apparentemente indistruttibili, e al posto di finte esplosioni artigianali e ricostruzioni con migliaia di comparse, ci sono oggi la computer grafica e gli FX digitali. E il vecchio divo del western americano viene persino citato e poi viene rimarcato che il tempo non passa invano, tanto che un giovane soldato ribatte ‘chi è John Wayne?” Comunque, anche stavolta sarà il consueto pugno di eroi a salvare il mondo, anzi per il momento soltanto la zona intorno a Los Angeles, non senza il sacrificio di tanti, militari e civili.
Siamo nel prossimo agosto 2011, quando quello che sembra un semplice avvistamento diviene una realtà terrificante: la Terra subisce un devastante attacco da forze sconosciute. Mentre le persone in tutto il mondo osservano le grandi città cadere una ad una sotto il fuoco nemico, Los Angeles diviene l’ultimo fronte di una battaglia, per l’uomo, completamente inattesa. Toccherà al Sergente della Marina Michael Nantz (Aaron Eckhart) -
che ha appena rassegnato le dimissioni - e alla sua nuova, improvvisata, squadra d’attacco affrontare un nemico completamente diverso da quanto finora incontrato.
In questo preciso caso il genere bellico incontra quello fantascientifico: distruzioni e azione a non finire, alieni giganteschi corazzati e luccicanti, super armati e super attrezzati tecnologicamente; e un gruppo sempre più ridotto di umani che lotta per la propria sopravvivenza e quella del Pianeta.
“Mi piace moltissimo come gli eventi reali siano radicati così profondamente nel film - commenta il produttore Ori Marmur. Ai fini della storia, abbiamo considerato tutti i precedenti avvistamenti extraterrestri, come missioni esplorative, di preparazione ad un’invasione aliena”.
“World Invasion è l’esatta tipologia di film che mi piace vedere al cinema e che ho sempre sognato di girare - afferma il regista Liebesman che aveva debuttato con il prequel di ‘Non aprite quella porta’ -, che guida la vicenda di un piccolo gruppo di uomini impegnato a fronteggiare un nemico inimmaginabile”.
Lo sceneggiatore Bertolini (“La figlia del generale”), invece, ha dichiarato che, quando è entrato per la prima volta in contatto con l’idea che sarebbe poi diventata film, ha cercato di fondere le due tipologie di storia che preferisce: “Ho voluto raccontare la storia di creature extraterrestri qui sulla Terra e la storia osservata dal punto di vista dei combattenti che sono sul campo di battaglia. Avevo l’idea che la storia fosse quella di seguire un piccolo gruppo di ragazzi e che il pubblico potesse provare
le stesse sensazioni di quei personaggi”.
E qualche sensazione arriva persino allo spettatore, anche se le occasione sono poche: nelle fugaci scene in cui i soldati ed alcuni civili rimasti indietro nella fuga riescono a riflettere e a discutere sul da farsi, tra un micidiale bombardamento e un mortale attacco. Del resto il film è tutto centrato su questa pirotecnica, roboante e catastrofica battaglia finale. Chi si accontenta gode.
Nel cast, oltre allo sprecato Eckhart (da “Nella società degli uomini” ed “Erin Brockovich” a “Rabbit Hole”), ci sono Michelle Rodriguez (sergente Elena Santos), Ramon Rodriguez (luogotenente William Martinez), Bridget Moynahan (Michele), il cantante e compositore Ne-Yo (caporale Kevin Harris) e Michael Peña (Joe Rincon).
La pellicola è prodotta da Neal H. Moritz e Ori Marmur. Produttori esecutivi sono Jeffrey Chernov e David Greenblatt. Il
direttore della fotografia è Lukas Ettlin, mentre le scenografie sono firmate Peter Wenham, il montaggio dal veterano Christian Wagner, già collaboratore di Tony Scott, John Woo e Michael Bay; la supervisione degli effetti visivi da Everett Burrell (da “Aliens” a “Max Payne”), i costumi da Sanja Milković Hays (“Fast & Furious”) e le musiche da Brian Tyler, da “Eagle Eye” a “Constantine”.
José de Arcangelo

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