martedì 30 agosto 2016
Tutto l'amore del mondo in una piscina nella deliziosa commedia romantica "L'effetto acquatico", opera postuma di Solveig Anspach
Premio SACD ed elogi della critica alla Quinzaine des Realisateurs dell’ultimo Festival di Cannes, approda nelle sale italiane “L’effetto acquatico - Un colpo di fulmine a prima svista”, la piacevole e divertente commedia romantica scritta (con Jean-Luc Gaget) e diretta da Sólveig Anspach
Tra Parigi, anzi Montreuil – dove la regista islandese trapiantata in Francia aveva deciso di vivere e ambientare le sue opere - e l’Islanda, suo paese d’origine, “L’effetto acquatico” racconta la buffa storia di Samir (Samir Guesmi, da “Quello che gli uomini non dicono” di Nicole Garcia a “Racconto di Natale” di Arnaud Desplechin), quarantenne operatore di gru, che si innamora a prima vista di Agathe (Florence Loiret Caille, preferita da Claire Denis oltre che della stessa Anspach), istruttrice di nuoto incontrata casualmente al bar. Pur di starle vicino si iscrive in piscina e, in mancanza di un piano migliore, decide di essere suo allievo nel corso per principianti, anche quando sa nuotare perfettamente. Ma la sua bugia, ovviamente, dura poco (solo tre ‘lezioni) perché Agathe non sopporta i bugiardi e, inoltre, parte per l’Islanda per lavoro.
Però mettendo un oceano tra lei e Samir, la donna non ha fatto i conti con i suoi sentimenti e la sua testardaggine, tanto che anche lui decide di partire alla sua ricerca, creando un mare di equivoci e guai. Ma non è tutto, il destino riserva loro un’altra sorpresa, da non rivelare assolutamente perché lo è anche per lo spettatore.
Dato che il luogo centrale della vicenda è la piscina, l’autrice - purtroppo scomparsa (il cancro con lui aveva lottato anni fa si è inesorabilmente ripresentato) - dopo aver ultimato il film, spiegava: “Le piscine sono luoghi molto particolari, luoghi senza tempo che mettono insieme persone molto diverse, le cui motivazioni possono sembrare misteriose. Le piscine riescono a esercitare uno strano effetto su alcuni di noi. In piscina ci si va soprattutto per nuotare, ma poi lì si trovano desideri meno semplici da ammettere a se stessi... La piscina è un spazio nel quale è possibile sentire l'eco del mondo intero”.
E tra i numerosi film ‘ambientati’ in piscina - dall’omonimo “La piscina” di Jacques Deray, rivisitato due anni fa in “A Bigger Splash” da Luca Guadagnino, a “Un uomo a nudo” di Frank Perry (in cui il protagonista fa delle lunghe nuotate passando da una piscina ad altra delle ville del quartiere residenziale dove abita) e “Palombella rossa” di Nanni Moretti -, la regista ricordava il non dimenticato (ma trascurato dal mercato home video) “La ragazza del bagno pubblico” (1970) di Jerzy Skolimowski (Leone d’Oro alla carriera 2016 al Lido), scoperto da lei e Gaget mentre lavoravano alla sceneggiatura.
Un fresco inno all’amore, alla libertà e alla vita di una regista che amava raccontare la vita quotidiana e i sentimenti della gente comune, senza cinismo ma con ironia e con la stessa tenerezza con cui guarda i suoi personaggi. Originale e divertente, la pellicola postuma della Anspach è stato accolta calorosamente dalla stampa francese: “Una storia d'amore divertente e commovente” (Le Monde) e “Una storia irresistibilmente divertente” (Télérama).
José de Arcangelo
(3 stelle su 5)
Nelle sale italiane dal 30 agosto distribuita da Cinema di Valerio De Paolis
TUTTI (O QUASI) I TUFFI IN PISCINA SUL GRANDE SCHERMO
1942 “Il bacio della pantera” di Jacques Tourneur (e il remake di Paul Schrader dell’82)
1950 “Viale del tramonto” di Billy Wilder
1964 “Agente 007, Missione Goldfinger
1967 “Il laureato”
1968 “Hollywood Party” di Blake Edwards
“Un uomo a nudo” di Frank Perry
1969 “La piscina” di Jacques Deray
1970 “La ragazza del bagno pubblico” di Jerzy Skolimowski
1971 “In fondo alla piscina” di Eugenio Martin
1977 “Suspiria” di Dario Argento (e l’annunciato remake di Luca Guadagnino nel 2017)
1985 “Cocoon” di Ron Howard (e il sequel “Cocoon: il ritorno”)
1986 “Su e giù per Beverly Hills” di Paul Mazurski
1989 “Palombella rossa” di Nanni Moretti
1997 “Boogie Nights” di Paul Thomas Anderson
2002 “Swimfan – La piscina della paura” di John Polson
2003 “Swimming Pool” di François Ozon
2006 “Lady in the Water” di M. Night Shyamalan
2008 “Lasciami entrare” di Tomas Alfredson (e remake nel 2010 “Blood Story” di Matt Reeves)
2009 “Giulia non esce la sera” di Giuseppe Piccioni
“Welcome” di Philippe Lioret
2010 “Somewhere” di Sofia Coppola
2012 “Un sapore di ruggine e ossa” di Jacques Audiard
2015 “Cloro” di Lamberto Sanfelice
“A Bigger Splash” di Luca Guadagnino (rifacimento di “La piscina”)
E ovviamente tutti i film interpretati dalla campionessa del nuoto sincronizzato Esther Williams dagli anni Quaranta in poi e i numerosi cortometraggi, tra cui “Ore 2: calma piatta” di Marco Pontecorvo.
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