mercoledì 3 ottobre 2012
"Ted", un amico immaginario troppo ingombrante perché uguale a noi
Dall’autore dei successi televisivi d’animazione “I Griffin”, “American Dad!” e “The Cleveland Show”, Seth MacFarlane, una ‘nuova’ commedia con attori in carne e ossa (ma non troppo), cioè in live action, una volta tanto non destinata esclusivamente ai ragazzi, tanto da aggiudicarsi il divieto ai minori di 14 anni.
Quindi, siamo dalle parti dell’anti-commedia per famiglie, sulla traccia dei noti serial di MacFarlane, come lo sono anche “I Simpson” di Matt Groening e “South Park” di Matt Stone e Trey Parker. Così non pensate di trovarvi di fronte allo sdolcinato orsetto della vostra infanzia perché in Ted è rimasta solo l’apparenza del morbido e ‘sottomesso’ amichetto di peluche. Lui, invece, è cresciuto insieme all’amico del cuore e come lui ha, forse, più vizi che virtù. Infatti, se “Ted” fosse la tradizionale e convenzionale commedia per tutti sarebbe quella di formazione, con fiumi di sentimentalismo e una miriade di luoghi comuni e di stereotipi. Invece qui è tutto ribaltato, a tratti – volutamente ed efficacemente – volgare e, soprattutto, completamente scorretto.
“Ted”, sceneggiato con i fedeli collaboratori, Alec Sulkin e Wellesley Wild dallo stesso MacFarlane, sposa la satira più corrosiva e dissacrante sul maschio americano, bambinone che si rifiuta di crescere per non dover assumersi la responsabilità della propria esistenza. Il tutto affrontato senza ‘peli sulla lingua’, in modo critico e autocritico, senza preconcetti né pregiudizi. E perciò i dialoghi e le situazioni, le battute e le gag non solo funzionano ma risultano spesso esilaranti e gustose.
Allo stesso modo ‘funziona’ l’interagire del personaggio umano con quello animato (in computer Graphic), creando una rara alchimia tra i due ‘amici’ d’infanzia che condividono bevute, fumo, gioie, litigi e persino le ragazze.
L’ormai adulto John Bennett (un inedito e bravissimo Mark Wahlberg) che, a causa di un innocente desiderio infantile e natalizio, ha portato in vita il suo caro orsacchiotto/amico immaginario, si ritrova trentenne a condividere casa e vita col ‘vecchio’ caro compagnone. Ted, infatti, è riluttante a lasciare l’ormai cresciuto John, il quale non è nemmeno convinto di voler sbarazzarsene, mentre la comprensiva fidanzata, Lori Collins (Mila Kunis, da “Il cigno nero” a “Amici di letto”) prova persino una certa avversione per ‘l’intruso’.
Però la situazione diventa sempre più complicata, anzi rischia di precipitare, visto che la carriera di John sembra ad un vicolo cieco e lui si trascina giorno dopo giorno fumando erba e bevendo birra insieme al piccolo (di statura) amico. E, quando John capisce che deve affrontare seriamente la maturità, sarà proprio l’amato giocattolo dell’infanzia a ‘trasformarlo’ da eterno Peter Pan a uomo maturo.
E, dato che i ‘nostri’ sono cresciuti negli anni Ottanta – come gli autori –, non mancano riferimenti e citazioni di quelli anni ormai lontani: dal dimenticato kolossal di fantascienza di Dino De Laurentiis “Flash Gordon”, diretto da Mike Hodges con Sam Jones (ma nel cast c’erano anche Ornella Muti, Max von Sydow e Mariangela Melato), idolo di John e Ted - nel film in un gustoso cameo -, a “Star Trek”; dal “Supercar” televisivo (colonna sonora inclusa) a “Guerre stellari”.
Nel cast anche Giovanni Ribisi (Donny), Joel Michale (Rex), l’artista Norah Jones (una delle ex di Ted), Matt Walsh (Thomas), Bill Smitrovich (Frank), Patrick Stewart (voce narrante), e lo stesso Seth MacFarlane che, ovviamente, è la voce originale di Ted. Camei anche per Norah Jones e Tom Skerritt
José de Arcangelo
3 stelle su 5
Nelle sale dal 4 ottobre distribuito da Universal Pictures International Italy
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