venerdì 13 novembre 2015

Un discreto thriller soprannaturale per un quartetto di attori niente male e diretto dal brasiliano Afonso Poyart "Premonitions"

Un film dalla lavorazione travagliata (sono passati dodici anni dalla prima stesura della sceneggiatura). Un thriller convenzionale nella narrazione ma coinvolgente nella storia e,
soprattutto, per gli argomenti di riflessione che offre in filigrana, tanto da diventare inquietante e ambiguo, toccante e provocatorio. “Premonitions” (Solace), scritto da Sean Bailey e Ted Griffin – ai quali poi si sono aggiunti nel James Vanderbilt e il candidato all’Oscar Peter
Morgan (“Frost/Nixon) -, e diretto dal brasiliano Afonso Poyart (“2Coelhos) con gusto dell’immagine e della suspense, parla di eutanasia e vita (vissuta), destino e diritti, dolore e sollievo, pietà e omicidio, premonizione e intuizione.
Ad Atlanta, l’agente speciale dell’Fbi Joe Merriwether (il sempre efficace Jeffrey Dean Morgan, da “Le paludi della morte” a “The Salvation”) si trova coinvolto nelle indagini su una serie di inquietanti omicidi che non riesce a risolvere e decide di rivolgersi a un suo ex collega in pensione, John Clancy (un misurato Anthony Hopkins), un medico psicanalista dotato di capacità sensitive.
Ma il dottor Clancy, dopo la inaccettabile morte della giovanissima figlia e la conseguente fine del suo matrimonio, ha smesso di praticare e si è chiuso in se stesso, nascondendosi in una casa di campagna apparentemente disabitata. Però on vuole avere niente a che fare col caso, tantomeno far uso delle sue doti paranormali.
Dopo un primo rifiuto, ha delle visioni molto violente sulla giovane collega di Joe, l’agente speciale Katherine Cowles (l’australiana Abbie Cornisch, da “Robocop” a “Limitless”), e John cambia idea perché gli viene in mente una sorta di personale messaggio legato alla morte della figlia.
I suoi eccezionali poteri intuitivi lo condurranno sulle tracce di un sospettato, Charles Ambrose (un sorprendente Colin Farrell) che però sembra avere un “dono” ancora più potente del suo e ha scelto la strada dell’omicidio come missione…
Un thriller soprannaturale – sceneggiato tredici anni fa da Bailey e Griffin poi diventati noti rispettivamente per “Saving Mr. Banks” e “Tra le nuvole”, e insieme per “Il genio della truffa” -, che comunque intriga e coinvolge, soprattutto visivamente, sostenuto da un bel cast, giusto ed efficace.
Inoltre, suspense, tensione e colpi di scena non mancano e, se il tema principale non è sufficientemente approfondito, almeno invita alla riflessione.
Oltre i soprannominato quartetto recitano anche Matt Gerald (agente speciale Fbi Sloman), José Pablo Cantillo (agente speciale Fbi Sawyer), Marley Shelton (Laura Merriwether), Xander Berkeley (Mr. Ellis), Sharon Lawrence (Mrs. Ellis) e Janine Turner (Elizabeth Clancy). José de Arcangelo (2 ½ stelle su 5) Nelle sale italiane dal 12 novembre distribuito da Leone Film Group - Adler

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