venerdì 28 aprile 2017

Un'occasione mancata per "The Circle", dal romanzo bestseller al grande schermo

Ancora un film di fantascienza, ma non troppo. Basato sul romanzo bestseller “Il Cerchio” di Dave Eggers (Mondadori Oscar Absolute), “The Circle” di James Ponsoldt, e dai due adattati per il grande schermo,
affronta un tema ormai d’attualità come i rischi di un controllo, anzi, dell’osservazione 24 ore su 24, dei cittadini tramite la ‘rete’. Ovvero l’idea non troppo lontana dalle realtà di racchiudere tutto in un solo account: una sola password, un solo sistema di pagamento, per documenti, per carte di credito ecc., un solo pulsante per tutto il resto della tua vita. Però bisogna farlo attraverso la tua vera identità, quindi sul web sanno chi sei, cosa hai e cosa fai.
Da qui lo spunto di libro e film, sorta di thriller psicologico ambientato in un futuro che è già qui: Mae (Emma Watson), spinta dall’amica Annie, viene assunta inaspettatamente da “The Circle”, la prima azienda di tecnologia e social media del mondo, in cui lavorano centinaia di giovani. Convinta che le sia capitata l’occasione più grande della sua vita, riesce pian piano a far carriera, anzi viene addirittura incoraggiata dal Fondatore della società, Eamon Bailey (un Tom Hanks sottotono, quasi spaesato) a rinunciare totalmente
alla propria privacy e a vivere la sua vita in un regime di trasparenza assoluta. Ma niente è come appare e nessuno è veramente al sicuro quando ‘tutti’ hanno la possibilità di ‘guardare’ la tua esistenza. Nonostante siano passati solo tre anni dalla prima pubblicazione del libro, la realtà si è avvicinata forse troppo alla tesi di Eggers, e il film sebbene esasperi la situazione – ma in modo superficiale nel contenuto e convenzionale nella forma -, rivelazioni e documentari, già hanno confermato che, comunque, siamo ormai tutti sotto controllo a livello globale. Certo, ancora non siamo osservati continuamente da telecamere che
ci seguono persino in camera da letto e oltre, ma basta una distrazione, dimenticare (o azionarla per caso) di spegnere la telecamera del pc, tablet, cellulari e via dicendo e la nostra immagine e le nostre azioni finiranno catapultate in rete. Peccato perché “The Circle” poteva essere un bel prodotto di fantascienza esistenziale, invece si lascia vedere come tanti altri film del genere, nemmeno al livello degli ottimi serial televisivi degli ultimi anni. Il cast comunque era degno di miglior fine: John Boyega (Ty), il Finn di “Star Wars: Episodio VII - Il
Risveglio della Forza” e dell’imminente “Episodio VIII - L’Ultimo Jedi”; Karen Gillan (Annie), la ‘Nebula’ di “Guardiani della Galassia, Vol. 2”; Ellar Coltrane (Mercer), che aveva esordito in “Boyhood” di Richard Linklater; Patton Oswalt (Tom Stenton), da “La vita segreta di Walter Mitty” a “Young Adult”; Glenne Headly (Bonnie, la madre), da “Dick Tracy” a “L’ombra del testimone; e il rimpianto Bill Baxton (Vinnie, il padre paraplegico), scomparso lo scorso febbraio, al suo ultimo ruolo cinematografico. José de Arcangelo
(2 stelle su 5) Nelle sale italiane dal 27 aprile distribuito da Adler Entertainment

Nessun commento: