giovedì 22 novembre 2012

"Un mostro a Parigi", una delicata favola d'animazione ambientata in una sempre affascinante Parigi anni Venti

Prodotto da Luc Besson, attraverso la sua Europa Corp, presentato in anteprima nazionale al XIV Future Film Festival nel marzo scorso, passato poi anche al Festival di Giffoni, e diretto da Bibo Bergeron (“Shark Tale” e “La strada per Eldorado”), approda nei cinema il lungometraggio d’animazione in 3D “Un mostro a Parigi”, già campione d’incassi in Francia.
Un’elegante, divertente e romantica avventura per i più piccoli e un gradevole e delicato passatempo per gli adulti che offre un’animazione classica e al tempo stesso modernissima, una bella storia ambientata in una Parigi liberty e misteriosa, colorata e da ‘cinema muto’, visto che uno dei protagonisti, Emile (Enzo Decaro) è un appassionato della settima arte, s’innamora della bigliettaia del cinema, Maud (Simona Borioni), e va in giro con una cinepresa nuova fiammante. Una vicenda il cui riferimento sono i classici della letteratura e poi del cinema, soprattutto “Il fantasma dell’opera” e, in un certo senso, anche “Il gobbo di Notre Dame” oppure “La bella e la bestia”, perché si tratta sempre di una storia di amicizia e di diversità, tra scienza e fantascienza, favola e realtà.
Una sera come tante altre e al tempo stesso particolare, il giovane ed eccentrico inventore Raoul (voce di Enrico Brignano), accompagnato dall’amico Emile si reca per una consegna al laboratorio di un bizzarro scienziato all’interno del giardino botanico - in assenza del professore -, custodito dalla scimmia Charles. Curiosando tra sieri e provette Raoul innesca accidentalmente un miscuglio tra un fertilizzante instabile e una miscela che agisce sulle corde vocali, dando vita involontariamente ad una mostruosa creatura dalla voce soave che altri non è che una pulce ingigantita dalla reazione chimica seguita all’esplosione.
Impaurito, il ‘mostro’ fugge per la città seminando il panico, tanto che in pochi giorni finisce in prima pagina su tutti i giornali e, braccato, si rifugia nel club “L’Oiseau Rare” dove si esibisce la dolce e bellissima cantante Lucille (Arisa). Al loro primo incontro, la giovane scappa terrorizzata, ma quando il mostro (voce di Raf) affranto inizia ad intonare una melodia rivelando la sua meravigliosa voce, Lucille vince la paura e lo accoglie nel suo camerino. Ma non sarà facile convincere gli altri che si tratta di una creatura docile e inoffensiva, così Lucille lo traveste per dargli sembianze umane, gli dà il nome della strada in cui l’ha trovato Francoeur (‘cuore onesto’) e lo porta con sé sul palcoscenico.
Però la caccia non è finita e i soli amici, Lucille, Emile – innamorato dalla giovane amica d’infanzia - e Raoul, dovranno fare di tutto per salvarlo, soprattutto dalle grinfie del perfido e ambizioso prefetto Maynott (Maurizio Mattioli). Quindi, una gustosa avventura per grandi e piccini, ricca di azione, musica e sorrisi, scritta dallo stesso Bergeron con Stephane Kazandjian, che vanta anche delle belle musiche e canzoni firmate da Patrice Renson. José de Arcangelo (3 stelle su 5 Nelle sale dal 22 novembre distribuito da Sunshine Pictures

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