giovedì 24 agosto 2017

Gradevole spettacolo mozzafiato a Marsiglia con inseguimenti a tutto gas e anche a piedi in "Overdrive" con Scott Eastwood

Action thriller sulla scia di “Fast&Furious” (non a caso i due sceneggiatori-produttori hanno lavorato alla saga), ma meno ambizioso, ambientato nel sud della Francia, anzi principalmente a Marsiglia, “Overdrive” di Antonio Negret (“Snitch – L’infiltrato”) – scritto da Michael Brandt e Derek Haas - segue le spericolate
imprese dei fratelli Foster, ladri professionisti di automobili d’epoca, incappati negli intrighi della mafia locale, anzi internazionale. Andrew (Scott Eastwood) e suo fratellastro Garrett (Freddie Thorp), finiscono per sbaglio nella trappola del noto boss Jacomo Morier (Simon Abkarian). Unica via d’uscita per gli sfortunati e romantici ladruncoli è accettare il rischioso ‘incarico’ che il mafioso assegna loro: rubare la preziosissima Ferrari 250GT del
1962 dalla collezione di Max Klemp (Clemens Schick), collezionista e noto industrial-criminale tedesco insediatosi in Costa Azzurra. Giunti a destinazione, gli uomini di Klemp non sono i soli da cui i Foster devono guardarsi le spalle: lo spietato ‘datore di lavoro’ rapisce la fidanzata di Andrew, Stephanie (Ana de Armas), anche lei parte della
‘squadra’. Per i due fratelli, pronti a tutto per salvare la pelle, inizia una corsa contro il tempo tra incredibili acrobazie su quattro ruote e sfrenati inseguimenti al cardiopalma, (anche a piedi per le strade di Marsiglia). Colpo di scena nella sequenza finale (dopo altri ‘minori’) non del tutto prevedibile, anche se qualche indizio viene lasciato sfuggire lungo il percorso del film. Efficace spettacolo – per chi ama il genere e non gli eccessi di effetti speciali - su misura per il lancio da protagonista del figlio di Clint (la
somiglianza è a tratti incredibile), Scott, che il regista sottolinea con primissimi piani degli ‘occhi di ghiaccio’ come faceva Leone per papà Eastwood. Erano insieme in “Di nuovo in gioco” (2012), ma Clint lo aveva diretto in un piccoli ruoli in “Flag of Our Fathers”, “Gran Torino” e “Invictus”. Epilogo, ovviamente, a Parigi con le due coppie di innamorati.
E anche la coppia Eastwood (anche lui in “Fast&Furious 8” in ruolo secondario) con l’altra giovane star in ascesa Thorp, funziona facendone del film quasi un Buddy Buddy dell’azione, in una Marsiglia tutta da (ri) scoprire (grazie al direttore della fotografia Laurent Barès). Meno incisive le due presenze femminili, oltre la de Armas, Gaia Weiss (Devin), mentre sono efficaci le prestazioni dei cattivi di turno Abkarian, Abraham Belaga (Laurent Morier) e Schick. Non ultima ‘la sfilata’ di Bugatti, Ferrari – inclusa quella pilotata dal campionissimo Juan Manuel Fangio -, Porsche e via dicendo, doc e tutte d’epoca. José de Arcangelo
(2 ½ stelle) Nelle sale dal 23 agosto distribuito da Koch Media

Nessun commento: