
Stavolta ancora co-sceneggiatore con Derek Haas, Brandt non riesce però a convincere né con la messa in scena né col ritmo, anche perché suspense e brivido, azione e inseguimenti non hanno lo svolgimento giusto, il quale viene spesso smorzato da scene prevedibili (o inverosimili) e dai troppi colpi di scena.
Il misterioso omicidio di un senatore americano ricorda troppo il meccanismo di un serial killer sovietico dei tempi della guerra fredda, noto come Cassius, e costringe l'agente della Cia in riposo Paul Shepherdson (Gere), ad allearsi con un giovane collega dell’FBI, Ben Geary (Grace), per risolvere il caso. Convinto che Cassius sia morto e sepolto da

Il giovane agente, da parte sua, ha studiato la storia di Cassius dall'inizio della sua carriera ed è pressoché ossessionato dalla figura dell’enigmatico assassino, tant'è che ha scritto persino la sua tesi di laurea sul killer sovietico. Al contrario del veterano Shepherdson, Gary è convinto che Cassius sia tornato per ricominciare la sua serie di efferati omicidi. Mentre i due indagano e studiano insieme le scene dei crimini, nuovi indizi saltano fuori: Cassius potrebbe non essere la persona che loro pensano, e la

Infatti, il 'doppio' è l'argomento portante (nemmeno originale) della vicenda, tra ambiguità e menzogna, 'mestiere' e vendetta; così come l'altrove fortunata coppia protagonista - dalla commedia al poliziesco e, quindi, all'action thriller -; il veterano e la recluta, che finisce sempre per scivolare in un rapporto - voluto o no - padre/figlio, maestro/allievo.
Però il tutto, purtroppo, sa di dejà vu, fra stereotipi e luoghi comuni, doppio gioco e (false) sorprese. Certo, per chi cerca

Nel cast anche il grande Martin Sheen (Tom Highland), Stephen Moyer (Brutus), Chris Marquette (Oliver), Stana Katic (Amber), la detective Kate Beckett del serial tv "Castle"; Yuri Sardarov (Leo), Ed Kelly (senatore Dennis Darden), Tamer Hassan (Bozlovski) e Odette Annable (Natalie Geary).
José de Arcangelo
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