sabato 21 gennaio 2012

Gli alieni distruggono Mosca (e altre capitali del mondo): al cinema è arrivata "L'ora nera"

Ritorna il visionario regista russo, anzi kazako, Timur Bekmambetov (da “I guardiani della notte” a “Wanted - Scegli il tuo destino” e “I guardiani del giorno”), qui nelle vesti di produttore, con Tom Jacobson, di un thriller fantascientifico in 3D di nuova generazione, diretto dal collega Chris Gorak (“Right At Your Door”). Un film di genere in versione catastrofica, dato che è ambientato nella mitica Mosca, per decenni scenario della guerra fredda (vera) ma da quasi sessant’anni ‘vietata’ al cinema occidentale e soprattutto a quello hollywoodiano, e oggi più che mai di moda sul grande schermo (la vedremo dalla prossima settimana in “Mission: Impossible - Protocollo fantasma”) ma, non a caso, viene spesso pressoché distrutta come in questo prodotto che non deluderà i fan.
E questo ‘cinegame’ di genere, probabilmente, conquisterà i ragazzi perché ha un buon ritmo e la dose d’azione giusta per coinvolgere gli appassionati. La sceneggiatura di Jon Spaihts - basata su una storia di Leslie Bohem & M.T. Ahern e Jon Spaihts – non riesce ad evitare luoghi comuni né stereotipi, ma in compenso offre qualche colpo di scena e qualche personaggio bizzarro, come l’improvvisato ‘scienziato’, inventore di una stanza/gabbia antialieni, ma anche di un ‘cappottino a rete metallica’ per il suo bellissimo gatto.
La pellicola racconta la vicenda di cinque ragazzi che si ritrovano a Mosca e cercano di sopravvivere ad un apocalittico attacco da parte di invisibili, ostili e spietati extraterrestri. Approdati nella capitale russa nel bel mezzo di una misteriosa tempesta luminosa, igiovani imprenditori americani Sean (Emile Hirsch, da “Into the Wild” a “Milk”) e Ben (Max Minghella, da “The Social Network” a “Le idi di marzo”) inseguono i loro sogni in una metropoli internazionale zeppa di soldi, ma anche di uomini d’affari senza scrupoli. Le turiste per caso Natalie (Olivia Thirlby, vista in “Juno”) e Anne (la Rachael Taylor di “Transformers”), sono invece atterrate a Mosca in attesa di proseguire il viaggio il verso il Nepal, e cercano di sfruttare l’opportunità di divertirsi in una delle capitali internazionali della vita notturna.
Le due coppie di amici si incontrano tra i fasti e il glamour del nightclub Zvezda, locale di tendenza per stranieri e bellezze locali, e vi trovano anche il giovane Skylar (Joel Kinnaman, del serial televisivo “The Killing”), lo svedese che ha truffato i due inseparabili amici. Ma l’esclusivo club diventa all’improvviso uno scenario terrificante, anzi letale, quando gli alieni invadono il Pianeta e tutto scivola nell’oscurità.
Sopravvissuti all’attacco iniziale nascondendosi nello scantinato, i cinque giovani emergono ai confini di una Mosca ormai priva di energia elettrica e spopolata. Iniziano allora una vera e propria odissea in una città straniera, dove incontrano alcuni sopravvissuti russi che li aiutano a far luce sui misteri di questi invasori (che con una sorta di scarica elettrica inceneriscono gli umani) e, cosa più importante, si alleano con loro per affrontarli e, possibilmente, annientarli...
Divertimento assicurato per chi ama il genere, anche perché la pellicola – tra riferimenti e citazioni, dal nostrano “L’ultimo uomo della Terra” all’inizio della saga “Mad Max” - ha la durata standard di un’ora e mezza scarsa (montaggio di Fernando Villena) e vanta efficaci effetti speciali digitali visivi supervisionati da Stefen Fangmeier e una bella fotografia di Scott Kevan che sfrutta l’effetto stereoscopico soprattutto su luoghi, palazzi e strade dell’ex metropoli sovietica.
José de Arcangelo

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