venerdì 10 gennaio 2014

Robert De Niro e Sylvester Stallone s'incontrano sul grande schermo e si scontrano sul ring trent'anni dopo ne "Il grande match"

Due miti del grande schermo a confronto, due popolarissimi attori hollywoodiani, diversi nell'approccio, nella ‘tecnica’ recitativa e nel 'genere', anche se negli ultimi decenni si sono entrambi concessi dei 'crossing' nei generi più svariati, dalla commedia all'azione, dalla fantascienza al poliziesco, dal thriller al dramma, da cui entrambi erano partiti. Nel “Grande Match” (Grudge Match), Sylvester Stallone & Robert De Niro sono rispettivamente Henry "Razor" Sharp e Billy "The Kid" McDonnen, guidati - è il caso di dirlo - da Peter Segal.
Sono ancora due pugili, anzi ex come i loro due personaggi più famosi ovvero Rocky Balboa e 'Toro scatenato' Jake LaMotta. Infatti, i due ex boxer di Pittsburgh possiedono non solo il fisico ma anche alcune caratteriste che ricordano quelli interpretati per la prima volta quasi quarant'anni fa. In questo nuovo film, in passato erano finiti sotto i riflettori dell'intera nazione a causa della loro accanita rivalità. All'apice della carriera ognuno di loro aveva vinto un match ma, nel 1983, alla vigilia del terzo e decisivo incontro, improvvisamente Razor aveva annunciato il suo ritiro, rifiutandosi di spiegare il perché, ma assestando un colpo definitivo alla carriera di entrambi.
Ed ora, trent'anni dopo, il promoter di pugilato Dante Slate Jr. (Kevin Hart), vedendo la possibilità di fare soldi, fa ai due vecchi rivali un'offerta che non possono rifiutare: tornare sul ring in un videogioco di ultima generazione e regolare i conti una volta per tutte. Ma i due non ce la fanno ad aspettare: già il loro primo incontro dopo decenni finisce con una colossale rissa che passa subito in rete, anzi su Youtube e diventa famosissima. L'improvvisa frenesia dei social network trasforma quindi il loro match locale in un evento imperdibile dal vivo per HBO. Ora, se riusciranno a sopravvivere agli allenamenti e a superare vecchi rancori, potranno combattere di nuovo e scoprire chi è davvero il più forte.
Un ‘dramedy’ dove Stallone e De Niro tornano ad indossare i guantoni da boxe non solo per puro divertimento del pubblico, ma anche per parlare di vita e sentimenti, dall'amore all'amicizia, dalla solidarietà al perdono. Ma anche della possibilità di cambiare la nostra esistenza, anche dopo aver superato la terza età. Quindi, non è mai troppo tardi, per recuperare il tempo perduto e persino per ricominciare. In questo film l'autore di commedie d'azione come "Terapia d'urto" e "Agente Smart", cita ampiamente i film più famosi dei celeberrimi divi italo-americani, nel tentativo di raccontare la vicenda dolce-amara di due ex-pugili settantenni la cui rivalità si riaccende proprio a trent'anni di distanza dal loro ultimo 'scontro' (sul grande schermo).
E con grande piacere rivediamo il grande, instancabile, Alan Arkin nella parte dell’allenatore (di Sly) in pensione Louis ‘Lightning’ Conlon; la sempre affascinante Kim Basinger nel ruolo di Sally, che si scoprirà causa della loro definitiva rottura; e John Bernthal nel ruolo di B.J., il figlio mai conosciuto, noto per il serial horror “The Walking Dead”. E tanti camei di personaggi dello spettacolo, della boxe e del giornalismo sportivo, tra cui Mike Tyson, Evander Holyfield, Michael Buffer e Roy Jones Jr. José de Arcangelo
(2 ½ stelle su 5) Nelle sale dal 16 gennaio distribuito da Warner Bros. Entertainment Italy

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