giovedì 31 maggio 2018

Un nuovo riuscito ritratto contemporaneo per Denzel Washington, candidato all'Oscar, in "End of Justice - Nessuno è innocente" di Dan Gilroy

Un nuovo ritratto su misura per Denzel Washington (nomination all’Oscar e al Golden Globe proprio per questo ruolo ), e ispirato alla realtà: “End of Justice - Nessuno è innocente” – non a caso il titolo originale recita “Roman J. Israel, Esq.” -, sceneggiato e diretto da Dan Gilroy, che aveva
esordito nella regia con “Lo sciacallo - Nightcrawler”. Un dramma di impegno civile che, come da titolo italiano, parla di giustizia, in particolare dell’instancabile consulente per la difesa di uno studio legale, peccato lo faccia in modo tradizionale. Racconta, appunto, di Roman J. Israel, un avvocato di Los Angeles che lavora in uno studio e si occupa di clienti, appartenenti a classi sociali meno abbienti, spesso impossibilitati ad avere una difesa degna di questo nome. Roman, anche per il suo carattere che lo spinge a non trattenersi dinanzi a palesi ingiustizie, è stato sempre tenuto dal suo capo William Jackson nelle retrovie a preparare la documentazione dei casi.
Un giorno però William viene ricoverato in ospedale per un ictus senza speranza di recupero, allora tocca a Roman presentarsi in tribunale e già alla prima causa iniziano i problemi. Le cose si complicano quando lo studio viene chiuso e chi si deve occupare dell'operazione, George Pierce (Colin Farrell) comprende le sue doti e ne vuole acquisire le competenze mettendole però a servizio del puro e semplice guadagno. Roman cerca di barcamenarsi fino a quando un giorno si fa tentare da un'azione illegale.
Però la narrazione non è all’altezza del protagonista Washington – ennesima prova del trasformismo dell’attore – né dell’argomento, visto che ricostruisce attraverso flash-back l’episodio chiave nella carriera dell’avvocato, e del resto in modo del tutto ingiustificato dal suo temperamento. Quindi, ci troviamo davanti ad un convenzionale dramma legale – inclusa una marginale relazione amorosa - che poggia quasi tutto proprio sul sempre bravo interprete e si trascina verso un finale prevedibile. Nel cast anche Carmen Ejogo (Maya Alston), Amanda Warren (Lynn Jackson), Hugo Armstrong (Fritz Molinar), Sam Gilroy (Connor Novick), Tony Plana (Jessie Salinas), DeRon Horton (Derrell Ellerbee). José de Arcangelo
(2 ½ stelle su 5) Nelle sale italiane dal 31 maggio distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia

Nessun commento: