giovedì 3 novembre 2016

Da Alice nella Città alle sale,"Kubo e la spada magica", nuovo lungometraggio d'animazione dello studio Laika, firmato Travis Knight

Dopo l’anteprima ad Alice nella Città, il festival autonomo e parallelo nell’ambito della Festa del Cinema di Roma, approda nei cinema “Kubo e la spada magica” (Kubo and the Two Strings), il nuovo lungometraggio dello studio d’animazione Laika, candidato all’Oscar per “Coraline”. Un cartoon in stop motion che trae ispirazione dalla tradizione giapponese, quella degli origami e dei samurai.
Un’opera destinata più ad un pubblico di adolescenti – anche se l’azione, forse, non è quella che loro prediligono - e adulti che ai più piccini. Un lavoro ambizioso, suggestivo soprattutto visivamente e, forse, un po’ meno, infatti, in quanto a spettacolarità dell’azione. Un’avventura epica all’insegna del meraviglioso che, nella versione originale, si affida ad un cast di voci da premi e candidati all’Oscar, da Charlize Theron (Scimmia) a Matthew McConaughey (Scarabeo), dalla attivissima Rooney Mara (nella selezione ufficiale della Festa del Cinema era in
ben tre film, che dà voce alle Sorelle) a Ralph Fiennes (Moon King), da Cary-Hiroyuki Tagawa (Hayi) a George Takei (Hosato) e Brenda Vaccaro (Kameyo). Scritto da Marc Haimes e Chris Butler e diretto da Travis Knight (nomination come produttore per “Boxtrolls - Le scatole magiche”), la favola è però originale e ambientata sulle coste rocciose di un immaginario e antico Giappone, racconta di Kubo, un giovanotto che vive sull’alta scogliera a
picco sul mare: è un ragazzo di strada, intelligente e gentile cantastorie, che si guadagna da vivere conquistando gli abitanti del villaggio di pescatori col suo magico dono di dar vita a fantastiche storie facendole saltar fuori dagli origami animati. E, quando si fa sera, Kubo si prende cura dell’ormai evanescente ma sempre regale mamma, mentre lei è vittima di momenti di trance che sembrano provocati dal sorgere e tramontare della luna.
Però la sua tranquilla esistenza crolla quando, accidentalmente, Kubo evoca uno spirito del proprio passato che, dal cielo, si abbatte sulla Terra per compiere un’antica vendetta. Costretto alla fuga, il giovane si unisce alla feroce e razionale Scimmia e al donchisciottesco insetto-samurai Scarabeo per risolvere il mistero della morte del padre, il più grande guerriero samurai di tutti i tempi, e ritrovare gli ambiti oggetti abbandonati a lui appartenuti: l’Armatura Impenetrabile, la Spada Indistruttibile e l’Elmo Invulnerabile.
Tra leggenda e magia, esistenza e destino, segreti e tradimenti, una favola che coniuga riferimenti orientali e occidentali, affronta temi come i rapporti padre-figlio e l’elaborazione del lutto, mantenendo un’iconografia nipponica e un livello al di sopra della media. Le musiche sono firmate dall’italiano Dario Marianelli, premio Oscar per “Espiazione”. José de Arcangelo
(3 stelle su 5) Nelle sale italiane dal 3 novembre distribuito da Universal International Pictures Italy

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