venerdì 28 giugno 2013

L'atteso blockbuster fantascientifico prodotto da Brad Pitt e Marc Forster "World War Z" delude le aspettative

Ecco il tanto atteso film prodotto da Brad Pitt e dal regista Marc Forster, insieme con Dede Gardner, Jeremy Keliner, Ian Bryce. Certo, dal romanzo horror fantascientifico post apocalittico di Max Brooks, "World War Z - La guerra mondiale degli Zombi" al film, l'impresa non era per niente facile, ma l'ambizioso blockbuster dell'estate 2013 in parte delude le aspettative.
Soprattutto perché fin dal sottotitolo inglese del libro "An 'Oral' History of the Zombie War", il romanzo rivelava la sua struttura: una serie di interviste che testimoniano gli inquietanti fatti successi in diverse metropoli del Pianeta. E, nonostante i bravi ed esperti sceneggiatori Matthew Michael Carnahan (da "The Kingdom" a "Leoni per agnelli"), con J. Michael Straczynski (da "Changeling" di Clint Eastwood a "Thor" di Kenneth Branagh), Drew Goddard (da "Cloverfield" a "La casa nel bosco") e Damon Lindelof (da "Prometeus" a "Into Darkness"), entrambi già ai tempi di "Lost", e lo stesso Max Brooks; abbiano cercato di unire le diverse storie in una - il filo conduttore è il protagonista -, il risultato resta frammentario e, a tratti, persino pretestuoso.
Certo, lo spettacolo non manca, e l'azione e le scene di massa (digitali) nemmeno, tant'è che probabilmente conquisteranno le schiere di adolescenti che 'affollano' le sale, ma purtroppo non gli appassionati del genere (zombie movie), perché qui sono in una variazione moto sui generis, pseudo metaforica. In un giorno come un altro, all'improvviso, Gerry Lane (Pitt) e la sua famigliola si ritrovano in macchina bloccati nel traffico metropolitano. L'uomo, ex agente delle Nazioni Unite, ha ben presto l'impressione che non si tratti del tradizionale ingorgo. Infatti, il cielo da lì a poco si riempie di elicotteri della polizia, e gli agenti in moto sfrecciano come meteore da tutte le parti: Philadelphia è in preda al caos.
Improvvisamente per strada, le persone si avventano ferocemente una contro l'altra, contagiandosi tramite un feroce morso di un virus letale che trasforma gli esseri umani in creature irriconoscibile e feroci, zombi, appunto. Ma le origini del virus sono sconosciute, mentre il numero delle persone infette cresce di minuto in minuto, raggiungendo rapidamente i livelli di una pandemia globale che rischia di stinguere il genere umano. Le ipotesi che questa epidemia possa sopraffare gli eserciti e distruggere i governi e le popolazioni di tutto il mondo, costringono Lane a scendere in campo di nuovo: la scelta obbligata è mettere in salvo la propria famiglia e combattere in prima persona per salvare l'umanità intera. Inizia così la suo pericolosa odissea in giro per il mondo nel disperato tentativo di scoprire le origini, e la probabile 'cura', di un male che minaccia la sopravvivenza del genere umano, e fermarlo ad ogni costo. "World War Z" perciò va gustato più come un film di fantascienza apocalittico, più vicino al "Contagion" di Steven Soderbergh che ad un horror, una superficiale riflessione sui pericoli della nostra società globalizzata e degli apparentemente innocui 'esperimenti' in ogni settore, spesso svolti irresponsabilmente senza tenere conto della fragilità del nostro equilibrio sociale ed ecologico, e delle conseguenze, spesso più letali delle armi.
"Cinque anni fa non sapevo nulla sugli zombie - dichiara Brad Pitt -. Ora mi considero un esperto. Il libro di Max tratta il genere degli zombie come la causa di una pandemia globale, che si diffonde tanto rapidamente quanto il virus SARS a cui abbiamo assistito ultimamente. Cosa succede quando si oltrepassano i limiti? Cosa succede se ci rendiamo conto che tutto ciò che per noi è importante diventa completamente inutile? Cosa succede se le strutture del potere e le norme sociali vengono cancellate? Come faremo a sopravvivere?".
Nel cast anche una poco sfruttata Mireille Enos (Karen Lane), nomination al Golden Globe ed agli Emmy per l'inconsueto ruolo del detective Linden nel serial AMC "The Killing"; il nostro versatile e premiato Pierfrancesco Favino, nel ruolo di un ricercatore dell'OMS; James Badge Dale (Speke), da "Iron Man 3" a "The Lone Ranger", di prossima uscita; l'esordiente rivelazione israeliana Daniella Kertesz (Segen) - la vera protagonista femminile -; Matthew Fox (Parajumper), dal serial televisivo "Lost" a "Speed Racer"; il grande caratterista David Morse (Burt Reynolds), da "Rapimento e riscatto" a "The Hurt Locker"; Ludi Boeken (Warmbrumm), il giovanissimo Fabrizio Zacharee Guido (Tomas), dalla tivù a "Miele" della Golino, e le coetanee Abigail Hargrove e Sterling Jerins, rispettivamente nei ruoli delle sorelle Rachel Lane e Costanza Lane. José de Arcangelo
(2 stelle su 5) Nelle sale dal 27 giugno distribuito da Universal Pictures International Italy

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