giovedì 21 gennaio 2016

Un inconsueto e riuscito ritratto di "Steve Jobs" firmato Danny Boyle & Aaron Sorkin con un sempre camaleontico Michael Fassbender

Non si tratta del consueto film biografico ma di un inedito ritratto di “Steve Jobs”, firmato da un Danny Boyle tornato in gran forma e interpretato da un sempre camaleontico Michael Fassbender,
costruito attraverso tre momenti cruciali della sua vita e della sua inarrestabile ascesa professionale che rivoluzionò la tecnologia contemporanea sul finire del Novecento e aprì la strada a quella di cui ci serviamo quotidianamente oggi.
La vita pubblica e privata di un genio più che incompreso invidiato segnato da tre eventi importanti: la vigilia del lancio del primo Macintosh nel 1984, poi l’arrivo del NeXT nel 1988 e, infine, l’IMac nel 1998. Quindi un dramma contemporaneo senza sbavature né tempi morti che, se poggia in gran parte sulle spalle del protagonista, riesce a raccontare in filigrana gli ultimi quarant’anni sia dal punto di vista sociale sia tecnologico.
Sceneggiato dal geniale Aaron Sorkin (“L’arte di vincere” e “The Social Network”), liberamente tratto dalla biografia ‘autorizzata’ scritta da Walter Isaacson, questa ricostruzione evita la convenzionalità e la retorica condensando pubblico e privato esclusivamente tra le quattro mura dello studio-laboratorio di Jobs – e su questo versante diventa, forse, un po’ claustrofobico – però riesce a raccontare anche carattere e rapporti del ‘nostro eroe’, ottimamente rappresentato da un Fassbender ogni volta irriconoscibile, un uomo dalla tormentata relazione con l’ex moglie e madre della prima figlia; al complicato rapporto con la ragazzina stessa che riesce a (ri)costruire passo dopo passo e da lontano.
Jobs visto tra le quinte in cui viene messo a nudo l’uomo che si mostra ed è, arrogante, egoista, testardo, persino ‘sfruttatore’ e addirittura ‘incompatibile’ col resto del mondo, che lo fa anche e non solo per difendere le sue scoperte/invenzioni, ma per nascondere una fragilità affettiva e i propri difetti, perché ne viene fuori il suo lato umano, dato che si sa “nessuno è perfetto”, nemmeno i geni.
Nel cast Kate Winslet (Joanna Hoffman, il suo braccio destro), Seth Rogen (Steve Wozniak), Jeff Daniels (John Sculley), Katherine Waterston (Chrisann Brennan), Sarah Snook (Andrea Cunningham), Michael Stuhlbarg (Andy Hertzfeld), Vanessa Ross (Elizabeth Ramos), John Ortiz (Joel Pforzheimer), Jackie Dallas (Lisa bambina), Perla Haney-Jardine (Lisa Jobs a 19 anni) e Adam Shapiro (Avie Tevanian). José de Arcangelo
(3 stelle su 5) Nelle sale italiane dal 21 gennaio distribuito da Universal Pictures International Italy

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