sabato 2 giugno 2012

Una vacanza all'inferno anziché in paradiso per il divo al tramonto Mel Gibson

Mel Gibson (anche produttore con Bruce Davey e Stacy Perskie), si è cucito addosso un film d'azione su misura anche se ormai non ha più (quasi) il fisico scattante del ruolo, sceneggiato da Adrian Grunberg e Perskie Stacy e diretto da un professionista di sicuro mestiere come lo stesso Grunberg, al suo esordio nella regia ma da tempo aiuto regia e della seconda unità per lo stesso Gibson in "Apocalypto" e, da "Master and Commander" a "Wall Street: il denaro non dorme mai" di Oliver Stone.
Ovviamente il ‘Paradiso’ del titolo si trasforma subito in Inferno, quello di una particolare prigione messicana, dove la realtà è stata portata all'esasperazione in funzione dello spettacolo che, per gli appassionati del genere, non manca. Davvero un brutta giornata per Driver (Gibson, il nome è già tutto un programma perché si richiama a quello di Ryan Gosling nel film omonimo). Ha appena fatto un colpo da un milione di dollari che gli avrebbero permesso di passare una stupenda vacanza, magari ad Acapulco. E' questa la sua unica idea che lo porta di corsa in macchina verso sud. Ma ha la polizia di frontiera alle calcagna e il suo compagno ferito gravemente sul sedile posteriore. Non avendo scelta, Driver capovolge la sua auto varcando il muro di confine, precipita violentemente atterranno in Messico.
Visto il malloppo, le autorità messicane anziché consegnarlo ai colleghi di oltre frontiera decidono di arrestarlo e il ‘nostro’ viene condotto nell'infernale prigione, soprannominata El Pueblito (Il paesino). Non è un luogo facile per nessuno, meno che meno per il ‘gringo’, che però riuscirà a sopravvivere grazie all'aiuto non disinteressato di qualcuno che sa il fatto suo, un ragazzino di dieci anni (Kevin Hernandez). Nella curiosa prigione - dove i familiari possono convivere con i detenuti, perciò è una sorta di piccolo paese - regnano naturalmente mafia e corruzione di ogni genere, orribili segreti e feroci punizioni, e a tutti fa gola il ricco malloppo - o quanto meno vogliono sapere che fine ha fatto -, naturalmente anche i 'legittimi' proprietari...
"How I Spent My Summer Vacation" (titolo originale) mantiene quel che promette: azione, inseguimenti, morti ammazzati e qualche emozione. Un prodotto medio destinato ad un pubblico di 'affezionati' fan, del divo o del genere. Nel cast americano-messicano Daniel Gimenez Cacho (Javi), famoso soprattutto in America Latina; Jesus Ochoa (Caracas), Roberto Sosa (Carnal), Dolores Heredia (madre del bambino), Fernando Becerril (direttore del carcere), José Montini (il dottore), Peter Gerety (funzionario dell'Ambasciata), Mayra Serbulo (infermiera), Gerardo Taracena (Romero), Mario Saragoza (Vazquez), Tenoch Huert Mejia (Carlos), Scott Cohen (l'avvocato di Frank), Bob Gunton (Thomas Kaufman), il veterano Dean Norris (Bill), dal televisivo "Friday Night Lights" a "Little Miss Sunshine"; lo svedese Peter Stormare (Frank), da tempo di casa nel cinema hollywoodiano, e il belga Patrick Bauchau (il chirurgo), volto noto del cinema d'autore europeo. 2 (voti su 5) - José de Arcangelo Nelle sale dal 1° giugno distribuito da Eagle Pictures

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