martedì 29 ottobre 2013

L'incredibile, visionario e allucinante 'Trip' dei Metallica "Through the Never" firmato dall'ungherese Nimrod Antal

Non un film concerto, ma una sorta di thriller fanta-social-musicale, anzi un Trip come il nome del protagonista della vicenda che fa da sfondo, o se preferite da cornice, alle esibizioni dal vivo dei Metallica in 3D.
Questo è "Through The Never" firmato dall'ungherese Nimrod Antal con i componenti della band James Hetfield (voce, chitarra), Lars Ulrich (batteria), Kirk Hammett (chitarra, voce d'accompagnamento), Robert Trujillo (basso, voce d'accompagnamento); e Dane Dehaan (da "Chronicle" a "Lawless" e "Giovani ribelli"), protagonista della storia. Trip (Dehaan) è un giovane assistente tuttofare addetto al palco dove si esibisce la celebre band, mandato in missione urgente durante un concerto dei Metallica in un'arena da tutto esaurito.
Infatti, mentre è in corso il grandioso spettacolo - i Metallica eseguono quasi tute le loro canzoni più celebri per migliaia di fan su un sorprendente palcoscenico (creato appositamente per il film) -, Trip viene spedito fuori dallo stadio a cercare un furgone dismesso e recuperare un misterioso oggetto che vi si trova all'interno 'utile' allo show. Ma quello che sembra un semplice compito si trasforma in un'avventura surreale, anzi in un incubo ad occhi aperti sulle note delle canzoni...
"Dopo trent'anni nel business - ha dichiarato il batterista Lars Ulrich, fondatore del gruppo con James Hetfield -, la cosa più importante per noi continua ad essere quella di fare in modo che il nostro lavoro sia sempre diverso. Abbiamo sempre evitato di fare affidamento sulle cose già collaudate. E' da un po' di tempo che avevamo in mente un altro film, ma ritenevamo di aver già esplorato il format del documentario con 'Some Kind of Monster'. Volevamo qualcosa di nuovo e di diverso".
Ma è stata la produttrice Charlotte Huggins, chiamata a supervisionare le riprese e nota specialista nel creare effetti nuovi e insoliti in 3D, a pensare a Nimrod Antal, regista apprezzato al Festival di Cannes 2003 per la sua opera prima "Kontroll".
"Il nostro obiettivo era realizzare un film incredibile - dice la Huggins -, Nimrod è legato ai Metallica, ma questo non bastava per fare un buon lavoro. Lui è sempre un passo avanti". E sul primo incontro col regista Ulrich ha detto: "Antal aveva una specie di folle espressione negli occhi e ha colto immediatamente il punto. Dal modo in cui parlava del ruolo avuto dai Metallica nella sua vita quando era ragazzo in Ungheria abbiamo capito che era pazzo abbastanza per poter affrontare questa avventura insieme a noi. Nimrod ha inventato la metropoli (ambientandola a Vancouver ndr.) che c'è nel film e l'intera storia da incubo che vi si svolge".
L'autore, infatti, costruisce il film con gusto dell'immagine, un'abbagliante visionarietà e un buon uso dell'effetto stereoscopico - anche e soprattutto nelle surreali sequenze notturne della metropoli -, supportato proprio dalla Huggins. Un'avventura allucinata e allucinante, tra immagini tridimensionali e musica stereofonica, lunga 92 minuti, destinata non solo ai milioni di fan della band in tutto il mondo, vecchi e giovani che siano. Anche perché il famoso complesso ha venduto oltre 110 milioni di album in tutto il Pianeta ed è stato protagonista di uno dei dieci tour campioni di incassi del 2012, totalizzando 86,1 milioni di dollari in biglietti venduti in soli 30 concerti. José de Arcangelo
(3 stelle su 5) Evento cinematografico nelle sale italiane solo il 29 e 30 ottobre distribuito da Key Films / Lucky Red

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