lunedì 24 settembre 2012

Da Cannes a Roma, ma cinque mesi dopo, approda il Grand Prix "Reality" di Matteo Garrone

Reduce del Gran Premio della Giuria all’ultimo Festival di Cannes, approda finalmente nelle sale – da venerdì 28 settembre distribuito da O1 in 350 copie – “Reality” di Matteo Garrone, ormai noto in tutto il mondo come il regista di “Gomorra”. E per l’occasione l’autore cambia ambientazione e stile, infatti, dice “Dopo ‘Gomorra’ volevo fare un film diverso, cambiare registro e così ho provato a fare una commedia”. Lo spunto viene da una storia vera, ma il riferimento è la gloriosa commedia all’italiana. Non solo.
Sceneggiato da Garrone stesso con Massimo Gaudioso, Maurizio Braucci e Ugo Chiti, narra le vicende del pescivendolo napoletano Luciano (Aniello Arena), per integrare i suoi scarsi guadagni, si arrangia facendo piccole truffe insieme alla moglie Maria (Loredana Simioli). Grazie a una naturale simpatia, Luciano non perde occasione per esibirsi davanti ai clienti della pescheria e ai numerosi parenti. Ma un giorno, spinto dai familiari, partecipa ai provini del ‘Grande fratello’. Da quel momento la sua percezione della realtà non sarà più la stessa. Sogno (incubo?) e realtà si confondono, fiaba e quotidiano si mischiano.
“Bellissima (di Luchino Visconti ndr.) è certamente un film di riferimento – afferma il regista -, allo stesso modo delle atmosfere di Eduardo, della commedia all’italiana di Monicelli, ‘Matrimonio all’italiana’ di Vittorio De Sica, perché sono legato al cinema meraviglioso degli anni ‘60/’70. Il film si ispira ad un fatto realmente accaduto ma senza cadere nella trappola della denuncia né dell’intento pedagogico. Nasce da una storia semplice, documentata, che abbiamo trasfigurato per fare una riflessione su un paesaggio contemporaneo; un viaggio attraverso un Paese”. “Un percorso – prosegue - fatto di sogni e attese di questi sogni, che si sviluppa su due piani: uno esterno, geografico e l’altro interno, psicologico. Due piani che sono fortemente connessi fra loro, infatti è proprio quel tipo di paesaggio culturale a generare i personaggi che animano la nostra storia. ‘Reality’ è un film sulla percezione del reale, la storia di un uomo che esce dalla realtà ed entra nel proprio immaginario. Ho sempre pensato a Luciano, come ad un moderno Pinocchio, un personaggio puro, con un’innocenza e un candore infantili; filmandolo, l’ho seguito come se stesse vivendo un’avventura fantastica”.
“Più che all’apparire – continua Garrone – è legato al fatto di esistere, partecipare (al GF ndr.) è una sorta di certificazione dell’esistere, perché molte cose sono più vere di quelle che accadono nella realtà. Affronta un problema esistenziale non narcisista, il protagonista cade nella trappola di un sistema, ma non c’è un discorso moralistico. Questi sono modelli legati alla società dei consumi, ai paradisi artificiali, e Luciano resta impigliato in questi sogni. E’ stato come sempre un percorso che ho fatto insieme agli attori, dall’inizio alla fine in sequenza”. “Lui lavora in sequenza – conferma Arena, attore-detenuto da un decennio nella premiata Compagnia della Fortezza di Armando Punzo – come faccio io a teatro: si parlava, mi spiegava la scena e si cercava insieme di trovare la giusta emotività del personaggio, di ‘vivere’, crescere, finché diventava tuo. E la vita è così”. “Il film vive di una coralità – ribatte il regista -, la famiglia è il detonatore che crea l’esplosione che avverrà in Luciano. Vivendo in una società dei consumi si è sempre vulnerabili, possono cambiare i riferimenti, i modelli. Aniello l’ho conosciuto perché avendo un padre critico teatrale sono abituato a frequentarlo e seguo la Compagnia della Fortezza da dodici anni. Volevo lavorare con lui già per ‘Gomorra’, ma il magistrato non gli ha dato il permesso”.
E nel cast, quasi tutti provengono dal palcoscenico, anche Nando Paone (Michele), Graziella Marina (mamma Luciano), Nello Iorio (Massimone), Nunzia Schiano (zia Nunzia), Rosaria d’urSO (zia Rosaria), Giuseppina Cervizzi (Giusy), Raffaele Ferrante (Enzo), Paola Minaccioni (cliente romana), Ciro Petrone (barista), Salvatore Misticone (calzolaio), Vincenzo Riccio (Vincenzo), Martina Graziuso (Martina), Alessandra Scognamillo (Alessandra) e con la partecipazione amichevole di Claudia Gerini (presentatrice GF). José de Arcangelo

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