sabato 22 settembre 2012
Pascal Laugier oltreoceano diventa edulcorato e incoerente con "I bambini di Cold Rock"
Ecco il primo film americano dell’acclamato regista francese di “Martyrs” (e “Saint Ange”), Pascal Laugier. Un thriller orrorifico, che parte in modo teso e inquietante ma che, purtroppo, delude nella seconda parte, quando si trascina verso una conclusione sì realistica però poco efficace, anzi incoerente e persino inverosimile.
Anche se Laugier non si è recato a proprio a Hollywood - ha accettato di girarlo in Canada per una produzione indipendente e così non dover scendere a compromessi (è sua anche la sceneggiatura) -, il suo stile si è come edulcorato e le sue costanti (sacrificio e/o martirio di chiare origini cattoliche) sembrano essere meno pessimistiche ed esasperate che nella pellicola precedente (2008, uscita da noi quasi due anni dopo).
Comunque, la riflessione sociale - seppur più sottile - sulla società contemporanea resta sullo sfondo, tra decadenza morale e neo barbarie, tra educazione infantile e altruismo di stampo cristiano. Ed è proprio il finale a renderla poco credibile, pseudo fantastica, anzi sovrannaturale.
La trentenne Julia Denning (una Jessica Biel, mora e abbruttita ma poco efficace) è una infermiera di Cold Rock, la tipica cittadina americana sperduta sulla quale grava un orribile mistero: nel corso degli anni infatti, tredici ragazzini sono scomparsi senza lasciare traccia né testimoni. Gli abitanti del posto sono convinti che il responsabile sia il cupo e leggendario ‘The Tall Man’ (titolo originale), una sorta di mostruoso uomo gigante mascherato che si dice rapisca i bambini svanendo nel nulla. Ma quando lo stesso figlio di Julia scompare, la donna – vedova di un medico molto amato dalla comunità, mentre lei non è ben vista da tutti - è decisa a ritrovarlo ad ogni costo...
Dato che non tutto è come sembra e poi, man mano, vengono rivelati oscuri segreti e si verificano capovolgimenti a catena, è meglio non rivelarvi altri particolari. Resta comunque, oltre alla sconvolgente prima parte – tra suspense e dubbi, ostilità e tensione -, un’accurata resa visiva (fotografia di Kamal Derkaoui) e una coinvolgente atmosfera. Funzionale la colonna sonora di Todd Bryanton ed efficace il montaggio di Sébastien Prangère.
Nel cast anche la giovanissima Jodelle Ferland (Jenny), già protagonist di “Tideland - Il mondo capovolto” di Terry Gilliam; il veterano e attivissimo, tra piccolo e grande schermo, Stephen McHattie (tenente Dodd); William B. Davis (sceriffo Chesnut), Samantha Ferris (Tracy), Colleen Wheeler (Mrs. Johnson), Eve Harlow (Christine), Teach Grant (Steven) e Katherine Ramdeen (Carol).
José de Arcangelo
2 stelle su 5
Nelle sale dal 21 settembre distribuito da Moviemax
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