giovedì 26 marzo 2015
"Home - A casa" di Tim Johnson, è il nuovo lungometraggio d'animazione della DreamWorks destinato ai più piccoli ma gradevole per gli adulti
Approda nei cinema italiani un nuovo lungometraggio d’animazione della DreamWorks, firmato dal regista di “Z - La formica”, “Sinbad” e “La gang del bosco” , Tim Johnson, ma stavolta destinato quasi esclusivamente ai più piccini, anche quando risulta gradevole ad un pubblico adulto, nonostante manchino i riferimenti, le citazioni e le gag più ironiche e graffianti, destinate di solito alla platea di ‘genitori, zii e nonni’ e lanciati dalla trilogia di “Shrek”.
“Home - A casa” è, comunque, tecnica e visivamente accuratissimo, coinvolge e intrattiene anche con strabilianti colori e piroette, gag e sketch, corse e inseguimenti in volo attorno al Pianeta (dagli Stati Uniti d’America all’Australia via Parigi), e dovrebbe risollevare le sorti dello studio, reduce di due recenti flop come “Turbo” e “Mr. Peabody & Sherman”, soprattutto per quanto riguarda il botteghino, ovvero il rapporto costo-incassi. Perciò, il nuovo cartone animato ha abbassato il target ed è tornato su tematiche tradizionali come la famiglia, la tolleranza, l’amicizia e la diversità, che sono quelle portate avanti da ottant’anni dalla Disney, e persino da quasi quaranta anche da papà Spielberg, patron dello studio.
Una minuscola (il riferimento ai Minions non è casuale) ma prepotente razza aliena invade la Terra e, comportandosi da colonizzatori, la usa come rifugio per nascondersi da un mostruoso e gigantesco nemico mortale. Però l’alieno imprudente, curioso e bistrattato Oh, segnala involontariamente ai nemici la propria presenza – e quindi di tutti i suoi simili – sul nostro Pianeta, ed è costretto a darsi alla fuga insieme a una piccola terrestre di nome Tip, prima diffidente ma pian piano amichevole. Infatti, i due si lanciano in uno spericolato viaggio intorno al mondo ricco di peripezie, guai e disavventure nel corso del quale il nostro alieno apprenderà cosa significa essere veramente umano.
Ci sono però alcune gustose gag e trovate, offerte soprattutto da Oh, completamente ignorante sull’esistenza umana sulla terra, su usanze, gusti e costumi, che combina ogni sorta di gaffe e guai ovunque e comunque. Irresistibile quando è ‘costretto’ – il suo corpicino si muove proprio contra la sua volontà - a ballare pop, rock e altro. Inoltre, cambia colore in base alle impressioni e/o emozioni che prova.
A dar voce ai protagonisti, nella versione originale, un grande cast vocale: Rihanna (Tip), ma il personaggio ha preso da lei anche la fisionomia e il luogo di nascita (le Barbados) e Jennifer Lopez (Lucy, la madre), che cantano anche alcuni brani della colonna sonora, il grande Steve Martin (Capitano Smek) e Jim Parsons (Oh, il simpatico alieno protagonista), lo Sheldon del serial televisivo “The Big Bang Theory”.
José de Arcangelo
(2 ½ stelle su 5)
Nelle sale dal 26 marzo distribuito da 20th Century Fox Italia
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