martedì 3 luglio 2012
"The Amazing Spider-Man" ovvero la storia di Peter Parker ricomincia daccapo
Dopo la trilogia firmata Sam Raimi con Tobey Maguire, la storia di uno dei personaggi più popolari del mondo dei fumetti ricomincia daccapo, svelando qualche particolare della sua infanzia e sulla scomparsa dei genitori. Ovviamente, sempre basato sul personaggio della Marvel, creato da Stan Lee (anche produttore esecutivo con Kevin Feige e Michael Grillo) e Steve Ditko, e sceneggiato da James Vanderbilt, Alvin
Sargent (già nei precedenti) e Steve Kloves, il nuovo film stavolta è diretto da Marc Webb che ha debuttato nel lungometraggio con la commedia-musicale “(500) giorni insieme”, dopo tanti e apprezzati spot e video musicali, e interpretato dal giovane Andrew Garfield (da “Parnassus” a “The Social Network”) e dalla rivelazione di “Easy Girl”, Emma Stone, poi affermatasi con “The Help”.
Forse più realistico e adolescenziale, questo reboot o prequel che dir si voglia, narra la storia di Peter Parker (Garfield), liceale emarginato, abbandonato dai genitori e allevato dagli affettuosi zii Ben (Martin Sheen) e May (la rediviva Sally Field, due volte premio Oscar, dopo l’esordio da adolescente in tivù). Come molti coetanei, Peter cerca di capire chi è veramente e come è diventato la persona che è ora, ma si ritrova alle prese con la sua prima cotta (importante) per una compagna di scuola, Gwen Stacy (Stone). E, insieme, i due giovani devono affrontare amore, impegno, studi e tanti segreti.
E, quando l’adolescente scopre una misteriosa valigetta appartenente al padre, inizia a indagare sulla scomparsa dei suoi genitori e l’unica pista lo porta direttamente alla Oscorp e al laboratorio del dottor Curt Connors (il britannico Rhys Ifans, da “Notting Hill” alla saga di “Harry Potter” e “I Love Radio Rock”), un tempo socio del padre e concentrato sulla ricerca sulle rigenerazione (gli manca un braccio). E’ lì che il nostro viene morso da un ragno geneticamente modificato e, quando diventa Spider-Man, dovrà affrontare il terribile alter ego del dottore, Lizard…
“Peter Parker è un eroe – dice il protagonista -, non un supereroe. E’ già una persona in gamba prima che il ragno lo morda, poi usa i poteri per fare quello che sa già essere giusto”.
Infatti, in questa nuova pellicola non priva di suggestioni e fascino visivo (incluso l’uso del 3D), si concentra su fatti precedenti e si mira ad un pubblico di giovanissimi, mettendo in risalto il lato umani del personaggio – già presente nei fumetti – con pregi e difetti, e tutto il tormento dell’adolescenza, merito anche dei giovani protagonisti. Inoltre, come nei fumetti, le ragnatele sono artificiali e inventate dallo stesso Peter.
Nel cast anche Denis Leary (capitano Stacy), volto noto sul piccolo schermo per “Recount” e “Rescue Me”; Campbell Scott (Richard Parker, il padre), figlio del rimpianto George C., da “Il tè nel deserto” a “Big Night”; e l’indiano Irrfan Khan (Ratha), da “The Millionaire” a “Il destino nel nome”.
Prestigiosa anche la troupe tecnica:
il direttore della fotografia John Schwartzman (da “Seabiscuit - Un mito senza tempo” a “The Green Hornet”), lo scenografo J. Michael Riva (da “Spider-Man 3” alla saga di “Iron Man”), i montatori Alan Edward Bell, già collaboratore di Web nel precendente film, e il premio Oscar Pietro Scalia (“JFK”); il supervisore degli effetti visivi Jerome Chen (da “Stuart Little - Un topolino in gamba” a “Beowulf”); la costumista Kym Barrett (da “Romeo + Juliet” alla trilogia di “Matrix”); e il compositore James Horner (vincitore di due premi Oscar per “Titanic”, colonna sonora e canzone).
José de Arcangelo
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