martedì 21 maggio 2013

Maria Grazia Cucinotta, Francesco Di Giacomo, Lillo & Greg nel cast italiano di "Epic 3D", un cartone ecologico per tutti

Un lungometraggio d'animazione di nuova generazione, nato però da una vecchia idea, già frequentata da Hayao Miyazachi ("Arrietty - Il mondo segreto sotto il pavimento") e Luc Besson (la saga di "Arthur e il popolo dei minimei"), anche se il regista Chris Wedge (il capostipite de "L'era glaciale" e produttore degli altri capitoli), aveva avuto l'idea nel lontano 1998 e qualche anno dopo ha incontrato William Joyce che aveva appena terminato il libro "Leaf Men and the Brave Good Bugs" da cui il film è stratto. E' "Epic 3D - Il mondo segreto" in uscita nelle sale italiane il 23 maggio distribuito da 20th Century Fox Italia in circa 750 copie. Per l'occasione, visto che si tratta di un cartone ecologico, abbiamo incontrato all'Orto Botanico di Roma le voci italiane del film: Maria Grazia Cucinotta (la regina Tara), Lillo & Greg (Mub e Grub) e il cantante Francesco Di Giacomo, del celebre Banco (del Mutuo Soccorso). "Steven Tyler (degli Aerosmith, che nella versione originale dà voce a Nim ndr.) è una bestia - esordisce Di Giacomo -, fortissimo, da noi uno che canta a 60 anni vestito in quel modo lo portano a Rebibbia". "Sono tutti e due potenti e forti" ribatte Lillo. "Tara è una regina non regina, molto alla mano - dichiara Maria Grazia Cucinotta -, che prende in giro le varie formalità e porta un messaggio molto bello. Doppiandola mi sono resa conto di quanto parlo male, tanto che il direttore del doppiaggio mi diceva 'azzeriamo tutto, ricominciamo e riportiamo alla normalità la regina: mediterranea sì, sicula no'. E così io va bene fammi vedere l'altro rullo". "I due lumaconi hanno il ruolo comico (come nelle favole disneyane) - chiosa Lillo -, il mio, Mub, è ben caratterizzato in tutti i sensi. Mi innamoro della protagonista non rendendomi conto del mio stato fisico, credo e penso di essere seducente, mentre quello di Greg è più serio". "Grub è un personaggio buffo e cialtrone - ribatte Greg - il suo desiderio è quello di far parte della schiera dei guardiani della foresta e di avere una specie di riscatto". Già perché i piccoli abitanti della foresta, la devono difendere dal cupo Mandrake che vorrebbe al suo posto un bruciato e nero deserto inanimato. "Siamo trionfi della nostra bava - riprende Lillo -, abbiamo il ruolo importante di mantenere il baccello sempre umido, perché rappresenta la vita della foresta". "Ogni essere vivente deve essere fiero di essere umano" aggiunge Greg. "Da grande professionista, sono uno che vive da lumaca per tre mesi - scherza ancora Lillo - seguendo il metodo Stanislavski, e la vita lumachesca mi piace molto. Il film parla di ecologia in modo leggero, attraverso una natura talmente bella. E' il spiù spettacolare film d'animazione che abbia mai visto, automaticamente ti innamori della natura. Secondo me è meno didascalico di 'Avatar', inoltre, a favore della storia sono le immagini che fanno capire quanto è importante la natura". "Una bella favoletta" gli fa eco Greg. "Ti fa dimenticare la realtà portandoci in un mondo fantastico - dichiara la Cucinotta - dove i buoni vincono e, quindi, ti fa cambiare lo stato d'animo. Credo serva come terapia perché ti porta dentro la natura. Io ormai sono abituata a vedere i cartoni animati con mia figlia, e per un'ora e mezza stacco con il mondo intero. Non bisogna mai smettere di credere nelle favole, è meglio sfuggire la vita. Portare il governo al cinema?" "Qui però vincono buoni - ribatte Di Giacomo -. Io porterei il cinema al governo. E bisogna stare attenti a non acciacare niente", visto che nel film tra i buoni ci sono insetti e piccoli invertebrati. "Il governo al cinema già c'è - afferma la Cucinotta -; per mia figlia è importante perché io ho dato voce alla regina. E insieme ai bambini il film lo vedi attraverso il loro occhi, vivono in altro modo, non hanno il senso della morte, della fine. Quello che a te colpisce, loro lo vivono in modo incosciente, sono aperti a qualsiasi tipo di emozione e messaggio. E' importante per il loro futuro perché ora immagazzinano tutto per poi costruire la propria vita. A me le favole piacciono tutte, da quelle sui cartacei ai film d'animazione, e li rivedo tutti con mia figlia, e preferisco vedere un film animato perché lì il buono vince e il cattivo perde. E la vita ti sembra veramente un film". "Secondo me non gliene frega niente - dice Greg sul finale (alla fine Nod il miniprotagonista deve dire addio alla ragazzina umana che torna normanle, quindi per lui gigantesca ndr.), la regina potrebbe essere un bell'acchiappo, ma probabilmente la regina e il cattivo si mettono insieme". "Secondo me la regina è del PD e lui del PDL", ironizza Di Giacomo. "Ho più di 600 film d'animazione, li colleziono proprio - confessa Lillo -. Il mio preferito in assoluto è 'Il libro della giungla' di Disney (di Wolfgang Reitherman ndr.), quando ero ragazzino mi portò mio zio, e allora decisi di fare quel lavoro. Infatti con Greg ci siamo conosciuti in una redazione di fumetti. Mi ha colpito il fatto di poter raccontare una storia di questo genere e rendere un orso così umano, vero. Sono abituato a collezionarli, quando ci hanno chiamato doppiare questo, accettare è stato immediato". "Io sono appassionato dei vecchi cartoni animati - dichiara Greg -, quelli dei fratelli Fleischer, 'Braccio di Ferro', quelli di Disney, della Warner Bros., di Hanna & Barbera. Amo i classici come 'Gli Aristogatti', 'Il libro della giungla', 'Robin Hood', mi fermo agli anni '70. Odio i cartoni giapponesi. Dell'animazione moderna 'Gli incredibili', ma non sono un vero appassionato". "Io sono un figlio del dopoguerra - chiosa Di Giacomo -, ho saltato sia i cartoni che la nutella, devo dire che quando mi hanno chiamato a fare questa cosa mi son chiesto: 'da dove si comincia?'. Ma il maestro Massimo Giuliano mi ha condotto per mano in questa avventura e mi ha fatto innamorare delle facce, dei gesti, di quella simpatia, di quel pupazzo. E con piacere abbiamo fatto anche questa". "I nuovi cartoni prendono spunto dal passato - dice Lillo -, per esempio 'L'era glaciale', dai racconti Tex Avery, soprattutto per quel che riguarda lo scoiattolo, secondo me si sono ispirati moltissimo. La differenza è che in quelli odierni hanno ormai un realismo pazzesco, sono scenograficamente incredibili, bellissimi dal punto di vista estetico. Lo scoiattolo dell'Era glaciale' deve molto a Will Coyote e Silvestro. Noi ci differenziamo dai ragazzi protagonisti perché loro hanno una voce eroica. Gli eroi, si sa, sono i personaggi meno interessanti, di base hanno meno sfaccettature. Nel 'Silenzio degli Innocentiì, Jodie Foster è giusta ed eroica, mentre il più interessante è Hannibal Lecter. Quando un personaggio è solo positivo hai meno possibilità di caratterizzarlo". "Io mi sono divertito a fare il cattivo, lo scagnozzo di Mandrake - conferma Di Giacomo -, gli altri sono incolori". E la Cucinotta quale personaggio avrebbe voluto fare in un classico dell'animazione? "Preferirei forse Bella (e la Bestia ndr.), ma un po' tutti. Entrare per un attimo e far finta di essere in quel mondo fantastico, concentrata sul personaggio ti sembra di essere te, ti sembra di avere dei poteri magici anche tu, tanto che quando tornavo a casa parlavo alle piante. I cartoni hanno la funzione di farci sognare, di entrare in un mondo che per un attimo pensiamo sia la realtà reale. Hanno il dono di portarci fuori dalla realtà e farci divertire, di ridarti la carica per lottare perché possa accadere un giorno nella vita reale". "Questo film ad oggi è il miglior 3D - afferma Lillo -, è spettacolare, ti fa entrare dentro la storia, mentre l'effetto stereoscopico prima dava la sensazione che fosse tutto a piani come nei libri in 'rilievo', qui invece sembra tutto vero. Il livello tecnologico sta andando avanti e qui è incredibile. Noi non siamo abituati a doppiare, ma tutto dipende dal direttore doppiaggio. Giuliani ha dato la voce al gatto Silvestro, a Bugs Bunny, sa doppiare cartoni e ti spiega ogni cosa. Nei cartoni bisogna andare sopra le righe, mentre negli altri film si tende ad andare sotto che poi non si capisce quello che dicono. Qui puoi andare sopra le righe e non ti senti ridicolo. I punti di riferimento? C'è molto 'Avatar', c'è Disney nella parte della storia d'amore, nelle due lumache che si avvicinano però alle gag di Avery e simili. Insomma, va a vedere molte cose del passato". "Il parametro per me è un altro - dice Greg -, a me sarebbe piaciuto doppiare un film tipo 'La carica dei 101', ma questo è strutturato per essere fatto in questo modo. Come 'Hugo Cabret' ha senso perché può sfruttare il 3D. E' un cartone computerizzato e punta tutto su quello, è la solita storia dell'eroe che deve salvare il baccello, e questa è sua forma ottimale". "In Italia i doppiatori sono al primo posto - afferma la Cucinotta -, lo posso dire perché ho visto come fanno il doppiaggio anche in America ed è molto diverso. Loro disegnano sulla voce, non hanno qualcosa sui cui lavorare. Beyoncé (voce originale della regina ndr.) ha una voce più ventrale, non è riuscita ad entrare nella storia. I nostri doppiatori sono i numeri 1 al mondo, attori hollywoodiani hanno avuto molto più successo in Italia grazie ai doppiatori. E' un mestiere di cui non è stato mai riconosciuto il grande talento, lavorano nell'ombra. Io ci sono riuscita grazie a Massimo. Hai bisogno che qualcuno ti riporti alle emozioni, perché è difficile essere cosciente di quello che stai facendo. E dici 'va bene questa? oppure no?' La mia interpretazione mia figlia l'ha sentita, ma quando ha visto che la regina moriva ho avuto paura che si impresionasse, però la sua reazione - come quella dei compagni di scuola - è stata normale, anche perché hanno ritrovato personaggi che sono i loro idoli (Lillo & Greg), qualcosa che li riporta nel loro mondo, e che poi la realtà annullerà. Per loro il mondo reale è questo, continuano a credere che ci siano queste realtà, poi purtroppo si renderando conto della realtà". José de Arcangelo

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