venerdì 10 febbraio 2012

"La verità nascosta" dell'amore nel thriller firmato dal colombiano Andi Baiz

In bilico tra le atmosfere del maestro Alfred Hitchcock e il nuovo thriller-horror di marchio spagnolo, l’opera seconda del colombiano Andi Baiz - autore del candidato all’Oscar proposto dalla Colombia nel 2008 “Satanàs” – il film comincia come un classico mélo, fra romanticismo e passione, poi pian piano scivola nel giallo aprendo la strada al thriller dei sentimenti a tinte forti,
fra psicologia (femminile) e oscuri segreti (anche di un inquietante passato storico), gelosia e sospetto, intrighi e ‘verità nascoste’ (visto che il titolo italiano è quasi omonimo di quello di Robert Zemeckis con la coppia Harrison Ford-Michelle Pfeiffer). Non per niente si tratta della prima coproduzione ispano-colombiana, con il non indifferente sostegno di Fox International e distribuita da noi dalla specializzata Moviemax.
E, come ogni storia che affronti gli ambigui meandri dell’amore, ne esplora percorsi, sfaccettature e limiti, fedeltà e tradimento. Adrian (l’attore spagnolo Quim Gutiérrez del premiato “Azul oscuro, casi negro”), fascinoso direttore d’orchestra, prende al volo l’occasione di dirigere l’Orchestra Filarmonica di Bogotà. La sua compagna Bélen (la connazionale Clara Lago, da “El club de los suicidas” a “Primos”), disegnatrice di scarpe, spaventata dall’idea di stare lontana da lui per oltre un anno, decide di seguirlo oltreoceano. Una volta in Sudamerica, la giovane e innamorata coppia affitta una splendida villa costruita fuori città da un architetto italiano, però dato che Adrian diventa ben presto centro di attrazione per il pubblico femminile, incluse le orchestrali, la donna comincia a dubitare della sua fedeltà e decide di metterlo alla prova sparendo (apparentemente) nel nulla.
Addolorato e tormentato, Adrian trova conforto prima nella sua musica subito dopo tra le braccia della bellissima barista di un locale, Fabiana (la sensuale attrice colombiana Martina Garcia, vista in “Biutiful”) che finisce per trasferirsi con lui nella enigmatica villa. E, mentre la passione aumenta, affiorano domande
e sospetti – anche da parte dell’ispettore della polizia locale - sulla misteriosa scomparsa di Belén…
Se l’inizio, soprattutto in quanto a trama e dialoghi, è abbastanza convenzionale, quando la componente thriller prende il sopravento, il film coinvolge lo spettatore tra suspense e colpi di scena, claustrofobia e vendetta. Peccato i flash-back chiarificatori che, ricostruendo quello che non avevamo visto, rischiano di smorzare la tensione accumulata fino a quel momento. Comunque ci troviamo sempre di fronte ad un film al di sopra della media che riserva una conclusione non tradizionale, ed è tratto da una sceneggiatura dello spagnolo Haten Khraiche Ruiz-Zorrilla di cui l’autore confessa: “aveva un’anima meravigliosa, tuttavia era ancora una bozza. Mi diedi l’obiettivo di riscriverla in un anno e mezzo, cercando di dare più forza ai personaggi e spostando l’ambientazione in Colombia. In questo modo la feci mia integrando anche le mie inquietudini e preoccupazioni”.
Infatti, l’ambientazione sudamericana aggiunge alla storia tanto fascino quanto ambiguità che in un thriller passionale diventano un pregio in più.
Nel cast anche la colombiana Marcela Mar e la rediviva Alexandra Stewart, attrice canadese radicata in Francia e una delle protagoniste della ‘nouvelle vague”. Infatti ha lavorato soprattutto con François Truffaut e Jean-Luc Godard, ma anche in Italia e in giro per il mondo.
Le musiche (“Qualcosa di classico e hitchcockiano!”) sono firmate dall’argentino Federico Jusid, autore delle colonne sonore di più di 20 lungometraggi, tra cui quella del premio Oscar al miglior film straniero “Il segreto dei suoi occhi” di Juan José Campanella; mentre la bella fotografia e le inquietanti atmosfere dal catalano Josep M. Civit.

“Esiste nell’animo di ognuno di noi – afferma Baiz – il desiderio malato di possedere la persona che amiamo. Su questa idea di possessione amorosa ho costruito la storia di ‘La verità nascosta’, una trama sinistra che parla di come sia impossibile amare quando ci si scontra con la nostra natura terrena. Il film mostra i rischi che si possono correre nel mettere alla prova l’amore del proprio partner”. Un rischio davvero mortale! Ma per chi? A voi scoprirlo se amate il genere.
José de Arcangelo

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