venerdì 30 novembre 2012
Clint Eastwood protagonista è "Di nuovo in gioco", ma diretto dal fedele Robert Lorenz
Clint Eastwood è "Di nuovo in gioco", anzi ancora in gioco come attore protagonista, anche se stavolta ha ceduto la regia al suo partner di produzione Robert Lorenz, al suo debutto da 'director'. Ed entrambi sono produttori con Michel Weisler.
Scritto da Randy Brown (anche coproduttore), è comunque un film di Eastwood a tutti gli effetti, sia nella forma che nel contenuto, nella narrazione che nella struttura. Un solido e, a tratti, commovente dramma esistenziale che, sebbene sia ambientato nel mondo del baseball e rispetti certi stereotipi, parla di rapporti umani, familiari e sociali, di sentimenti e conflitti, di lavoro e di trasformazione, di tradizioni e nuove tecnologie, di giovinezza e di vecchiaia, insomma della vita e del tempo che passa, inesorabilmente.
Gus Lobel (Eastwood) è da decenni uno dei migliori 'scout' del baseball, sempre alla ricerca di nuovi talenti sportivi; tuttavia, nonostante cerchi ad ogni costo di nasconderlo, l'età avanza e la sua vista non è quella di una volta. Ma Gus, che è in grado di riconoscere il tipo di battuta solo dal 'suono' della mazza, si rifiuta di finire in 'panchina', anzi peggio, di andare in pensione e chiudere così gli ultimi anni della sua brillante carriera.
Purtroppo sembra non avere scelta, visto che l'ufficio centrale degli Atlanta Braves inizia a mettere in discussione le sue capacità e c'è chi dice che è meglio affidarsi al computer, specialmente in vista della selezione di una futura star del baseball da acquistare. E l'unica persona che potrebbe aiutarlo è quella a cui Gus preferirebbe non doversi rivolgere mai: sua figlia Mickey (Amy Adams), giovane avvocato di Atlanta che, grazie alla sua ambizione, sta per diventare socio dello studio legale in cui lavora.
Mickey ha sempre avuto un rapporto difficile col padre, il quale, dopo la morte della moglie, non è stato certo un genitore modello, tanto che ora, nei rari momenti che condividono, lui è sempre distratto dal baseball e lei è convinta che sia proprio quello l'unico amore della sua vita.
Malgrado le decise obiezioni di Gus, ma convinta dall'amico del padre Pete Klein (John Goodman), Mickey decide di accompagnarlo nel suo ultimo incarico in Nord Carolina, mettendo a repentaglio la propria carriera per salvare quella del padre. Costretti a trascorrere del tempo insieme per la prima volta dopo anni, ognuno di loro farà delle scoperte, rivelando verità a lungo nascoste, che potrebbero cambiare non solo il loro rapporto ma anche il futuro di entrambi.
Anche perché Gus ritrova Johnny Flanagan (Justin Timberlake), già promessa del baseball costretta da un incidente a improvvisarsi giovane scout rivale, che però sogna la carriera di cronista sportivo e spera di conquistare il cuore di Mickey.
Nel cast anche Matthew Lillard (Phillip Sanderson), Robert Patrick (Vince), dal T-1000 di "Terminator 2 - Il giorno del giudizio" a "Safe House - Nessuno è al sicuro"; Joe Massingill (Bo Gentry), Ed Lauter (Max), Ray Anthony Thomas (Lucious) e Bob Gunton (Rosenbloom).
La cornice è firmata dai fedeli collaboratori di Eastwood, e tutti vantano almeno una nomination all'Oscar: il direttore della fotografia Tom Stern, lo scenografo James J. Murakami; i montatori Gary D. Roach e Joel Cox (premio Oscar per "Gli spietati"), la costumista Deborah Hopper. Le musiche sono dell'ormai celebre compositore Marco Betrami, nomination per "The Hurt Locker" di Kathryn Bigelow, che ha raggiunto il successo ispirandosi all'ammirato maestro Ennio Morricone per "Scream" di Wes Craven.
José de Arcangelo
(3 stelle su 5)
Nelle sale dal 30 novembre distribuito da Warner Bros. Pictures Italia
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