giovedì 17 gennaio 2019

Al cinema la 'nuova' commedia di Volfango De Biasi con Giampaolo Morelli "L'agenzia dei bugiardi", ispirata a un film francese

La ‘nuova’ commedia di Volfango De Biasi è il rifacimento italiano del film francese “Alibi.com” (2017), scritto e diretto da Philippe Lacheau,
sceneggiato con Julien Arruti e Pierre Dudan: “L’agenzia dei bugiardi”. Quindi si tratta della solita commedia (corale) degli equivoci (il riferimento non dichiarato sono quelle teatrali scritte di un secolo fa di Georges Feydeau) e quella contemporanea d’oltralpe, più quella americana di ultima generazione che quella italiana.
Sceneggiata dal regista e Fabio Bonifacci “L’agenzia dei bugiardi”, nonostante entrambi dichiarano di aver cambiato un 70 per cento dei dialoghi, aggiunta la storia d’amore e il finale, è una sorta di copia in carta carbone dell’originale (era una commedia adolescenziale sulla scia di quella dei Farrelli), però meno volgare e, apparentemente, più adulta. Ma purtroppo spesso si sorride anziché ridere. L’unica costante di De Biasi è quel certo avvicinamento ai cartoni animati, con cui aveva ottenuto migliori risultati precedentemente nelle commedie con Lillo e Greg (da “Un Natale stupefacente” a “Natale a Londra – Dio salvi la regina”.
Il seducente Fred (Giampaolo Morelli) guida un’agenzia che fornisce alibi ai propri clienti (soprattutto a mariti infedeli) il cui moto è “Meglio una bella bugia che una brutta verità”. Lo assecondano l’esperto di nuove tecnologie Diego (Herbert Ballerina, ‘spalla’ di Maccio Capatonda) e l’apprendista narcolettico Paolo (Ruffini). Ma Fred, dongiovanni incallito, si innamora di Clio (Alessandra Mastronardi), paladina della sincerità ad ogni costo, e scoprirà con sorpresa si tratta della figlia del suo cliente Alberto (Massimo Ghini). L’uomo si è rivolto all’agenzia per nascondere alla moglie Irene (Carla Signoris) una scappatella con la sua giovane amante Cinzia (Diana Del Bufalo), aspirante cantante rap.
Naturalmente, per un disguido, si ritroveranno tutti in vacanza insieme e la situazione provocherà una serie di equivoci a catena. Quindi una commedia degli equivoci uguale a tante altre ma diversa nell’ambientazione (da Roma alla consueta Puglia) che si ispira ad una commediola già in partenza per niente originale. Il solo motivo di interesse: era stata un successo in Francia. Nel cast anche Paolo Calabresi (Maurizio, l’amico di famiglia, direttore di banca), Antonello Fassari (Il Monsignore sfegatato tifoso della Roma) e in ruoli cameo Nicolas Vaporidis (Rodolfo), Piero Pelù (se stesso) e il regista. José de Arcangelo
(2 stelle su 5) Nelle sale italiane dal 17 gennaio distribuito da Medusa in 400 copie

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