domenica 12 febbraio 2012

Torna ancora una volta, ma in 3D, "Star Wars - Episodio I: La minaccia fantasma" firmato dal maestro George Lucas

Dopo lo straordinario successo in America della versione 3D de “Il re leone” e prima di quella, attesissima, di “Titanic”, realizzata dallo stesso James Cameron - annunciata per aprile -, non poteva mancare all’appello il primo episodio della trilogia/prequel della celeberrima saga di “Guerre stellari”, creata, sceneggiata, prodotta e diretta da George
Lucas.
Un’operazione che molti considerano inutile, ma che offre comunque l’occasione di vedere (o rivedere) ‘il cinema al cinema’ come accadeva fino a trent’anni fa con le regolari riedizioni. Una bella offerta che è notevolmente calata con la nascita delle televisioni private – cresciute e proliferate grazie ai film - e poi scomparsa definitivamente con la diffusione dell’home video prima e il dvd poi. Allora ogni nuova generazione aveva l’occasione di scoprire i classici – vecchi e recenti - sul grande schermo, nella sala buia. Una proposta non indifferente (a parte il prezzo del biglietto) soprattutto quando si tratta di film spettacolari, kolossal o blockbuster che siano, che andrebbero visti e apprezzati esclusivamente sullo ‘schermo giusto’, come in questo caso.
E se l’effetto stereoscopico aggiunge poco di più alla suggestione e alla monumentalità delle scenografie e degli effetti speciali di cui Lucas è maestro, “La minaccia fantasma” conferma oggi pregi
e difetti dell’originale, realizzato ormai oltre dodici anni fa.
Una pellicola che aveva deluso intere schiere di fan, perché la cura e la ricerca visiva erano e sono primeggiano sulla storia, ovvero c’era meno ‘sostanza’ rispetto agli episodi della precedente trilogia, quella di oltre trent’anni fa. In compenso non mancano azione e avventura, tra battaglie, corse mozzafiato e voli interspaziali, ingredienti a cui di solito il grande pubblico tiene di più. Inoltre per chi ama rivedere i film col senno di poi, offre anche la possibilità di rivedere una Natalie Portman giovanissima, dopo il sorprendente debutto/lancio in “Leon” di Luc Besson, qui assecondata da Liam Neeson e da un Ewan McGregor non ancora maturo professionalmente.
Naturalmente chi non ama la fantascienza né tantomeno la saga infinita di Lucas è 'inutile' vederlo e/o rivederlo. Probabilmente, come dicono i detrattori, si annoierà. Forse.
Infine, trattandosi di
un prequel i protagonisti erano (e sono) i mentori del futuro eroe ancora ragazzino, seppur geniale, Annakin Skywalker (Jake Lloyd), una sorta di messia intergalattico.
Rispolveriamo la trama: le relazioni tra la Federazione dei Mercanti ed il pianeta di Naboo sono sempre più tese. La giovane e inesperta regina del pianeta, Amidala (Portman), decide di inviare come ambasciatori il maestro Jedi Qui-Gon Jinn (Neeson) ed il suo allievo Obi-Wan Kenobi (McGregor), che ormai ha terminato l’addestramento. Ma i negoziati di pace non avranno luogo perché i rappresentanti della Federazione, consigliati dal perfido Darth Maul (Ray Park, poi rivisto in “X-Men”), decidono di eliminare i due Jedi, i quali riescono
a scappare e a rifugiarsi nella città sottomarina dei Gungan condotti da un buffo nativo chiamato Jar-Jar…
Nel cast anche l’attrice scandinava Pernilla August (Shmi Skywalker, madre di Annakin), ora passata dietro la macchina da presa; Ian McDiarmid (senatore Palpatine), il veterano Terence Stamp (cancelliere Valorum), Sofia Coppola (Saché), l’allora sconosciuta Keira Knightley (Sabé), Hassani Shapi (Eeth Koth), ora attivissimo anche in Italia; e Samuel L. Jackson (Mace Windu).
José de Arcangelo

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