sabato 25 febbraio 2012

Un gradevole e fantastico "Viaggio nell'isola misteriosa" del celeberrimo Jules Verne

Un gradevole prodotto per famiglie, e soprattutto per ragazzi, che non è un vero e proprio sequel perché, dopo il "Viaggio al centro della Terra", i produttori seguono la scia dei romanzi del celeberrimo Jules Verne e, infatti, stavolta si tratta di un "Viaggio nell'Isola misteriosa" (in originale “Journey 2: The Misterious Island”), però il protagonista e la
produzione (Beau Flynn & Tripp Vinson e Charlotte Higgins) sono gli stessi del precedente film. Una rivisitazione, ovviamente, in 3D del mondo dello scrittore francese, maestro dell’avventura fantastica - con lo stesso giovane attore in ascesa - per la gioia dei grandi e dei piccini appassionati di avventure di altri tempi con gli effetti speciali digitali di oggi. E visto l’epilogo, se la nuova pellicola funziona al botteghino come la precedente - e negli States gli incassi delle prime settimane lo confermano -, il prossimo sarà un "Viaggio alla luna" (“Dalla Terra alla Luna”) e in questo modo ci troveremo di fronte ad una nuova vera e propria saga ‘verneiana’.
Oltre ai produttori e al giovane protagonista Josh Hutcherson (rivisto anche in “I ragazzi stanno bene”), sempre nei panni di Sean
Anderson, il cui padre (nel precedente era Brendan Fraser), nel frattempo è scomparso, ora troviamo il nonno esploratore spericolato e un po’ folle, interpretato dal grande Michael Caine, e un nuovo partner - e co-produttore - The Rock ovvero Dwayne Johnson (“Il re scorpione”), nei panni del robusto patrigno. Dirige questa fantastica avventura con sicuro mestiere Brad Peyton, scrittore/regista canadese, fan dichiarato della pellicola precedente, e già autore del lungometraggio “Cani e gatti: la vendetta di Kitty Galore 3D”.
Il diciassettenne Sean riceve una richiesta di soccorso in codice – probabilmente dal nonno Alexander Anderson – da una misteriosa isola che non dovrebbe esistere. E, dato che tra il ragazzo e il patrigno Hank non corre buon sangue, l’uomo non riesce a trattenerlo a casa e decide di accompagnarlo nella sua ricerca per risalire a chi e da dove è stato inviato il messaggio, dando inizio a un viaggio che li porterà nel Pacifico meridionale, in un posto che poche persone hanno visto o sono sopravvissute per parlarne. E’ un luogo meraviglioso, dalla stupefacente vegetazione, con forme di vita tanto strane quanto minacciose (gli animali piccolissimi lì sono mostruosi, insetti inclusi, e quelli enormi sono minuscoli), i vulcani sono montagne tutte d’oro e tanti sono i misteri e i segreti nascosti.

Ai due compagni di viaggio per caso si aggregano Gabato (l’ispano Luis Guzman, da “Carlito’s Way” a “Traffic”), l’unico pilota di elicottero che, con la bella e determinata figlia sedicenne Kailani (Vanessa Hudgens, da Gabrielle in “High School Musical” a “Beastly” e “Sucker Punch”), ha accettato di rischiare (in cambio di soldi) per accompagnarli sul posto. I quartetto riesce ad individuare l’isola – anzi a sfracellarvisi perché l’atollo è ‘protetto’ da una sorta di eterna tempesta – per soccorrere l’unico essere umano vivente, cioè l’amato e ammirato nonno di Sean. Ma non hanno molto tempo per villeggiare perché presto scoprono che l’isola è in procinto di inabissarsi, e devono trovare il modo di scappare nel minor tempo possibile...
Una godibile passatempo – sceneggiata dai cugini Brian & Mark Gunn, da un soggetto scritto con Richard Outten - che, sulle tracce del romanzo “L’isola misteriosa”, appunto, ha come riferimenti
e fa delle citazioni di altri classici della letteratura avventurosa e/o fantastica, tanto che l’isola ha qualcosa in comune con quelle di Robert Stevenson (“L’isola del tesoro”) e di Jonathan Swift (Lilliput de “I viaggi di Gulliver”), e anche personaggi e luoghi, dal capitano Nemo ad Atlantide; dal cinema fantastico all’horror anni Cinquanta/Sessanta. Il tutto visto attraverso il filtro del cinema d’animazione e dei fumetti per sfruttare meglio l’effetto stereoscopico. Riuscitissimi e tenerissimi i mini elefantini, godibile il volo in ‘groppa’ alle api giganti e altre trovate, anche perché la pellicola evita di trascinarci in particolari inutili e tempi morti, tanto che ha una durata standard di un’ora e mezza (94’), fatto attualmente più unico che raro.
Nel cast anche Kristin Davis (Liz Anderson, la madre), la mite Charlotte del successo del piccolo e poi del grande schermo “Sex and the City”; Anna Colwell (Jessica) e Stephen Caudill (poliziotto). Il direttore della fotografia è David Tattersall, già autore delle immagini della seconda trilogia (prequel) di “Star Wars”; le colorite e scintillante
scenografie sono di Bill Boes (da “I Fantastici 4” a “I Puffi”); l’agile montaggio di David Rennie (“Il mistero delle pagine perdute”); i costumi molto ‘casual’ di Denise Wingate (“La rivolta delle ex”) e le musiche di Andrew Lockington, che aveva già firmato la colonna sonora del precedente “Viaggio”.
José de Arcangelo

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