mercoledì 20 aprile 2011

Winnie the Pooh ha compiuto 35 anni ma non li dimostra nelle 'Nuove avventure nel Bosco dei 100 acri"

Un’intera giornata nella finzione in compagnia di Winnie The Pooh e dei suoi amici, nella prima grande avventura cinematografica dell’orsetto di pezza della famiglia Disney, famoso in tutto il mondo ormai da più di trentacinque anni. E come spesso accade nel Bosco dei 100 Acri del sottotitolo, Pooh si sveglia affamatissimo e si accorge di non avere affatto miele per colazione. Ciò lo porta ad intraprendere la sua avventura, che alla fine prende un percorso diverso, iniziando con una gara per trovare una nuova coda all’asinello Ih Oh.

Più tardi l’orsetto trova un messaggio dell’amico umano Christopher Robin in cui gli dice: “Uscito. Occupato, a presto” (Back Soon)” che però viene male interpretato dal gufo Uffa che crede che il ragazzino sia stato rapito da una creatura chiamata ‘Apresto’ (Backsoon), appunto. Così l’intera banda di amici si trova impegnata in una vera e propria missione per salvare il loro giovane amico umano da un immaginario mostro. E il giorno si fa lungo e molto impegnato per un orsetto che era semplicemente alla ricerca della sua colazione, cioè di un po’ di miele.
Un lungometraggio d’animazione classico nel disegno e di breve durata (65’) che ripresenta ambiente e personaggi originali senza trasformarli né aggiornarli e nemmeno in 3D, e destinato soprattutto ai più piccini, non ancora conquistati dall’animazione digitale, né dal ritmo vertiginoso né dagli effetti strabilianti.
Perché “Winnie the Pooh Nuove avventure nel Bosco dei 100 Acri” mantiene il suo fascino senza tempo – in modo che anche genitori e (giovani) nonni ritornino con la mente alle prime avventure viste, lette e amate da ragazzini – non solo perché i personaggi sono quelli originali, spiritosi e divertenti, ma anche perché la pellicola riunisce il piccolo orso con gli amici storici Tigro, Tappo, Pimpi, Uffa, Kangu, Ro e non ultimo Ih Oh, che stavolta ha perso la sua coda.
Il film è diretto da Stephen Anderson (“I Robinson”) e Don Hall (“La Principessa e il Ranocchio”, e lo stesso “I Robinson”) e prodotto da Peter Del Vecho (“La principessa e il ranocchio”).
“Il nostro obbiettivo è sempre stato quello di creare un film in grado di colpire le generazioni in modo trasversale, a partire dai bambini, fino alle sorelle e ai fratelli più grandi e facendo divertire anche mamma e papà”, spiega l’infaticabile produttore esecutivo John Lasseter.

“Le personalità dei personaggi di A.A. Milne sono così ben delineate, così eleganti nella loro semplicità che abbiamo sempre creduto che fossero divertenti anche prima che noi facessimo qualsiasi tipo di schizzo. Questi sono personaggi con cui molti di noi sono cresciuti, personaggi che noi vorremmo far conoscere ai nostri piccoli e riscoprirli insieme a loro”.
“Lo stile di questo film è direttamente originato dagli stessi libri di Milne - conclude Lasseter. Ha tratti tipici dell’acquerello, del disegno fatto a mano che in molti film d’animazione odierni vengono eliminati. Questi personaggi escono letteralmente dalle pagine, a volte portando con se alcune parole. E’ il classico Pooh al meglio di sé”.
E infatti questa è una delle poche innovazioni in un periodo in cui tutto è elettronico e/o digitale, i nostri cari vecchi amici escono dalle pagine ma anche – spesso ma non sempre - si aggrappano alle lettere, vi intruppano o le usano come scale o passaggi, non solo da una pagina all’altra, ma anche da un posto all’altro.
Nella versione originale Funnyman, il narratorem è John Cleese (da “Un pesce di nome Wanda” a “Shrek”). Tra i doppiatori dei personaggi ci sono alcuni che hanno già in passato prestato la voce: Jim Cummings (“Gnomeo & Giulietta”, “La Principessa e il Ranocchio”) presta la propria voce a Winnie the Pooh e Tigro; Travis Oates è la voce di Pimpi. Nel cast anche Bud Luckey (“Toy Story 3”) nei panni di Ih Oh; Craig Ferguson nei panni del gufo Uffa, Tom Kenny (“SpongeBob”) presta la voce al coniglio Tappo, Kristen Anderson-Lopez è Kangu; Wyatt Hall è la voce di Ro e Jack Boulter presta
la voce a Christopher Robin.
Le musiche sono firmate Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez, mentre quelle originali da Henry Jackman (“Kick-Ass”, “Mostri contro Alieni”). L’attrice, musicista, cantante e cantautrice Zooey Deschanel ha prestato la sua ad alcuni dei brani della colonna sonora originale del film, tra cui il brano di chiusura “So Long”, da lei stessa composto.
José de Arcangelo

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