mercoledì 29 agosto 2012

Torna "Il cavaliere oscuro" in una società (attuale) ancora più cupa e pessimistica

Ultimo capitolo della trilogia di Batman, firmata Christopher Nolan e interpretata dal camaleontico Christian Bale, un film molto più ‘oscuro’ e pessimistico che mai e con un inquietante rimando all’attualità.
Se l’uomo pipistrello non è mai stato un supereroe classico, e non ha superpoteri soprannaturali se non quelli dell’intelligenza, delle enormi risorse umane, fisiche e materiali, stavolta viene più che mai esaltato il suo lato umano con tutte la sua forza e la sua debolezza, tra virtù e delusioni, emozioni e tormenti, sogni e sconfitte, e perché no difetti e fragilità, comuni a tutti gli uomini. Sceneggiato da Nolan col fratello Jonathan, da un soggetto del regista-produttore e David S. Goyer, “The Dark Knight Rises” (titolo originale) come dichiara lo stesso autore “riprende otto anni più tardi quando sembra che Batman ed il commissario Gordon (Gary Oldman) siano riusciti nel loro intento – Gotham City non ha più bisogno del Cavaliere Oscuro. Sotto quest’aspetto, Bruce Wayne (Christian Bale) ha vinto la battaglia, ma resta traumatizzato da quanto è successo e non sa come fare per continuare ad essere Batman. Il film racconta delle conseguenze di questo, così come di altri personaggi, delle azioni avvenute nel precedente film”. Infatti, rintanato nella sua dimora l’ormai malinconico e inattivo Wayne/Batman ha perso l’unica cosa che riusciva a dare un senso alla sua vita, allontanare ogni minaccia dalla sua città, ed è sepolto nel dolore per la scomparsa della sua amata Rachel.
E se il commissario Gordon è il depositario della verità sulla morte di Harvey Dent – come dice lo stesso Oldman -, a suo discapito personale, rispetta il sacrificio di Batman, ma il fatto di aver raccontato la menzogna ai cittadini di Gotham, va contro tutti i suoi ideali”. Però a far uscire allo scoperto Bruce Wayne, prima ci pensa la seducente gatta ladra Selina Kyle, alias Catwoman (un’inedita e sensuale Anne Hathaway), tanto affascinante quanto ambigua; poi uno spietato e gigantesco uomo mascherato di nome Bane (Tom Hardy), un terrorista sia nell’animo che nelle azioni, che minaccia di distruggere l’intera Gotham, partendo non a caso dalla Borsa, e spinto da un’immensa voglia di vendetta. Oltre i soliti alleati, dal fedele maggiordomo Alfred (sempre interpretato dal grande Michael Caine) al direttore della Wayne Enterprises Lucius Fox (Morgan Freeman), Wayne/Batman ne ha ora dei nuovi (new entry) come il giovane e onesto poliziotto John Blake (Joseph Gordon-Levitt) e la possidente filantropa Miranda Tate (una brava e misteriosa Marion Cotillard), che cerca di salvare l’azienda di Wayne, vittima di un ‘virtuale’ gioco in borsa.
Però come nella realtà non tutto e tutti sono come sembrano, tanto da ingannare, attirare e/o conquistare sia Wayne/Batman che noi spettatori. E, se il film dura quasi due ore e un quarto, non annoia mai ed è meglio non svelare tanti gustosi particolari da scoprire durante la visione. Nel ricco cast internazionale anche Matthew Modine (non dimenticato “Birdy” accanto a Nicolas Cage), nel ruolo del tenente Foley; Alon Moni Aboutboul (Dott. Pavel), Ben Mendelsohn (Daggett), Burn Gorman (Stryker), Daniel Bujata (capitano Jones), Aidan Gillen (agente Cia) e Nestor Carbonell (sindaco).
Dal punto di vista tecnico Nolan ha deciso per questo film di aumentare l’uso di macchine da presa IMAX, tanto che circa metà del film è stato girato usando queste mdp, utilizzando negativo 65mm a 15 perforazioni. “Abbiamo ottenuto grandi risultati con le macchine IMAX – dichiara il regista -. Ho apprezzato molto quello che offrono dal punto di vista tecnico, ma sono molto più interessato da quello che possono darmi come strumento di racconto. Come possono aiutarmi a trascinare il pubblico sempre più a fondo in questo mondo? IMAX fornisce la tela più ampia possibile, creando la più coinvolgente delle esperienze”. E riguardo l’attualità, conclude: “Se si guarda ai film precedenti, ci si può vedere riflesso il mondo in cui viviamo (New York inclusa ndr.), ma noi non volevamo essere specifici al riguardo. Scriviamo le storie dal punto di vista che ci riguarda. Cosa ci spaventa? Cosa ci dà speranza? Cosa serve ad un eroe della statura di Batman per risorgere nel nostro
mondo?”. Le risposte sono nella pellicola. Preceduto da un prologo mozzafiato ripreso a bordo di un aereo in volo e chiuso da un epilogo non troppo a sorpresa, la saga – volendo – potrebbe continuare senza Nolan né Bale, anche perché il giovane poliziotto viene già soprannominato Robin. Tant’è che era rinata (c’è un precedente serial tv e film anni Sessanta) oltre vent’anni fa con Tim Burton e Michael Keaton, per proseguire con Joel Schumacher e George Clooney, che ha poi ceduto il posto a Val Kilmer; e rivisitata nel nuovo millennio dall’attuale binomio, partendo da “Batman Begins” (2005). José de Arcangelo

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