giovedì 22 febbraio 2018

La vera storia de "La vedova Winchester" diretta dai fratelli australiani Spierig non è un horror ma una ghost story con la grande Helen Mirren

Come ha affermato a Roma la protagonista Helen Mirren, “La vedova Winchester” dei fratelli australiani Spierig, Michael e Peter (anche autore delle musiche), non è un horror ma una suggestiva ghost story, non solo perché ispirato alla storia vera di Sarah Winchester, ereditiera
dell’industria delle armi Winchester, ma anche perché si riffà alle atmosfere di Henry James e alla tradizione anglosassone del soprannaturale. Infatti, è una storia di mistero, tra leggenda e realtà che non fa paura e – dati il pensiero della donna e i recenti fatti di massacri e attacchi un po’ ovunque -, forse involontariamente, spinge alla riflessione sul mercato e sull’uso delle armi.
Vera la storia e vera la monumentale casa dei misteri che ancora oggi si può visitare, perché inserita nei tour turistici, e che possiede centinaia (circa 500 dicono) di stanze e ha resistito al terremoto di San Francisco. Sceneggiato da Tom Vaughan e dagli stessi registi, “Winchester” (titolo originale) racconta la storia di Mrs. Winchester che, convinta di essere perseguitata dalle anime delle persone uccise dai fucili a ripetizione dell’azienda di famiglia, dopo la morte improvvisa di suo marito e della figlia, dedica la sua esistenza alla costruzione dell’enorme magione a San José (California), dove si è trasferita, progettata e realizzata per tenere buoni gli spiriti vendicativi.
Ma, quando lo scettico psichiatra Eric Price (Jason Clarke, anche lui australiano come il resto del cast) viene mandato dai soci di minoranza dell’azienda nell’enorme tenuta per valutare il suo stato mentale, scopre che la sua ossessione non è proprio frutto della follia… Inoltre, Sarah, ospita nella casa che ha continuato a costruire fino alla sua morte nel 1922, la nipote Marion Marriott (Sarah Snook) e il figlio Henry (Finn Scicluna-O’Prey) affetto da una strana forma di sonnambulismo (come il ragazzino di “Slumber”).
Peccato che la buona fattura e la sempre grande Helen Mirren non vengano sostenute dalla necessaria suspense e dalle emozioni che dovrebbero scaturire da una storia inquietante come questa. Comunque lo spettacolo non manca. Nel cast Emm Wiseman (Nancy), Tyler Coppin (Arthur Gates), Michael Carman (Frank), Angus Sampson (John Hansen), Alice Chaston (Clara) e Bruce Spence (Augustine). La fotografia è di Ben Nott e il montaggio di Matt Villa. Gli interni della casa sono stati minuziosamente ricostruiti negli studi australiani. José de Arcangelo
(2 ½ stelle su 5) Nelle sale italiane dal 22 febbraio distribuito da Eagle Pictures

Nessun commento: