mercoledì 28 febbraio 2018

"Un figlio a tutti costi", opera prima 'indipendente' in commedia dell'attore, sceneggiatore e regista Fabio Gravina, con Roberta Garzia

“Un figlio a tutti i costi” è l’opera prima in commedia dell’attore Fabio Gravina, prodotta da 35mm. La pellicola, di produzione indipendente, girata tra maggio e giugno 2017 tra Lariano e Roma, trae spunto da una commedia teatrale rappresentata nel 2012 e nasce dal suo successo al Teatro Prati con più di 5000 spettatori in due mesi di repliche. Quindi, si tratta di un adattamento tradizionale d’ambiente romanesco che sfrutta equivoci, stereotipi e luoghi comuni, tipici dello spettacolo popolare e che probabilmente non deluderà gli appassionati del genere.
Quindi, “Un figlio a tutti i costi” la si può definire una commedia d’autore dato che è stata scritta, diretta e interpretata dallo stesso Gravina, che affronta con ironia un tema molto serio, come quello della difficoltà di due coniugi ultraquarantenni ad avere figli a fronte del loro forte desiderio di diventare genitori. “Questa commedia – spiega Gravina – attraversa i sentimenti di chi deve fare i conti con i ritmi e le convenzioni della società attuale. Prima bisogna trovare la propria anima gemella, poi una posizione lavorativa, e alla fine, il momento giusto per un figlio arriva tardi. L’amore può
fare molto ma non tutto; e non è facile trattare un argomento così personale e delicato. La sfida nel raccontare questa storia è stata puntare sulla comicità, senza cedere mai alla volgarità”. Infatti, la situazione in cui vengono a trovarsi Orazio (Fabio Gravina) e Anna (Roberta Garzia) è, come si dice, di stretta attualità, dato che la coppia negli ultimi decenni può cominciare a costruire una famiglia soltanto in un’età in cui concepire un figlio comincia a risultare problematico. Per inseguire questo sogno, i protagonisti si troveranno, come accade nella vita di tutti i giorni, a seguire strade diverse, a volte anche poco ortodosse, sino a ricorrere a metodi ‘alternativi’ collegati a credenze popolari e superstizioni, dalla ‘sedia della fertilità’ all’inseminazione artificiale e al ‘donatore’ a pagamento.
Moglie e marito si imbatteranno così in bizzarri personaggi, dal commissario implacabile (Ivano Marescotti) alla stalker (Paola Riolo), paziente dell’amico psicanalista (Stefano Masciarelli); c’è anche la partecipazione straordinaria di Maurizio Mattioli nel ruolo di medico ‘terapeuta’ e ‘l’inseminatore professionista’ Beppe Convertini. Quando Anna decide di rivolgersi ad un sedicente professionista del settore, nonostante il secco rifiuto di Orazio, il destino riserva ad entrambi una gradevole sorpresa. Affiancano Gravina, tanti attori noti come il redivivo Gianni Ciardo, Angelo Di Gennaro, Emanuela Tittocchia, Gino Cogliandro ‘Nduccio. La colonna sonora è di Gigi D’Alessio a cui è riservata la canzone dei titoli. José de Arcangelo
(1 ½ stelle su 5) Nelle sale italiane dal 1° marzo distribuito da 35mm & Easy Cinema IL REGISTA Fabio Gravina nasce a Roma il 24 settembre 1965. Attore, regista e autore. Nel 1995 inizia a mettere in scena testi di grandi autori della tradizione napoletana: De Filippo, Scarpetta, Curcio, Samy Fayad. Nel 1996 fonda la Compagnia Teatrale Umoristica Quartaparete e, dopo aver
diretto artisticamente alcuni teatri della capitale, nel 1998 apre il Teatro Prati nel cuore dell'omonimo quartiere. In soli cinque anni di attività lo porta a 25.000 presenze annue, rendendolo il terzo teatro in Italia nell'ordine dei 200 posti. Dal 1998 al 2012 Gravina mette in scena oltre sessanta commedie. Dall'ottobre del 2012 decide di cambiare il repertorio teatrale e inizia a mettere in scena commedie di cui è autore e testi del teatro classico italiano. I suoi scritti sono sempre alla ricerca del miglior equilibrio tra comicità esilarante e riflessione a volte amara sulla vita; tra feroce osservazione della realtà contemporanea e narrazione delicata e rispettosa dei sentimenti umani.
Il nuovo capitolo della sua vita artistica è il cinema. Un vecchio amore nato come in “Nuovo Cinema Paradiso”, quando poco più che bambino spesso correva al cinema e, divenuto amico di un proiezionista, imparava a proiettare i film, perdendosi nel fascino del grande schermo. Oltre ad essere sceneggiatore regista e attore del film “Un figlio a tutti i costi”, Fabio Gravina ha partecipato, come attore, al film “La macchinazione” di David Grieco con Massimo Ranieri ed a “Made in China napoletano” di Simone Schettino. Per quanto riguarda la televisione, l'atto unico di e con Gravina “Anime in pena” è stato prodotto da Rai Cultura, girato con la regia televisiva di Guendalina Biuso, e andato in onda su Rai1 il 30 luglio 2010, successivamente replicato su Rai4 e poi ancora su Rai1.

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