mercoledì 20 giugno 2012
"Chernobyl Diaries - La mutazione", una lunga attesa ma il brivido non arriva
Deludente, nonostante premesse e aspettative, il nuovo ambizioso progetto dell'autore della saga "Paranormal Activity", Oren Peli. Da uno spunto vero e non dimenticato, un
altro horror mockumentary da lui scritto e prodotto, ma diretto dall'esordiente Brad Parker (già collaboratore di Matt Reeves e Steven Spielberg). Ispirandosi all'ormai tragicamente celebre disastro nucleare di Chernobyl, una variazione dell''horror turistico', diventato vero e proprio filone negli ultimi anni (da "Hostel" a "Turistas", appunto).
Peccato però che, dopo un inizio inquietante, cioè prima dell'arrivo nella centrale nucleare abbandonata, sceneggiatori (Peli con Carey & Shane Van Dyke, nipoti del
celebre divo televisivo Dick) e regista ci preparino ad una lunga, estenuante, attesa - con tanto di suspense e tensione - che poi si rivela (quasi) inutile perché ‘il colpo’ – quindi, il brivido - non è nemmeno uno scatto, e non ci permette di vedere neanche un flash del pericolo che incombe(va). E quando lo fa, ormai è troppo tardi per recuperare la paura svanita nei cunicoli della notte chernobyliana.
Approdati a Kiev, sei giovani e avventurosi americani ingaggiano una guida specializzata in "turismo estremo" che, ignorando tutti i segnali di pericolo, li porta a Pripyat cittadina nella quale abitavano i dipendenti della centrale nucleare di Chernobyl, rimasta disabitata dopo il disastro di oltre 25 anni fa. E, dopo una breve sosta di esplorazione, il gruppo, impossibilitato a ripartire, scopre di non essere solo...
Peccato anche per la fotografia di Morten Soborg, fedele collaboratore del regista Nicolas Winding Refn (la saga iniziata con "Pusher"), qui pressoché sprecata perché quasi l’80 per cento della durata del film è composto da immagini notturne, profondamente buie; e che si fa apprezzare solo nelle parti 'documentarie' della centrale e dintorni, ricostruita altrove (tra Belgrado e i dintorni di Budapest) dall’abile scenografo Aleksandar Denic ("Underground" di Emir Kusturica, tra gli altri). Il montaggio è firmato da Stan Salfas, mentre la supervisione degli effetti speciali da Mark Forker (da "Blood Story" a "L'ultimo dominatore dell'aria").
Il fatto più inquietante è fuori dallo schermo: esiste davvero un "turismo estremo" a Pripyat in Ucraina che - con la sua storia e la prossimità al famigerato reattore di Chernobyl - è una delle mete più gettonate, e cliccate su internet. "Bisogna andare in gita organizzata - precisa Peli -, ti portano qui con un mezzo, scendi e passeggi qualche ora. La guida conosce i punti più sicuri e quelli vietati e ha con sé un contatore Geiger per assicurarsi che nessuno si allontani dal percorso organizzato verso zone con alti livelli di radiazioni". Cosa che nel film, ovviamente, accade.
Però esistono anche delle "leggende metropolitane su uomini e donne che si erano rifiutati di abbandonare la città - prosegue l'autore che è stato conquistato dalle foto fatte da una moto che attraversava la cittadina fantasma -, sottoponendosi volontariamente al rischio di altissime radiazioni. Quindi ho cominciato a chiedermi che cosa potrebbe succedere durante un tour 'estremo' a Pripyat". La risposta ha cercato di darcela sul grande schermo. A noi non ci ha convinti.
Il cast è composto dai giovani in ascesa Devin Kelley (Amanda), attiva in tivù, da "The Chicago Code" a "Covert Affairs"; Jonathan Sadowski (Paul), da "Die Hard - Vivere o morire" al serial "American Dreams"; la norvegese Ingrid Bolso Berdal (Zoe); Olivia Taylor Dudley (Natalie), da "L'arte di vincere" a "Il dittatore"; Jesse McCartney (Chris), dall'adolescente della serie tv "La valle dei pini" al pluripremiato cult per teenager "Keith"; l'australiano Nathan Phillips (Michael), da "Wolf Creek" a "Redline"; e il russo-americano Dimitri Diatchenko (Uri), da "Indiana Jones e il regno del Teschio di Cristallo" ad "Iron Man" 1 e 2.
2 (voti su 5) - José de Arcangelo
Nelle sale dal 20 giugno distribuito da M2 Pictures
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento