venerdì 23 marzo 2018

Un piccolo grande gioiello del cinema indie "Un sogno chiamato Florida" di Sean Baker

Dal regista indipendente di “Tangerine”, Sean Baker, arriva un altro piccolo gioiello: “Un sogno chiamato Florida” (The Florida Project), scritto
Chris Bergoch e con un unico attore noto come Wilhem Dafoe. Infatti, i protagonisti sono bambini e la vita quotidiana viene offerta dal loro punto di vista ancora pieno di magia. Presentato in anteprima al Torino Film Festival e nomination a un premio Oscar per il Miglior attore non protagonista (Dafoe), il film ha vinto in giro per il mondo 59 premi e ha avuto altre 108 candidature.
Perché la Florida è quella della periferia, quella dei popolari motel tanto colorati quanto squallidi, a pochi chilometri della città dei sogni ovvero Disneyland. Moonie (la piccola grande rivelazione Brooklynn Prince), Scooty (Christopher Rivera) e Jancey (Valeria Cotto) abitano in una zona degradata tanto vicina a Disneyland quanto lontana dal suo gioioso e spensierato benessere. Ma i tre ragazzini hanno circa sei anni, e riescono a trasformare una realtà fatta di fast food, trash televisivo e quotidiana miseria in un’avventura alla ‘Tom Sawyer’ e ‘Huckleberry Finn’. Le tre simpatiche canaglie vivono in quei terribili motel ma i genitori (anzi, le mamme,
perché i padri sono pressoché assenti) non hanno un lavoro stabile, campano alla giornata, bevono, fumano, seducono. Però qualcuna cerca di tener lontani dai pericoli i bambini, mentre Bobby (Dafoe), il portiere-supervisore del Magic Castel Hotel dove abitano Moonie e Scooty, è un tipo semplice che non ha dimenticato l'umana decenza anche se deve continuamente fare la voce grossa con madri e figli per arginare i loro guai e disagi.
Se la vita è un mix di dramma e commedia, “Un sogno chiamato Florida” ne è la prova, perché – forse – bisogna continuare a vederla (e viverla) come si fa durante l’infanzia cercando di affrontarla con gli occhi della fantasia e viverla come una (tragi) commedia. Ovvero col sorriso tra le labbra. E, a tratti, ricorda il grande maestro François Truffaut.
Nel cast anche Bria Vinaite (Halley), Rosa Medina Perez (Bertha), Josie Olivo (nonna Stacy), Aiden Malik (Dicky), Patti Wiley (Amber), Jasineia Ramos (Luci). La fotografia è firmata da Alexis Zabé, le musiche da Lorne Balfe, mentre il montaggio dallo stesso Sean Baker (anche coproduttore). José de Arcangelo
(4 stelle su 5) Nelle sale italiane dal 22 marzo 2018 distribuito da Cinema

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