lunedì 31 ottobre 2016

Arriva nei cinema italiana il fenomeno del cinema francese, l'oggi quindicenne Nathan Ambrosioni e il suo thriller-horror "Hostile"

Un lungometraggio no-budget realizzato da un tredicenne, Nathan Ambrosioni, ecco nelle sale italiane il thriller orrorifico “Hostile” che ha conquistato il pubblico della rete attraverso
youtube e i festival Fantasia IFF Montréal, London Fright Fest, ToroHorror di Torino e La Samain du Cinema Fantastique – Nizza, dove è stato insignito del premio Best Director. Una scommessa che si è rivelata una vera sorpresa per noi e per lui, ora quindicenne, arrivato a Roma per presentarlo alla stampa, tanto che arrivato in sala in anticipo l’ho scambiato con un ragazzino qualsiasi in attesa della proiezione: “E’ stata un’avventura lunga – dice -, intrapresa un po’ per gioco, senza un vero budget e tanta passione, ma non avrei mai immaginato potesse uscire
nei cinema e persino all’estero. Il secondo è stato già prenotato in anticipo e uscirà in sala in America, Inghilterra e altri paesi”. La trama non è forse originale ma un pretesto, fra thriller e paranormale, tra follia e possessioni, inganni e omicidi gratuiti. Per Meredith Langston (Shelley Ward) il sogno di diventare mamma forse sta per avverarsi, o almeno così sembra quando la donna riesce ad adottare due orfane adolescenti, Anna (Luna Belan) ed Emilie (Julie Venturelli). Però le due neo-sorelle non riescono o
non vogliono adattarsi al loro nuovo ambiente – una villa isolata in mezzo a un parco – e fanno misteriosi giochi segreti che solo loro possono capire. Infatti, l’arrivo nella nuova casa coincide con un evento inspiegabile che cambia drammaticamente il comportamento delle due ragazze. Molto preoccupata, Meredith chiede aiuto a S.O.S. Adoption, un programma della televisione locale che segue i ragazzi durante il periodo di adattamento nelle famiglie adottive. Convinti di avere tra le mani uno scoop, una giornalista e il suo cameraman
decidono di incontrare le due adolescenti per fare un’inchiesta. I due reporter però – rimasti soli nella villa con una baby-sitter e le due ragazze - non sanno che davanti a loro sta per aprirsi una dimensione totalmente nuova e inaspettata… anzi mortale. Ovviamente non si tratta di un capolavoro, ma il fatto sorprendente è che un adolescente sia riuscito a girare un film della durata standard da vero professionista, infatti colpiscono più le immagini, la messa in scena, le inquadrature e il montaggio, anche perché la trama è complicata e
mescola ingredienti da diversi generi, dai camici insanguinati ai pupazzi-clown, dagli spiriti maligni a psicopatici demoniaci. Inoltre, dato che Ambrosioni non ama lo splatter, omicidi e morti ammazzati sono spesso fuori campo e il sangue non scorre a fiumi come si potrebbe pensare. “Amo il cinema horror americano e ho preso a modello “The Conjuring” e “Sinister” – afferma -, ma mi piace anche horror italiano o lo spagnolo tipo “Rec”. Mio padre si è improvvisato produttore e ha smesso di lavorare per seguire me, i miei genitori credono moltissimo in me. Gli attori e le
attrici sono amici e/o professionisti che hanno lavorato gratis. Sono partito senza un’idea precisa e abbiamo usato il nostro tempo libero, soprattutto nel weekend, per dedicarci a questo progetto, poi nel montaggio ho visto dettagli e particolari da correggere e mi sono impegnato per ottenere un prodotto fatto molto bene”. Forse, è proprio la sceneggiatura il punto debole perché un po’ confusa, mentre riferimenti e particolari sono davvero troppi e rischiano di annullare l’effetto paura perché prevedibili o già
visti. Però bisogna dire che il precoce autore non ama solo l’horror. “Cinema horror francese non ho visto granché – confessa – visto che dal 2000 in poi privilegia il racconto estremo e a me non piace l’eccesso. Amo anche il cinema drammatico, tra cui ‘Un sapore di ruggine e ossa’ (di Jacques Audiard, 2012 ndr.), tant’è che ho scritto una sceneggiatura e un corto fuori genere. E prima non avevo nemmeno idea che esistessero i cortometraggi. Comunque è sempre difficile fare del cinema, ma se uno ha la passione ci riesce a farlo a qualsiasi età”.
Prima di “Hostile”, Nathan aveva cominciato a esplorare il mondo dell’industria cinematografica realizzando il suo primissimo lungometraggio sperimentale: “The Rush in Tape”, proiettato in molti cinema della regione (è nato e cresciuto a Grasse, sulla Costa Azzurra) che fa rabbrividire un pubblico numeroso ed entusiasta. Proprio per questo inaspettato successo, Nathan si dedica ai suoi due veri film: “Hostile”, appunto, e “Therapy”, attualmente in post produzione. Nel 2015, comunque, realizza alcuni corti tra i quali “Miss You” (Fantafestival di Roma, Paris Short Film Festival),
“The Lake” (Montréal Horror Fest) e “With You” (Miglior fotografia al 48 HFP). Oltre la sceneggiatura e la regia, Ambrosioni cura anche il montaggio, la postproduzione e segue da vicino la realizzazione delle colonne sonore. Nel cast Magali Gouyon (Jessica Flamisky), Julien Croquet (Daniel Flamisky), Anatolia Allieis (Chloé S.O.S. Adoption), Morgan Hec (Chris S.O.S. Adoption), Danielle Di Sandro (Isabelle Hurten), Lucile Donier (Lucie Hurten), Malow Garcia (Nolan Hurten), Sarah Robert (Katie, Baby-sitter), Didier Beaumont (Dr. Philippe Hitman), Paul Brasselet (infermiere), Vanessa Azzopardi
(automobilista), Richard Carré (Jefferson), Elona Hec (ragazza con bambola) e un cameo di Nathan Ambrosioni (Jake, il fantasma con le occhiaie). “Hostile”, dopo l’uscita evento, sarà possibile vederlo prenotandosi tramite la piattaforma www.MovieDay.it collegata con 20 sale in tutta Italia, per una volta raggiunto un quorum (minimo 30 spettatori) verrà confermata la proiezione. José de Arcangelo
(2 ½ stelle) Nelle sale italiane in evento speciale dal 31 ottobre al 2 novembre distribuito da Cineama – Candlelight Pictures e successivamente in programmazione tramite www.MovieDay.it

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