sabato 2 giugno 2018

Arriva il sequel di un horror di grande successo di pubblico e critica, "The Strangers - Prey at Night", stavolta diretto da Johannes Roberts

Sequel dieci anni dopo, di un successo horror omonimo apprezzato da pubblico e critica, “The Strangers - Prey at Night”, è stato scritto
dall’autore del precedente, Ryan Bertino con Ben Ketai, e diretto abilmente da Johannes Roberts. Una tipica famigliola americana si reca per un breve periodo di vacanza in un residence dei parenti, ma ci sono dei conflitti latenti al suo interno. Il trasferimento è dovuto al comportamento poco pacifico della figlia adolescente Kinsey (Bailee Madison), ribelle senza causa, che si è fatta cacciare da scuola. I genitori Mike (Martin Henderson) e Cindy (Christina Hendricks) sperano che un cambiamento di luogo e una nuova scuola
possano giovare, ma Kinsey, ovviamente, non è d'accordo, pensa che sia solo un modo per allontanarla. Poco favorevole è anche il fratello maggiore Luke (Lewis Pullman, figlio dell’attore Bill), costretto anche lui a un cambiamento di posto e amici che non avrebbe desiderato. Arrivati a destinazione però trovano una terribile sorpresa… ci sono dei misteriosi e spietati personaggi mascherati che vogliono assolutamente farli fuori. “The strangers” fa parte di un filone horror, l’home invasion, che da oltre sessant’anni ha attirato registi di ogni provenienza – ma soprattutto hollywoodiani – ad affrontare un’orribile realtà, quella dei gruppi o sette che irrompono all’improvviso - mascherate o meno - in famiglia con
l’intenzione di uccidere solo per divertimento. Tra questi terribili fatti di cronaca nera, il più tragicamente celebre è accaduto proprio cinquant’anni fa a Hollywood, nella villa di Cielo Drive di Roman Polanski (lui si trovava altrove per lavoro), in cui vennero uccisi brutalmente la moglie attrice Sharon Tate e i loro amici, ad opera della ‘setta’ dello spietato Charles Manson.
Infatti, rispettando e aggiornando stereotipi e luoghi comuni del genere (e della realtà quotidiana), Roberts riesce a comunicare allo spettatore inquietudine e tensione, suspense e brivido, attraverso la vicenda di due adolescenti alle prese con il ‘male assoluto’ e una tragica esperienza che costringerà loro a diventare adulti. Quindi una sorta di romanzo di formazione in chiave horror che, diversamente di tanti altri simili, offre una serie di sottotesti. Un argomento poi che è stato affrontato in chiave drammatica da tanti autori, da “A sangue fredda” di Richard Brooks (1967), dal libro di Truman Capote, a “ Funny Games” di Michael Hanecke (1997), che diresse anche il remake hollywoodiano nel 2007. José de Arcangelo
(3 stelle su 5) Nelle sale dal 31 maggio distribuito da Notorious

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