
, la squadra di attori è sempre scatenata, e la comicità trasgressiva (se volete un po’ più volgare) e fuori da ogni regola, così come la morale anarchico-demenziale lontana mille miglia dalla tradizione americana.
Phil (il fascinoso Bradley Cooper, reduce di “Limitless”), Stu (Ed Helms), l’ingombrante Alan (Zach Galifianakis) e Doug (Justin Bartha) stavolta si recano nella lontana ed esotica Thailandia per il matrimonio di Stu. Conscio della disastrosa festa di addio al celibato di Doug a Las Vegas - e con le prove tangibili del caso - Stu non vuole correre alcun rischio. Tanto che ha scelto un brunch prematrimoniale calmo e tranquillo, con ciambelle, caffè e… niente alcol. Ma le cose non sempre vanno secondo programma, a cominciare da Alan che, nonostante Stu sia deciso a non invitarlo alle nozze, alla fine si aggrega al gruppo.

Infatti, due notti prima del grande giorno, in un fantastico resort della Thailandia, Stu e C. si lasciano andare. Una birra per ognuno, in bottiglie sigillate. Che può mai succedere?
Quello che succede a Las Vegas resta a Las Vegas, ma quello che accade a Bangkok non può neanche lontanamente essere immaginato…
Il cast, oltre gli affiatati protagonisti, comprende anche Ken Jeong (Mr. Chow) e Jeffrey Tambor (Sid Garner), anche loro reduci del primo film, Mason Lee (Teddy, fratello della sposa), Jamie Chung (Lauren, la sposa) e il candidato all’Oscar Paul Giamatti nel ruolo-cameo a sorpresa di Kingsley. E un ‘altro’ cameo è riservato al ‘solito’ Mike Tyson in versione canora e di cui Stu si ritrova (dopo la movimentata notte di amnesia) l’identico tatuaggio in faccia.
Phillips - anche produttore - ha scritto la sceneggiatura con Craig Mazin & Scot Armstrong che, nonostante non siano gli stessi del precedente, ne seguono comunque le tracce. “Una notte da leoni 2” (The Hangover Part II) è stato prodotto dalla casa dell’autore - Green Hat Films - con Dan Goldberg, mentre Thomas Tull, Scott Budnick, Chris Bender e J.C. Spink sono i produttori esecutivi e David A. Siegel e Jeffrey Wetzel sono i coproduttori associati.

La troupe tecnica è guidata dal direttore della fotografia Lawrence Sher, dallo scenografo Bill Brzeski, dai montatori Debra Neil-Fisher e Mike Sale, dalla costumista Louise Mingenbach e dal musicista Christophe Beck.
José de Arcangelo
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