giovedì 29 novembre 2012
"Le 5 leggende" non conquista tutti, ma chi recupera il cuore tenero della propria infanzia
Preceduto dall'anteprima nazionale al VII Festival Internazionale del Film di Roma, in collaborazione con Alice nella Città, arriva ora nei cinema italiani il nuovo lungometraggio d'animazione sfornato dalla DreamWorks di Steven Spielberg, Jeffrey Katzenberg e C., con l'aggiunta dell'ormai celebre produttore esecutivo Guillermo Del Toro.
Un cartoon, visivamente bello ed elegante, ma abbastanza convenzionale nella struttura e nella narrazione, che però si rifà a celebri personaggi (classici), da secoli amatissimi dai bambini, anche se oggi, forse, li preferiscono quelli supertecnologici e ultramoderni: Babbo Natale (Nord), il Coniglio Pasquale (Calmoniglio), la Fatina dei denti (Dentina) - il topolino fa parte della 'squadra europea' -, insieme per la prima volta, a cui si aggiungono Sandie (Sabbiolino), il simpatico omino di sabbia, e il nuovo arrivato Jack Frost, 'leggenda' soprattutto americana, appena 'prescelta' dall'enigmatico uomo della luna.
La storia (e la serie di libri illustrati da cui è tratta la pellicola) è nata dalla domanda della figlia di William Joyce: 'i beniamini dei ragazzi di tutto il mondo si conoscono?' Così il premuroso padre si è inventato addirittura una collana di libri, "I guardiani dell'infanzia" (The Guardians of Childhood), ora diventata film, ovvero "Rise of the Guardians" (titolo originale), diretto da Peter Ramsey, passato proprio da Roma per presentarlo e dove la pellicola ha ricevuto il Vanity Fair International Award for Cinematic.
Infatti, queste cinque immortali leggende del Bene devono affrontare il malvaggio Pitch, ovvero l'uomo nero, che minaccia lo spirito dei bambini di tutto il mondo, cancellando i loro sogni e sostituendoli con gli incubi più terribili. Così facendo nel Pianeta regnerà soltanto la paura e i nostri 'eroi' perderanno non solo la loro forza, ma anche 'credibilità'. Niente 'paura', però, i nostri amici con i loro inimmaginabili poteri magici riusciranno a sconfiggerlo... ancora una volta e per fortuna.
Un cartone non vivacissimo che, purtroppo, in certi casi rischia di annoiare i piccolissimi e gli adulti, anche quando può conquistare una platea di preadolescenti oppure di grandi con la voglia di ritornare bambini, almeno per un giorno e in attesa del Natale.
José de Arcangelo
Nelle sale dal 29 novembre distribuito da Universal Pictures International Italy
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