venerdì 12 ottobre 2012

"ParaNorman", una gustosa avventura animata, gradevolmente horror

Dai creatori di “Coraline e la porta magica” e dalla factory DreamWorks approda nelle sale italiane una nuova e gustosa avventura d’animazione, gradevolmente horror, che non è altro che l’ennesimo romanzo di formazione, anche se punto di vista, ambientazione e personaggi sono tutti assolutamente originali, ‘paranormali’ e
contemporanei. Un ottimo e magistrale mix di tradizione e nuove tecnologie, tanto formale quanto narrativo e visivo, dedicato non solo agli adolescenti, ma anche al pubblico adulti che ama l’incrocio tra due e più generi. Scritto da Chris Butler, che l’ha anche diretto con Sam Fell, è il secondo lungometraggio animato in stop motion (fotogramma dopo fotogramma) realizzato da Laika in 3D, ovvero una tecnica che risale agli albori del cinema, unita efficacemente con l’effetto stereoscopico di ultimissima generazione. E il film
racconta in maniera fantasticamente emozionante e spaventosamente divertente, le vicende dell’undicenne Norman Babcock, ambientate nella cittadina di Blithe Hollow, scenario trecento anni prima di una famosa caccia alle streghe. Il ragazzo, che passa il suo tempo libero a vedere film horror e studiare i fantasmi, ha ereditato dalla cara nonnina la capacità di vedere e di parlare con i morti (proprio come la protagonista del serial televisivo “Ghost Whisperer”), e preferisce la loro compagnia (inclusa la nonna, da poco deceduta ma sempre ‘presente’) a quella di un padre ingombrante, una madre tutta pepe e la superficiale sorella maggiore Courtney. Anche perché a scuola, Norman è costretto a schivare il bullismo di Alvin e compagni, e può contare sull’unica amicizia e compagnia del fifone Neil.
Ma lo zio Prenderghast, considerato un pazzo barbone, avvisa il ragazzo che l’antica maledizione di una strega si sta per avverare e che lui è l’unico in grado di fermare l’orda di zombi che metterà in pericolo di vita tutti gli abitanti della cittadina. E, una volta che sette zombi – guidati dal Giudice che condannò la strega – uscono dalle loro tombe, Norman è costretto a iniziare una corsa contro il tempo e, finalmente, trova l’aiuto di un’improbabile e sgangherata squadra d’assalto, formata dalla scettica Courtney, dall’impaurito amico Neil e dal suo muscoloso fratello maggiore Mitch, e deve, addirittura, evitare lo sceriffo Hooper e gli stessi cittadini perché, ovviamente, nessuno gli crede.
Quindi, uno spettacolo che seduce e diverte, anche grazie ad una sottile ironia, e perché ricco di gag e trovate, riferimenti e citazioni non solo cinematografiche, che – nella versione originale – conta con le voci di Kodi Smit-McPhee (Norman), da “The Road” a “Let Me In”; Jeff Garlin (il padre), Leslie Mann (la madre), Anna Kendrick (Courtney), da “Tra le nuvole” a “Che cosa aspettarsi quando si aspetta”; Tucker Albrizzi (Neil), Alex Borstein (Mrs. Henscher), Tempest Bledsoe (sceriffo Hooper), Bernard Hill (Giudice), da “Titanic” alla saga “Il Signore degli Anelli”; Casey Affleck (Mitch), fratello di Ben, a sua volta attore e regista; i veterani Elaine Stritch (la nonna) e John Goodman (zio Prenderghast). Belli ed efficaci i personaggi (character) creati da Heidi Smith. Le funzionali musiche sono di Jon Brion. José de Arcangelo 3 stelle su 5 Nelle sale dall’11 ottobre distribuito da Universal Pictures International Italy

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