venerdì 2 novembre 2012

"La collina dei papaveri" di Miyazaki jr., film-evento in sala per una sola giornata in 100 copie

In anteprima al Festival Internazionale del Film di Roma dell’anno scorso, dove era stato presentato in collaborazione con la sezione autonoma Alice nella Città, nell'ambito dell'omaggio allo Studio Ghibli, arriva ora nei cinema italiani come unico evento il 6 novembre 2012, il secondo lungometraggio d'animazione firmato Goro Miyazaki, figlio del maestro Hayao, che qui firma la sceneggiatura con Keiko Niwa.
E, come le opere dell’illustre padre, oltre a stile e disegno tradizionale ma al tempo stesso originalissimo, "La collina dei papaveri" fonde storia ed ecologia, sentimenti e impegno, pubblico e privato. Ambientato a Yokohama nel 1963, è soprattutto - ma non solo -, una storia d'amore tra due studenti liceali, quelli designati come "la prima generazione del nuovo Giappone", appena uscito dalla devastazione - la bomba atomica su Hiroshima - causata dalla Seconda Guerra Mondiale. Proprio allora, un anno prima delle Olimpiadi di Tokio, la nuova generazione lotta per costruire un futuro migliore, cercando però di non perdere i legami col passato - storico e culturale - che li ha resi ciò che sono oggi. Infatti, la loro battaglia è incentrata sulla difesa dello storico edificio Quartier Latin, simbolo storico-architettonico-culturale del liceo.
"Non volevamo creare una storia che trattasi solo della nostalgia del passato - afferma il regista che aveva debuttato con "I racconti di Terramare", presentato al Festival di Venezia -, né volevamo esclamare: 'Quelli erano bei tempi'. Piuttosto volevamo ritrarre lo stretto legame e il supporto morale tra una ragazza e un ragazzo, tra genitori e figli, tra le persone. In special modo crediamo nell'importanza di tali legami oggi, dopo il disastro del recente terremoto e dello tsunami". In questo modo, la pellicola riesce a conquistare e commuovere, ad emozionare e divertire non solo i ragazzi ma anche e soprattutto il pubblico adulto, a raccontarci con le immagini più di quello che esprimono le parole. L'ambientazione anni Sessanta è curata sin nei minimi particolari, soprattutto di quel periodo in cui la generazione dei figli del boom economico comincia ad essere definita 'i giovani d'oggi'.
Tratto da una serie manga pubblicata intorno agli anni Ottanta nel mensile per ragazze 'Nakayoshi', il film riflette nella storia l'esperienza diretta dell'autore dei fumetti - e in parte del regista nato nel 1967 - nel movimento studentesco giapponese anni Settanta. E non manca nemmeno una bella dose d'ironia, visto che la storia non è priva di spunti melodrammatici, se vogliamo da telenovelas, che però vengono, appunto, sdrammatizzati dai protagonisti stessi. La maggior parte della storia si svolge sulla collina - luogo incontaminato - che si affaccia sul mare trafficato da navi, rimorchiatori e pescherecci. Tutto inizia in una vecchia casa, una palazzina un tempo utilizzata come clinica privata, dove Umi, figlia più grande di una famiglia matriarcale e orfana di padre - morto in mare -, aiuta sua madre lavoratrice, gestendola come fosse un pensionato e prendendosi cura di una famiglia costituita da sei donne, e comunica con le navi attraverso le bandiere dei marinai.
"Le ciminiere della zona industriale - dichiara Miyazaki Sr. - emettono nuvole di fumo dai colori più strani. Assistiamo alla nascita dell'inquinamento di massa e contestualmente alla feroce crescita economica, che contrasta con la presenza di una fatiscente baraccopoli". "Spero di aver sceneggiato un film affascinante - conclude - che possa essere apprezzato dagli spettatori e che faccia sentire loro come se anche loro avessero vissuto quei giorni nella loro giovinezza e avessero deciso di vivere come i nostri personaggi hanno scelto di fare".
Inoltre, in questa sua opera c'è un accenno/omaggio al musical, soprattutto nella prima parte e per quanto riguarda la dolce e brava Umi. Le musiche sono di Satoshi Takebe e gli arrangiamenti di Aoi Teshima e Kyu Sakamoto. Le voci della versione italiana: Giulia Tarquini (Matsuzaki Umi), Lorenzo De Angelis (Mizunuma Shirou), Alessio De Filippis (Mizunuma Shirou), Aurora Cancian (Matsuzaki Hana), Roberta Paladini (Matsuzaki Ryouko), Laura Romano (Hokuto Miki), Benedetta Ponticelli (Hirokouji Sachiko), Micaele Incitti (Makimura Saori) e Giorgio Favretto (dirigente capo Tokumaru). José de Arcangelo 3 stelle su 5 Nelle sale il 6 novembre 2012 per un'unica giornata distribuito da Lucky Red in 100 copie

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