giovedì 22 gennaio 2015
"Minuscule - La Valle delle Formiche Perdute" di Thomas Szabo e Hélène Giraud, un fantastico cartone epico-avventuroso per grandi e piccini
Finalmente un fantastico lungometraggio d’animazione europeo per ragazzi e adulti, proposto dalla Francia all’Oscar 2015 e poi non entrato nella cinquina ufficiale (ma lo meritava), perché il delizioso cartone fonde tradizione e nuove tecnologie in modo geniale, soprattutto per il pubblico di ogni età.
“Minuscule - La Valle delle Formiche Perdute”, scritto e diretto da Thomas Szabo ed Hélène Giraud, è nato come un cortometraggio, prodotto da Futurikon Films per il cinema e la televisione, poi è diventato una serie televisiva andata in onda in oltre cento paesi, con oltre 650mila dvd venduti solo in patria. Dopo un lungo processo creativo, gli autori hanno deciso di fare un lungometraggio di 89’, un cartone a metà strada tra l’epico e l’avventuroso pieno zeppo di citazioni (dal “Signore degli anelli” a “Guerre stellari”, da Buster Keaton a Charlie Chaplin, per non parlare dell’omaggio al mitico “Psycho” di Alfred Hitchcock) e di gustose trovate. Ora il film, dopo aver conquistato più di quaranta paesi e diversi premi arriva nelle sale italiane.
In una piccola e tranquilla radura, gli avanzi di un pic-nic dimenticati in fretta e furia da una giovane coppia in dolce attesa – lei ha le doglie -, scatenano una vera e propria guerra tra due tribù di formiche per una scatola di zollette di zucchero, di cui è testimone una neonata e, quindi, inesperta coccinella.
La simpatica e sfortunata coccinella farà amicizia con il capo delle formiche nere e, aiutandolo a salvare il formicaio dall’attacco delle formiche rosse, verrà coinvolta nella battaglia contro il temibile Butor.
Il tutto raccontato senza dialoghi (gli insetti, come nella realtà, emettono soltanto suoni, anzi versi) anche perché sarebbero stati superflui, visto che i ‘protagonisti’ non sono antropomorfi come di solito accade nel film d’animazione, su paesaggi ripresi dal vero (dall’alta Provenza alla Riviera francese), infatti le immagini sono state realizzate utilizzando sia le fototografia che il materiale creato al computer, cioè i personaggi vengono animati con la computer grafica, mentre il set designer, lo scultore e l’arredatore utilizzano la computer grafica per realizzare gli oggetti da immettere sullo sfondo insieme a loro.
Quindi, una sorta di docu-fiction sugli insetti, divertente e coinvolgente sia per i gramdi sia per i più piccoli, e si possono ammirare dal vero il massiccio dell’Ecrins e il Parco Nazionale di Mercantour. L’efficace colonna sonora originale è firmata dal compositore Hervé Lavandier ed è stata registrata negli storici Air Studios di Londra, con un’orchestra di 60 musicisti, diretta da Sir Alistair King (da “Shrek” alla saga di “Harry Potter” passando per l’indimenticabile cartoon “Galline in fuga”).
Tra le autocitazioni più godibili, quella dello ‘stormo’ di mosche che deride la malcapitata coccinella che, al suo primo volo, ha un incidente ed è costretta a vagabondare senza famiglia né esperienza di vita. Già perché ovviamente ci sono tutti i ‘minuscoli’ abitanti della campagna e della foresta, dal più bello e abile al più brutto e simpatico.
“E’ stato facile scegliere la coccinella come protagonista – dichiarano gli autori -. E’ un personaggio molto presente e in un certo senso il simbolo di ‘Minuscule’. Oltre al fatto che rappresenta un insetto universalmente conosciuto e che piace sia agli adulti che ai bambini. La coccinella, così come le formiche nere e rosse, sono personaggi con cui è facile identificarsi (non sempre questo vale per altri insetti). Le formiche rosse e nere ci hanno permesso di sviluppare la storia così come la volevamo raccontare: un conflitto tra due gruppi di insetti antagonisti scatenato da una disputa sopra una scatola di quadretti di zucchero. Un po’ come due eserciti avversari”.
José de Arcangelo
(3 ½ stelle su 5)
Nei cinema dal 22 gennaio distribuito da Academy Two
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