mercoledì 12 giugno 2013

"Into Darkness", la nuova avventura del reboot della saga di "Star Trek" conquista e appassiona non solo i fan del mitico serial di fantascienza

E' approdato finalmente il sequel (del reboot) di "Star Trek", sempre fedele e 'attaccatissimo' alla serie originale, creata da Gene Roddenberry nell'ormai lontano 1966, "Into Darkness" firmato dall'appassionato J.J. Abrams, regista e produttore, che rispetta e rinnova lo spirito della saga e dei personaggi, aggiornando l'inimitabile e gustoso mix di avventura, ironia e fantascienza, mentre l'universale squadra diventa pian piano sempre più affiatata, unita e rafforzata.
"Abbiamo pensato che mentre il primo film racconta di come questa squadra si unisce - dichiara il produttore Bryan Burk della Bad Robot -, il secondo doveva invece raccontare di come questi personaggi crescono e diventano adulti. Un'idea ricca di energia e di potenzialità". Infatti è questo su questo versante che il film da energia e credibilità alla storia.
E, naturalmente, squadra vincente - di attori e tecnici del precedente e fortunato film - non si cambia, anzi. Appaiono 'nuovi' personaggi che per erano già comparsi successivamente nell'amato telefilm originale anni Sessanta e/o dopo nella saga cinematografica. Unica licenza, forse, la presunta relazione fra Spock e Uhura. Quindi, il risultato è più che soddisfacente e godibile non solo per patiti e fan di ieri e di oggi e di sempre, visto che lo spettacolo, il divertimento e la sostanza ci sono, e, una volta tanto, senza tempi morti né inutili dillungamenti. Dopo un controverso incidente galattico, in cui il giovane capitano Kirk (Chris Pine) ha messo a rischio l'astronave e l'intero equipaggio per salvare il primo ufficiale Spock (Zachary Quinto), l'Enterprise fa ritorno sulla Terra. Kirk e Spock rischiano la loro carriera, cioè di venire 'sospesi o trasferiti', quindi divisi, ma un inaspettato e devastante attacco terrorista ha rivelato una realtà allarmante: la Flotta Stellare ha subito un attacco dall'interno dalle disastrose conseguenze globali.
E gli ormai amici Kirk e Spock si ritrovano di nuovo insieme ai loro compagni per compiere una missione tanto pericolosa quanto incredibile nel pianeta nemico, Klingon, sulle tracce del terrorista intergalattico John Harrison (Benedict Cumberbatch), alias Khan. Ovvio che in una missione del genere i componenti dell'equipaggio si ritrovino pian piano sul filo del rasoio, fra amici e nemici, dubbi e sospetti, vendetta e giustizia, sentimenti e pregiudizi. Sceneggiata sempre dai prolifici e affiatati Alex Kurtzman & Roberto Orci, con Damon Lindelof - oltre che esperti del genere tutti e tre fan fin da ragazzini di "Star Trek" -, la nuova fantavventura è stata girata nella sofisticata risoluzione Imax e presentata in una dettagliata conversione 3D di ultimissima generazione che oltre a farci 'salire' sull'Enterprise per scoprire spazi mai esplorati, ci offre una visione inedita dell'intero Universo che la (ci) circonda.
Nel cast anche Karl Urban (Dott. Leonard 'Bones' McCoy), l'irresistibile Simon Pegg (capo ingegnere 'Scotty' Scott), la sensuale Zoe Saldana (Uhura, ufficiale delle comunicazioni), l'orientale John Cho (timoniere Hikaru Sulu), il 'russo' Anton Yelchin (Pavel Chekov), l'illustre caratterista Bruce Greenwood (Ammiraglio Christopher Pike), la belle new entry Alice Eve (Carol Marcus) e il veterano Peter Weller (Ammiraglio della Flotta Stellare), già mitico Robocop.
Il direttore della fotografia è Dan Mindel, già collaboratore di Abrams nel precedente film e in "Mission: Impossible 3"; i montatori Maryann Brandon, anche lui da "Mission: Impossible 3" a "Super 8"; e Mary Jo Markey, idem come prima; lo scenografo il bravo e fedele Scott Chambliss, il costumista il veterano Michael Kaplan, da "Blade Runner" a "Fight Club". Le musiche sono firmate dal compositore Michael Giacchino che, prima di "Star Trek", ha firmato la colonna sonora di "Gli incredibili" e "Ratatouille". José de Arcangelo (3 stelle su 5) Nelle sale dal 12 giugno distribuito da Universal Pictures International Italy

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